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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 11-01-2012 alle 00:00

Nuova vita al Piano di Governo del Territorio.

L'Assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris incontra le associazioni di zona e il Comitato Salvaguardia Ambiente.

Assemblea pubblica lunedi 12 dicembre a Villa Scheibler, nel rione di Vialba, avente per oggetto il PGT Piano di Governo del Territorio, con l'Assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. Si è trattato di un'iniziativa nell'ambito di incontri aperti ai cittadini, enti e associazioni in collaborazione con i Consigli di Zona, dove vengono approfonditi i temi specifici delle singole zone e descritti i principali aspetti di trasformazione del territorio.

L’appuntamento era riservato congiuntamente alle Zone 7 e 8, ma per entrare nel contesto dell'incontro occorre ricordare alcune date.

4 febbraio 2011: il Consiglio Comunale di Milano approva il Piano di Governo del Territorio.

11 luglio 2011: la nuova Giunta Comunale, con Delibera del 11.7.2011 atti P.G. 516855/2011, propone al Consiglio Comunale di revocare la delibera di C.C. N 7 del 4 febbraio 2011. 13 ottobre 2011: l'Assessore all'Urbanistica con atto P.G. 739430 emette un'informativa alla Giunta Comunale in merito al documento politico di indirizzo per il Governo del Territorio. 21 novembre 2011: il Consiglio Comunale approva la revoca della legge n. 241/1990 e s.m.i., della deliberazione consiliare n. 7 del 4/02/2011 avente ad oggetto "Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio articolato nel Documento di Piano, nel Piano dei Servizi e nel Piano delle Regole, ai sensi e per gli effetti dell'art. 13 della L.R. 11 marzo 2005 n. 12e s.m.i.".

Dopo questa premessa, torniamo all'incontro pubblico con l'Assessore De Cesaris che illustra la decisione della nuova Amministrazione comunale di riprendere l'iter dell'approvazione del PGT revocando la delibera di approvazione e ripartendo dall'esame delle quasi 5.000 Osservazioni pervenute al Piano adottato dalla Giunta Moratti.

Il riesame tecnico delle Osservazioni è iniziato da settembre e, data la mole dei documenti da esaminare e controdedurre, si sarà concluso entro la fine del corrente anno, coadiuvato dal Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana), dall’Amat (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) e dall’Assessorato all’Urbanistica.

Punto di partenza il Documento politico di indirizzo per il Governo del Territorio in cui si evidenzia che il provvedimento di revoca è stato dettato da molteplici ragioni, tra cui aprire il PGT alle istanze inascoltate della città, valorizzando pienamente il contributo collaborativo dei cittadini, delle associazioni e degli Enti interessati alla formazione dello strumento urbanistico. Tra gennaio e febbraio il nuovo PGT passerà all’esame prima della Giunta, poi della Commissione Urbanistica e, infine, del Consiglio comunale. L’approvazione finale entro il 31 dicembre 2012, come previsto dalla legge regionale.

L'esposizione dell'Assessore De Cesaris viene integrata dal dott. Franco Sacchi, Direttore Centro Studi PIM che illustra più dettagliatamente il Documento politico di indirizzo, nell'ottica di migliorare il PGT negli ambiti più critici: sostenibilità ambientale del PGT; rivedere l'indice di perequazione delle aree; incrementare le quote di residenza sociale; ribilanciare il rapporto edificativo tra edilizia privata e pubblica.

Nell'ambito della sostenibilità ambientale, l’obiettivo è rivedere il Piano Urbano della Mobilità e migliorare il patrimonio energetico.

Numerosi gli interventi del folto e attento pubblico, tra cui quello di chi scrive che, a nome del CSA Comitato Ambiente Zona 7, ha consegnato un dossier all'Assessore.

Ho quindi sintetizzato a voce i principali punti delle Osservazioni presentate dal CSA e respinte in blocco dalla precedente Giunta.

