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Inviato da avatar Paolo Basso Ricci il 02-01-2012 alle 23:05

Leggo ultimamente moltissime informazioni legate all'entrata in vigore della cosiddetta "Area C". Scavando un po' più a fondo nella notizia mi sono imbattuto in questa pagina del sito del Comune di Milano dove si spiegano le motivazioni dell'introduzione della nuova "Area C".

Come si può leggere, si menziona il testo referendario del quesito n°1 del referendum del 12-13 giugno 2011, approvato dal 79,1% dei votanti, che chiedeva espressamente “un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico E la mobilità pulita alternativa all’auto attraverso (…) l’allargamento fino alla cerchia filoviaria del sistema di accesso a pagamento, con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti". Penso che la volontà che deriva dall'introduzione dell'"Area C" sia quella di soddisfare la seconda affermazione del quesito referendario relativa ai trasporti privati, ma non è mia intenzione discuterne qui.

Con questa discussione, invece, vorrei concentrare l'attenzione sulla prima affermazione del quesito, ovvero: il potenziamento dei TP (trasporti pubblici).

Mi piacerebbe che a questa discussione partecipassero anche gli assessori direttamente interessati come Pierfrancesco Maran, che so partecipare di tanto in tanto a discussioni su questa piattaforma.
Ai fini del potenziamento dei TP milanesi trovo che sarebbe estremamente produttivo chiedere l'opinione diretta dei cittadini. Mi spiego: conosciamo tutti la copertura di mezzi pubblici della zona centrale della città e conosciamo altrettanto bene i problemi che invece affliggono le zone al di fuori della cerchia dei bastioni e delle periferie più esterne della città. Chi meglio degli abitanti di una zona conosce i bisogni in termini di trasporti pubblici della propria zona?

Chiediamo ai milanesi di lavorare per la propria città, chiediamo loro cosa manca ai TP della loro zona perché possano competere con le auto private. Utilizziamo degli strumenti oggettivi di valutazione e comparazione dei TP milanesi con quelli delle altre capitali europee; creiamo un database di informazioni con una sorta di lista dei desideri dei cittadini sul tema dei TP. Sono certo che rimarremmo sorpresi positivamente da questo esercizio.

Attraverso dei gruppi di studio divisi per zone e per quartiere, pilotati dai diversi consigli di zona con l'eventuale aiuto delle università, raccogliamo tutti i dati necessari al potenziamento del servizio pubblico quartiere dopo quartiere; valutiamo i dati, pubblichiamone i risultati e stimiamo i costi del potenziamento ideale dei TP milanesi. A fronte di questo lavoro potrà essere avviato un lavoro di ottimizzazione della rete dei TP in maniera precisa, concorde e rispettosa delle esigenze di chi i mezzi li utilizza (o vorrebbe utilizzarli) davvero. Per altro, questo procedimento permetterebbe anche di individuare quali sono le zone meno servite dai TP e di mettere in moto un sistema anche provvisorio per palliare a queste mancanze.

Sono certo che la 5° linea della metropolitana milanese sarà utilissima per il trasporto dei cittadini; ma un normalissimo autobus di quartiere che percorre le zone meno servite della città permettendo ai suoi abitanti di raggiungere la stazione della metropolitana senza percorrere chilometri a piedi, sarebbe altrettanto gradito ai cittadini.
Lavoriamo per Milano con i milanesi; sono sicuro che hanno già tutte le risposte ai principali problemi. Ascoltiamoli e aiutiamoli ad usare meglio la loro (nostra) città!
Le idee sono tante, le proposte altrettanto: uniamo le voci e creiamo qualcosa di concreto!
Interessati? Scrivete su questo post e mettiamo in atto una strategia per agire, mettiamo in piedi un progetto valido per presentarlo al Comune; quanto meno avremo la certezza di aver fatto tutto ciò che è in nostro potere per migliorare uno degli aspetti della nostra città!

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