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Inviato da avatar Anna Scavuzzo il 20-01-2012 alle 00:19

Sono contenta di leggere che uno scettico su Area C posta qualche frase di apprezzamento.
E' un doppio piacere: leggere che il provvedimento funziona e che dà elementi per convincere qualche scettico della prima ora e leggere che ci sono persone che non disdegnano il fatto di ricredersi su una posizione se i fatti sono soddisfacenti. Grazie due volte!

Sulla questione dell'aria, però, mi permetto di dissentire. Non è proprio vero che Area C non sta contribuendo a migliorare anche la qualità dell'aria.

Vi ripropongo qui sotto un po' di dati diffusi oggi dagli uffici del Sindaco e riportati in un post precedente di questa stessa discussione.
Buona lettura,
Anna

AREA C. NEI PRIMI GIORNI BLACK CARBON RIDOTTO DEL 30 PER CENTO
Diminuiti anche ammoniaca (-37%), anidride carbonica (-29%), ossidi di azoto (-14%)  e polveri sottili allo scarico e da attrito (-24%)

Milano, 19 gennaio 2012 – La riduzione del traffico in Area C di oltre il 30 per cento nei primi due giorni di avvio del provvedimento, lunedì 16 e martedì 17 gennaio, ha avuto come conseguenza una diminuzione del 30 per cento del black carbon, la componente carboniosa presente nel PM10 e considerata dagli esperti la più tossica per la salute umana. I dati sono stati rilevati da Amat che nei giorni scorsi  ha avviato la misurazione di questo componente del particolato atmosferico utilizzando due centraline, una posizionata all'interno di Area C in piazza Duomo, l'altra in via Gorini a Città Studi. La misurazione del black carbon è una nuova metodologia, validata scientificamente, per valutare l'esposizione della popolazione alle componenti più tossiche e pericolose per la salute poiché in grado di superare le difese dell’organismo e penetrare più in profondità nei polmoni.

L’analisi effettuata dall’Agenzia per la mobilità, l’ambiente e il territorio ha evidenziato anche la riduzione, dovuta al minor numero di auto in circolazione (circa 39.000 ingressi in meno in Area C), anche di altri inquinanti: meno 37 per cento di ammoniaca, meno 29 per cento di anidride carbonica, meno 14 per cento di ossidi di azoto e una diminuizione media del 24 per cento delle polveri sottili allo scarico e da attrito di gomme e freni.  Come noto la diminuzione delle polveri sottili allo scarico e da attrito non ha diretta correlazione con i livelli di concentrazioni di PM10 registrati quotidianamente dalle centraline Arpa. Una diminuzione delle prime non incide nella medesima percentuale sulle seconde.

“La riduzione delle emissioni da traffico in Area C – spiegano i tecnici di Amat – non ha un immediato riscontro con le concentrazioni di particolato atmosferico misurate dalle stazioni di monitoraggio in quanto nelle condizioni meteorologiche di questi giorni caratterizzate da alta stabilità atmosferica, venti deboli, alta umidità relativa e basse temperature, i fenomeni di produzione di particolato secondario, cioè  generato in atmosfera a seguito di trasformazioni chimico-fisiche di altri inquinanti, sono dominanti rispetto alla componente primaria, cioè la frazione di particolato rappresentata dalle fonti dirette”.

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