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Più o meno condivido quanto detto da Roberto.

Aggiungo solo che: prima ancora che un valido strumento di dialogo col sindaco di Milano, manca una struttura di aggregazione sociale che possa ridare vita alle comunità locali.

L'attività di raffinazione delle idee si fa tra persone che abitano lo stesso territorio e ha gli stessi problemi da affrontare e risolvere.

Se potessi scrivere ora una lettera al sindaco, gli chiederei spazi di aggregazione adatti a discutere di politica (quella buona che tutti ci riguarda e non quella dei partiti).

La differenza sul piano concreto sarebbe avere un'idea condivisa da molti, discussa e completata dalle osservazioni di più persone, pronta per essere raccolta e trasmessa al governo cittadino del territorio rispetto a cento interventi scoordinati di singoli cittadini che diventano ingestibili come può dimostrare questa stessa discussione in cui i contenuti si perdono in decine di post che pochi hanno il tempo e la voglia di leggere con attenzione.