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Inviato da avatar Eugenio Galli il 09-12-2010 alle 08:47

Abbiamo ancora tanta strada da percorrere

Segnaliamo, per chi non lo avesse letto, un articolo molto stimolante di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, pubblicato su la Repubblica di martedì 7 dicembre sulle pagine nazionali, all’indomani dell’ennesima tragedia sulle strade avvenuta in Calabria, con un gruppo di ciclisti falciati da un’automobilista che li ha investiti frontalmente durante un sorpasso sulla corsia opposta.

Rumiz è, come lui stesso si definisce, un «viaggiatore con la bicicletta»: viaggia ed osserva. E racconta con straordinaria efficacia “L’Italia che pedala pericolosamente”.

Inutile invidiare il resto degli Stati europei, con una mobilità ciclistica spesso a due cifre, se non riusciamo a uscire dalla sudditanza culturale nei confronti dell’auto, che nullifica i diritti di tutti gli altri utenti delle strade.

La politica è indubbiamente indietro, su questi temi. Sia a livello nazionale che locale. Ma occorre che i cittadini facciano sentire la loro voce, dimostrando anche con le scelte quotidiane che il cambiamento è possibile.

Fiab CICLOBBY Milano

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