1) Difesa dell'ambiente: tutela degli habitat naturalistici e del Paesaggio, anche nelle aree limitrofe, del comprensorio del Parco dei Sentieri Interrotti (Boscoincittà e Parco delle Cave) impedendo progetti stravolgenti, come avvenuto nel comparto nord est del Parco delle Cave, per la cui tutela il CSA si è confrontato con le Istituzioni per ottenere compensazioni ambientali. Tutela della aree agricole di Muggiano e dell'area verde dell'Ippodromo di San Siro. 2) Salvaguardia e valorizzazione delle vestigia legate alla storia di Milano: le antiche cascine Linterno, Caldera, Sellanuova, Brusada, Torrette di Trenno, Case Nuove, Garegnano; gli antichi borghi: i borghi antichi di Quarto Cagnino, Quinto Romano, Trenno, Baggio, Assiano, Figino; gli antichi oratori di San Rocco ad Assiano, Santi Filippo e Donato in via Molinazzo, Sant'Antonio (ex S.ta Maria di Garegnano) in via Bisceglie; i luoghi di valenza storica (le storiche Officine Leonardo da Vinci, il Mulino del Paradiso “La Braschetta” a Muggiano, l'ingresso e le guardiole dell'Ospedale Militare di via Forze Armate e della Caserma Perrucchetti).

Nell'ambito della tutela delle antiche cascine, viene fatto un appello urgente per il recupero conservativo della fragile e prestigiosa Cascina Linterno, inserita sull’elenco dei monumenti d’importanza nazionale, con vincolo ai sensi della legge 1089 del 1939 con D. M. 9/3/99. Almeno due buone ragioni per proteggere e conservare questo luogo della memoria, una perla all’origine del simbolo della Zona 7. Entrambi i motivi esplicati nel D. M. 9/3/99 e redatti dalla compianta Rosa Auletta Marrucci, responsabile dell'Ufficio Vincoli della Soprintendenza di Milano, figura di spicco negli ambienti del restauro, della storia dell’arte e della tutela dei beni architettonici: "Il primo perché il complesso architettonico è legato al nome di uno dei più prestigiosi esponenti della cultura italiana, Francesco Petrarca, che la tradizione e diverse testimonianze storiche asseriscono abbia qui soggiornato, scegliendo questa cascina come residenza di campagna nel periodo in cui fu ospite a Milano dei Visconti dal 1353 al 1361". Se ne deduce quindi che Linterno, prima ancora delle numerose ricerche storiche, pubblicazioni, convegni e giornate di studio per avvalorare il connubio con Petrarca, veniva insignita del titolo di Monumento Nazionale quale testimonianza della personalità complessa del suo ospite più illustre, precursore dell’Umanesimo e gigante della Cultura occidentale, che nella Solitudine agreste di Linterno, trovò la giusta quiete per la sua mente creativa, rielaborando gli scritti e studiando i testi classici attraverso l'analisi critica della loro forma originaria. ( http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22) )

Nelle motivazioni del D. M. 9/3/99 si legge inoltre: "Il secondo motivo perché l’edificio si conferma come una delle ultime testimonianze, nella città di Milano, di quell’architettura rurale e quindi di quella realtà che fino all’avvento della civiltà industriale (fino alla prima metà dell’800) ha costituito una delle principali risorse dell’economia lombarda".

Entrambe le argomentazioni ministeriali evidenziano alle Istituzioni l’essenza più profonda di questo monumento con precise indicazioni progettuali di un restauro conservativo degno della sua storia e di un futuro definitivo.

Nel mio intervento, ho precisato all'Assessore come una cordata sotterranea, con obiettivi non finalizzati alla tutela storica del monumento, neghi a livello istituzionale la Solitudine petrarchesca di Linterno. Ogni parere è legittimo, ma il fatto inquietante è che questi signori tanto bravi a demolire, agiscano abitualmente in modo nascosto, senza affrontare contradditori pubblici nelle numerose giornate di studi petrarcheschi (l’ultima delle quali recente, alla Biblioteca Harar, degli autori del libro “Petrarca a Milano”) ignorando i numerosi atti pubblicati dal gruppo culturale che da quindici anni indaga negli Archivi alla ricerca di fonti, incunaboli e documenti probanti l'antica tradizione petrarchesca. Una situazione kafkiana per gli studiosi di Petrarca, increduli del fatto che tra i detrattori ci siano esponenti politici della Zona 7, gli stessi che già in passato, contro ogni logica istituzionale, negarono il prestigioso titolo di “Tesoro del Mondo” attribuito al Parco dei Sentieri Interrotti dagli “Amici dei Tesori del Mondo” della Federazione Mondiale delle Associazioni, Centri e Club Unesco. “Cui prodest scelus?" direbbe Seneca: “A chi giova il crimine?”

Anni fa, per contrastare questo assurdo declassamento del nostro polmone verde, cercai personalmente ed ottenni direttamente dal Club Unesco di Padova, la copia del titolo insignito durante il Congresso di Cipro del 2003. Energie e risorse sprecate per difendere il nostro patrimonio territoriale da chi doveva difenderlo istituzionalmente!

