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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 22-01-2012 alle 22:16

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/01/22/news/il_comune_cerca_540_milioni_per_far_quadrare_i_conti_2012-28552689/

IL CASO

Il Comune cerca 540 milioni per far quadrare i conti 2012

Probabile aumento Irpef e Imu sulle seconde case, nuovo tentativo di vendere il 18% Serravalle. Possibile rialzo dell’Imu che non toccherebbe le prime case
di ALESSIA GALLIONE

La caccia è iniziata. Perché quest’anno, per chiudere il bilancio, Palazzo Marino dovrà colmare un disavanzo che, ad oggi, varia dai 540 ai 580 milioni di euro. Una cifra monstre, frutto dei tagli ai trasferimenti che si sono accumulati con le manovre del governo, ma anche della mancanza di quelle entrate straordinarie come i dividendi delle società partecipate spremute in passato per pareggiare i conti.

Il 'buco' ha preso corpo lì, sulle slides proiettate in sala giunta, dove il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci hanno voluto riunire per una prima giornata di confronto tutti gli assessori. È l’avvio di quello che si annuncia come un percorso difficile. Anche se, adesso, i contorni della manovra dei sacrifici sono delineati. Con tutte le ipotesi in campo: dalla vendita del 18,6 per cento della Milano Serravalle alle leve dell’Irpef e dell’Imu, che però l’esecutivo non vorrebbe toccare per le prime case. Perché c’è un obiettivo che è stato condiviso da tutti: cercare, nonostante la situazione di emergenza per le casse pubbliche, di gravare il meno possibile sulle famiglie già in difficoltà economica.

È stata una prima consultazione, quella partita in Comune. E per spiegare alla giunta la situazione, è stato il direttore generale Davide Corritore a fare un’analisi storica dei bilanci. Per arrivare a una quantificazione precisa del disavanzo mancano ancora da definire alcuni aspetti

normativi che soltanto Roma potrà chiarire. Ma si balla comunque tra i 540 e i 580 milioni. Non è poco su un bilancio per le spese correnti che si aggira sui 2,5 miliardi di euro, con molte uscite fisse come il personale o il trasporto pubblico.

Come muoversi senza sacrificare i servizi? In campo ci sono tutte le possibili soluzioni. Circa 70 milioni potrebbero essere ancora risparmiati grazie alla spending review e si cercherà di valorizzare al massimo il patrimonio immobiliare puntando, ad esempio, a portare a casa il più possibile dalla voce affitti. Da dragare anche i bandi europei. Infine, il punto dolente: le tasse.

Accanto al recupero dell’evasione fiscale, sembra inevitabile che vengano ritoccate nonostante sindaco e giunta promettano equità. Il governo ha dato la facoltà di Comuni di innalzare l’Imu, ma l’intenzione di Milano sarebbe quella di non lavorare sulle prime case, ma sulle seconde. Per queste ultime, i sindaci hanno la possibilità di manovrare l’aliquota dello 0,76% di uno 0,3% in più o in meno: ogni 0,1 vale circa 70 milioni in più di incassi. Con la Tarsu si punta a recuperare 45 milioni aggiuntivi. Per l’Irpef, che potrebbe veder salire l’aliquota dall’attuale 0,2 per cento a 0,4 o 0,6 (in teoria si può arrivare a +0,8), si tenteranno misure che salvaguardino le famiglie, aumentando magari la fascia di gratuità o con tariffe diverse a seconda del reddito.

(22 gennaio 2012)

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