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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-02-2011 alle 15:15

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/12/news/bersani_con_pisapia_a_milano_si_vince_sul_palco_ci_sono_anche_boeri_e_onida-12391395/


LA POLITICA

Bersani: «Con Pisapia a Milano si vince»
Sul palco ci sono anche Boeri e Onida

Il segretario del Pd apre al centro ma non al Fli di Fini. Il candidato: "La Moratti è l'ex sindaco"
Nel programma una città che non abbandona gli anziani, che combatte la mafia e non si svende
di ANDREA MONTANARI

Il popolo delle primarie ritrova l’unità attorno al candidato sindaco Giuliano Pisapia e sente profumo di vittoria. Ci crede anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a Milano per rincuorare le truppe al teatro Parenti. "A Milano si vince perché credo ci sia un’esigenza di voltare pagina che ancora non è del tutto espressa, ma che credo verrà fuori - assicura il numero uno del partito - Pisapia è una bella persona. È un candidato forte che vuol bene alla sua città. Avanti con convinzione, il Pd si mette a disposizione".

L'assemblea con Bersani (foto)

Poi, però, aggiunge: "Ci rivolgiamo in modo amichevole e propositivo a forze moderate che vogliono organizzare un’operazione centrista. Ci interessano tutti quelli che vogliono cercare comunque un’altra via rispetto all’esperienza morattiana e berlusconiana". Ma non al Fli: "Non siamo interessati alle ristrutturazioni del centrodestra, che possono avere una logica, ma non sono cose nostre". La sala è gremita e applaude. Anche Pisapia è d’accordo. "È una bella sfida - dice - Una sfida che vinceremo. Questo è il mio impegno. Vinceremo con una più ampia coalizione. Stiamo preparando una nuova primavera, d’ora in poi possiamo chiamare la Moratti “ex sindaco”: fino a pochi mesi fa sembrava un sogno, è già diventato realtà. Stavolta insieme possiamo farcela: e dobbiamo farcel".

A confermare il disgelo c’è Stefano Boeri, il candidato che era stato indicato dal Pd alle primarie vinte da Pisapia, fresco dell’annuncio che guiderà la lista del partito di Bersani. "Da questo momento - spiega l’architetto - ricominciamo a parlarci un po’ di più. Ora si apre una situazione completamente nuova. Dobbiamo allargare il consenso, giocare a tutto campo e rivolgerci a tutta la città". Prende la parola anche Valerio Onida, che invece non ha intenzione di candidarsi, ma magari di indicare un suo rappresentante nella lista del Pd. "L’unità - puntualizza il costituzionalista - non si costruisce con le fotografie, ma confrontandosi".

L’appello ai centristi, tuttavia, sembra almeno per il momento destinato a cadere nel vuoto. "Non ci sono parole o fatti politici nuovi - taglia corto l’Udc Pasquale Salvatore - che siano in grado di dividere il nuovo polo che sta nascendo. Abbiamo fatto una scelta precisa di stare al centro e di guardare ai moderati e a quanti sono delusi sia dal centrodestra sia dal centrosinistra. In questo momento non c’è nulla che ci potrà separare". Più tranchant il sindaco Letizia Moratti che sceglie di non replicare: "Io non commento, io lavoro - dichiara seccamente -. E naturalmente lavoro per vincere. Lavoro per la città e faccio il sindaco. È un grande impegno che continuerò a portare avanti. Da sindaco". Salvo poi ammettere di "essere stata presente idealmente, con il cuore" all’iniziativa pro-Berlusconi organizzata da Giuliano Ferrara al teatro Dal Verme.

La Milano immaginata da Pisapia convince e seduce la platea. È una città che "non abbandona gli anziani, trasparente, che chiude ogni varco alle mafie ma anche al malaffare, una Milano che non svende i propri beni". E che vuole concentrarsi su tre sfide: una nuova demografia, una nuova economia "perché senza sviluppo non c’è eguaglianza sociale» e una nuova democrazia «con i consigli di zona che diventano municipalità". Solo così "Milano tornerà a essere quel punto di riferimento che è stata in passato, quando c’erano i veri sindaci riformisti che hanno fatto ricca la città per cuore, anima, ospitalità e apertura verso tutti". La ferita che si era aperta dopo l’esito delle primarie sembra essersi ormai completamente cicatrizzata. "A Pisapia abbiamo portato in dote idee e compattezza per sostenere la sua corsa - riassume il coordinatore dei circoli del Pd, Francesco Laforgia -. Ingredienti che lui saprà utilizzare per vincere. L’entusiasmo che si è respirato in teatro è il miglior avviso di sfratto per la ricca petroliera, sempre più lontana dai problemi veri dei milanesi".

(12 febbraio 2011)

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