Tornando alle massime latine “Vulpes pilum mutat, non mores” dice Svetonio: “La volpe cambia il pelo ma non il vizio” e così ho dovuto sottolineare all'Assessore come nel 2010, questa cordata sotterranea fu alle radici della controversa bozza di Delibera di Giunta sulle Linee progettuali della Linterno - che di fatto cancellava la parte più preziosa, l'appartamento tradizionalmente attribuito a Petrarca, degradato e a rischio di crollo. Per sollecitare attenzione sulla “componente progettuale petrarchesca” cancellata, ma essenziale per la valorizzazione e il richiamo internazionale del monumento, oltre trecento cittadini e intellettuali, tra cui Philppe Daverio, firmarono il "Manifesto per Cascina Linterno" alla ribalta in un bell’articolo di Chiara Vanzetto a tutta pagina su "Il Corriere della Sera" che mise in difficoltà la Giunta Moratti al punto di far sospendere la Delibera. Al suo posto ne fu approvata un’altra per legittimare il ruolo e gli spazi degli Amici di Cascina Linterno.

Il CSA ritiene vergognoso che Cascina Linterno, l'antica grangia di “Infernum” attestata nelle pergamene del XII secolo, un luogo permeato di poesia che sarebbe vanto di ogni altro Paese civile, sia tuttora abbandonato al degrado e alle ingiurie del tempo. Un'intollerabile situazione di abbandono in concomitanza della recente acquisizione pubblica, dopo vent'anni di coinvolgimento sociale, iniziative culturali in sedi prestigiose e pubblicazioni poste in catalogo negli archivi. Il degrado si evidenzia su una parte dei tetti e pavimenti in grave precarietà e preziose testimonianze, affrescate nei muri sotto strati di tinteggiature di ogni epoca (come testimonia Paolo Ripamonti Carpano nel 1827) sono a rischio irreversibile di distruzione. L'appello del CSA fa proprio quello di tanti cittadini e studiosi firmatari del Manifesto. Senza le vestigia medievali legate a Petrarca, Cascina Linterno perderebbe l'essenza per cui è stata dichiarata Monumento Nazionale, con il rischio futuro di aumentare la lunga lista dei monumenti cancellati dall’ignoranza e dalla speculazione.

Il mio intervento a nome del CSA è stato gradito e applaudito dal pubblico, che ha condiviso le finalità delle Osservazioni del Comitato Salvaguardia Ambiente al PGT, in una metropoli proiettata verso la perdita della sua antica identità.

Il presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio di Zona 7, Andrea Giorcelli, ha quindi illustrato all'Assessore le Osservazioni presentate in Zona 7 e in particolare si è soffermato su quelle presentate del CSA, dando parere favorevole.

In merito alle specifiche richieste del CSA, l'Assessore ha risposto che, assieme all'Assessore Boeri e con l’auspicabile coinvolgimento di Italia Nostra, si sta attivando un'ispezione diagnostica della Sovrintendenza di Milano per accertare lo stato di conservazione del monumento e la sua stabilità. Il problema da superare è la difficoltà di risorse: a questo proposito ho precisato che dovrebbe essere già nelle casse comunali un milione di Euro - finalizzato al recupero di Cascina Linterno - per scomputi urbanistici del PII Calchi Taeggi, oltre a possibili contributi del FAI e la disponibilità di un laboratorio di restauro da parte di Assimpredil Cantieri dell'Arte.

Per gli altri punti evidenziati nelle Osservazioni del CSA, l'Assessore ha lasciato intendere che in parte saranno accolti. Nel dettaglio alcune anticipazioni: l'Ippodromo, per ora non subirà interventi edilizi; per la tutela delle cascine, si sta organizzando con l'Assessore Boeri un programma di recupero e di riuso, all'interno del Distretto agricolo Milanese; l'ospedale militare, per ora, resta fuori dall'area militare, che sarà soggetta ad Accordo di programma, come tutte le caserme incluse nel PGT. Per la tutela degli antichi borghi, alle aree B2 (edificabili) saranno concessi permessi di costruire compatibili con i nuclei storici.

In conclusione, a nome del CSA ho ringraziato pubblicamente l'Assessore Ada Lucia De Cesaris per la disponibiltà e attenzione dimostrate verso le istanze dei cittadini.

Di questi tempi, non è poco. “Vivere est militare” (La vita è una Guerra)

Massimo de Rigo

Comitato Salvaguardia Ambiente Zona 7

http://www.partecipami.it/csazona7

(Articolo pubblicato dal periodico "Il Rile" nel numero di gennaio 2012)

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