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Inviato da avatar Adalberto Massimo Mainardi il 17-01-2012 alle 12:20

Ci risiamo.

Sono molti anni, ormai, che vediamo politici di periferia e "di Palazzo" (Marino) che a vario titolo si arrogano la coccarda di difensori di Cascina Linterno.

Si riempiono la bocca ti termini tecnici che nemmeno conoscono.

Sono attori passivi di una scena diretta da altri.

Si accontentano, quando va bene, di partecipare a qualche commissione, guardare carte che non comprendono, prendono per buono ciò che sentono dire da "tecnici" ammaliatori e votano in Consiglio di zona, piuttosto che a Palazzo Marino, progetti piovuti da chissà dove, sulla gestione di territori che nemmeno conoscono e dei quali non conoscono la storia.

La vicenda Linterno è ancora lì a dimostrare chiaramente che si volevano far prevalere gli interessi urbanistici di soggetti privati, altro che tutela del territorio!

Ricordo ancora, a titolo di esempio, una "consigliera comunale" di maggioranza, in occasione di una manifestazione organizzata da ACL davanti a Palazzo Marino, che diceva di "stare buoni, che non era il momento giusto, perché erano occupati a trattare una questione molto più importante: l'area Calchi Taeggi”...

Massimo De Rigo ricorderà bene la circostanza.

La "Consigliera" assicurava che di Cascina Linterno si sarebbero occupati subito dopo.

Eh già... grazie alle cronache abbiamo visto com'è finita l’area Calchi Taeggi...

L'acquisizione di Cascina Linterno, da parte del Comune di Milano, è il frutto di anni di lotta portata avanti da ACL e da tanti volontari che si sono impegnati per difendere questo patrimonio.

Senza l'impegno di ACL e di quei volontari, i politici non avrebbero saputo nemmeno dell'esistenza e dell'importanza di quelle storiche mura.

L'atto formale di acquisizione di cascina Linterno è un ATTO DOVUTO, ci mancherebbe altro!

L'Amministrazione è stata obbligata a farlo, grazie al costante impegno di ACL e al sostegno di alcuni benemeriti tra le Istituzioni (troppo pochi, purtroppo).

La maggioranza dei Consiglieri (Comunali e di Zona), invece, non ha capito, o non ha voluto capire, la portata del provvedimento invocato e l’importanza del monumento che erano chiamati a tutelare.

Prova ne è lo "stralcio" di Petrarca dal contesto di Cascina Linterno e altri cavilli inspiegabili.

Giustamente il De Rigo parla di incredulità da parte della Soprintendenza e da parte di chi difende la struttura da quasi vent’anni.

E' ora di piantarla!

Non c'è più tempo da perdere e non c’è più spazio per le chiacchiere dei politici.

La politica qui non c'entra nulla.

C'è un patrimonio di portata universale da salvare!

Il Comune di Milano ha già perso, in modo imbarazzante, la grande opportunità di celebrare degnamente il suo illustre cittadino Francesco Petrarca (nel 2004).

E’ troppo chiedere ai politici di togliersi la spilletta del partito e impegnarsi concretamente per l'interesse generale?

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