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Inviato da avatar Nando Dessena il 13-01-2012 alle 18:23

Assumendo che il tram 15 non si fosse rotto, nel qual caso l'attesa sarebbe stata ben superiore, si deduce che sia stato rallentato dal traffico (visto che non viaggia in sede riservata per tutto il suo tragitto). Dal che consegue che ridurre il traffico può essere un modo per migliorare la puntualità del tram, e che viceversa introdurre altre corse su una linea che già così è congestionata non farebbe che congestionarla ulteriormente. Quindi chiedere che *prima* si aumentino le corse e *poi* si liberino le strade dal traffico privato non ha senso logico. Ne conviene?

Oltre a ciò, trarre conclusioni su un singolo esperimento non è significativo. Sono sicuro che ci saranno stati giorni in cui la sua signora sia rimasta imbottigliata nel traffico in auto e ci abbia messo più tempo del solito. Per questo io suggerirei di riprovare.

Quanto all'"assurdità di pagare per tornare a casa propria" (cito), faccio presente che l'acquisto e la manutenzione dell'auto, il carburante, il bollo, l'assicurazione, il parcheggio, e financo l'ascensore, tutti elementi usati per tornare a casa propria, a me risulta si paghino, per cui anche questa obiezione è destituita di senso logico, a mio modo di vedere. Se lo spazio su strada è una risorsa limitata e condivisa, e se i concorrenti sono superiori alla capacità, quale altro mezzo esiste, per regolarne l'uso, che farlo pagare?

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