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Crescono le ragioni per un alleggerimento dei voli presso l’aeroporto di Linate ed il contestuale spostamento sull’aeroporto di Malpensa degli stessi. Infatti, la densità abitativa attorno a Linate non può più sopportare il disagio da rumore (vedi articolo sotto) che da anni viene denunciato dalle popolazioni dei comuni circostanti.

Aggiungo che le tonnellate di carburante bruciate nei decolli e comunque nelle operazioni di volo in genere, producono anche forte inquinamento da concentrazioni alte di pericolosi gas combusti e polveri sottili di cui Milano e i comuni di prima cintura sono bersaglio, data la vicinanza delle abitazioni e il microclima milanese sfavorevole per troppe giornate all’anno con pericolosi ristagni di aria.

La riduzione dei voli a Linate di almeno, in una prima fase, il 35% per tutte le capitali europee (Roma inclusa per equità con tutti i vettori aerei interessati), con riprotezione degli stessi in automatico da Malpensa per garantire i flussi di passeggeri, è l’unica strada perseguibile per ridurre la pressione sulle aree fortemente urbanizzate dell’est milanese dove abitano centiania di migliaia di persone.

Ovviamente per fare questo i Comitati ed istituzioni, i Comuni interessati, incluso Milano insieme a Provincia di Milano e Regione Lombardia, devono fare fronte comune e discutere del problema con i Ministri Mario Monti e Corrado Passera, per adeguare la normativa di competenza governativa, con un progetto di riordino delle vocazioni complementari dei due scali che oramai è indifferibile.

Il tutto va fatto per essere funzionanti a regime prima del 2015, anno di Milano Expo.

Da IL GIORNO web:

"Troppi voli? Non vero, è tutto nella norma"
Il gestore di Linate replica alle accuse

I cittadini della zona di Segrate si lamentano per il frastuono provocato dagli aerei in decollo. Sea ha fatto ricorso dopo la condanna di primo grado a un maxirisarcimento di 700mila euro

Segrate, 3 gennaio 2012 - «Il numero dei voli da Linate rispetta i regolamenti: non c’è nessuna violazione da parte di Sea. Anzi, i movimenti sono addirittura diminuiti rispetto a un anno fa». Il gestore dell’aeroporto milanese replica alle accuse che provengono dai cittadini di Segrate e dintorni: «Una volta da Linate partivano 80 voli al giorno – scrive Luca, sul sito de ilgiorno.it/martesana -. Invece oggi da Linate decollano regolarmente 250 aerei al giorno. Aumenta il frastuono, aumenta la disperazione». Una voce che si leva da tanti comuni della zona est di Milano. Peccato che, ribatte Sea, sulla pista di Linate la media dei movimenti quotidiani a dicembre è stata di 220, quindi più bassa della stessa segnalazione.

«Persino se il numero reale fosse maggiore non ci sarebbero problemi - attacca il gestore -. La normativa consente infatti a Linate di effettuare 18 movimenti all’ora fra decolli e atterraggi». Visto che ogni giorno le piste entrano in funzione alle 6.35 del mattino e chiudono alle 23, lo scalo Forlanini è attivo per quasi 16 ore e mezzo: «Un totale di circa 290 movimenti al giorno concessi, numero che rende chiaro come Sea sia in regola», è la conclusione del gestore. La questione si riaccende quando mancano pochi giorni dall’udienza del tribunale d’Appello, che il 20 gennaio dovrà decidere se dare ragione al ricorso di Sea contro il maxi risarcimento da 700mila euro sancito dal giudice di primo grado e per ora congelato. «Addirittura nel mese di dicembre 2011 i movimenti totali a Linate sono stati 6.820, con una diminuzione del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2010», aggiunge la Sea.

Fra pochi giorni, intanto, il Comune di Segrate installerà per conto del gestore tre centraline di rilevazione acustica rimaste da due anni in magazzino. Così come verrà spostata l’unica centralina situata dietro il tendone del centro sportivo di Redecesio, il quartiere di Segrate più subissato dal caos acustico. «Finora, in quella posizione, non ha potuto registrare adeguatamente i decibel», spiega il presidente del comitato locale Angelo Golin.

di Daniele Monaco