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Inviato da avatar Enrico Vigo il 07-12-2011 alle 15:22

Da LA REPUBBLICA web:

L'ANNUNCIO

Sacchi trasparenti e microchip
"Così la differenziata decollerà"

Gli obiettivi dell’Amsa per il 2012: dal 34 al 50 per cento. Verrà avviata anche la raccolta dell’umido presso i privati, finora solo sperimentale o aziendale, per arrivare al recupero del 10% del materiale
di SARA MARIANI

Fra un anno Milano arriverà a differenziare il 50 per cento dei rifiuti. Si aggiungeranno altri 200 km all’area in cui si effettua lo “spazzamento globale”. E i milanesi smetteranno di usare il sacco nero per l’indifferenziato, che sarà sostituito da quello trasparente, di nome e di fatto, visto che aiuterà a controllare e, dove necessario, multare i comportamenti scorretti. Sono questi i propositi per il 2012 che Sonia Cantoni, presidente di Amsa in carica dalla scorsa primavera, ha incluso nel piano di miglioramenti della società partecipata, presentato a Palazzo Marino.

La raccolta differenziata rappresenta un tasto dolente per il Comune, che finora non ha brillato per i risultati ottenuti: attualmente nel territorio urbano si differenzia solo il 34 per cento dei rifiuti, e il dato rispetto al 2009 è sceso di due punti percentuali. Il traguardo per Amsa, nel lungo periodo, è quello del 65 per cento. Un obiettivo che include anche un altro fronte di innovazione: quello dell’avvio, annunciato già a settembre 2010, della raccolta dell’umido, che dovrebbe portare a un recupero del 10 per cento. «Per ora la raccolta viene fatta a livello aziendale, e si arriva a circa 35mila tonnellate all’anno — spiega Cantoni — L’idea è di estenderla anche al privato, come si era fatto nel biennio ‘95’96. Contiamo così di arrivare a raccoglierne 80mila tonnellate». Il progetto sarà varato nel corso del 2012, per entrare a pieno regime nel 2015.

In previsione per l’anno venturo c’è anche l’estensione del servizio di “spazzamento globale”, cioè la pulizia stradale effettuata senza spostare le auto in sosta: si aggiungono altri 200 km, fino a coprire così il 60 per cento del territorio. E se estendere questo tipo di servizio a tutta la città sarà «impossibile», a detta della stessa presidente, a causa di molte strade troppo strette, la richiesta dell’opposizione è di migliorare la situazione del rimanente 40 per cento: «Dove non c’è lo spazzamento globale, si specifichino meglio gli orari della pulizia, anziché fermarsi al generico “da mezzanotte alle 6” — osserva Manfredi Palmeri, capogruppo di Fli — Bisogna fare in modo che non ci siano zone di serie A e di serie B». L’introduzione dei sacchi trasparenti è finalizzata a esercitare un maggior controllo sui comportamenti dei cittadini, che, secondo Cantoni, «saranno incentivati a prestare maggiore attenzione a differenziare la raccolta».

Ogni anno Amsa emette 47.500 multe per conferimento scorretto di rifiuti, su un totale di 50mila sanzioni annue in materia di pulizia della città. All’eliminazione del sacco nero si affianca l’ideazione, in questi mesi allo studio di una società legata al Politecnico, di “cestini intelligenti”, dotati di sensori che segnalino il livello di riempimento. Anche sul fronte neve Amsa annuncia novità: oltre al potenziamento dei mezzi, che aumenteranno da 135 a 185, si procede a una diversa lottizzazione, con meno appalti esterni, che permetterà di ridurre del 25 per cento le spese nel settore.

(07 dicembre 2011)

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