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Da milano.repubblica.it:

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VERSO LE ELEZIONI

Carrubba rinuncia alle comunali
E il Terzo polo punta su Palmeri

L'ex assessore: "Mancano le condizioni per candidarmi". Attesa per domani l'investitura
del presidente del consiglio comunale nella corsa a sindaco contro la Moratti e Pisapia
di RODOLFO SALA

Salvatore Carrubba rinuncia. Non sarà lui, già direttore del Sole 24 Ore e assessore alla Cultura con Gabriele Albertini, l’aspirante sindaco del Terzo polo alle Comunali di primavera. «Non ci sono le condizioni, l’ipotesi della mia candidatura è ormai al tramonto», conferma il diretto interessato. Una rinuncia che rende pressoché automatica l’investitura di Manfredi Palmeri, giovane presidente del consiglio comunale che ha lasciato il Pdl per aderire a Futuro e libertà. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già domani, al termine del vertice, convocato a Roma, tra i leader di Fli e dell’Udc, Fini e Casini. Ma già oggi i milanesi del Polo della nazione (che comprende anche l’Api di Rutelli) dovrebbero formalizzare la proposta di candidatura di Palmeri e consegnarla ai vertici nazionali dei tre partiti.

Sui motivi della grande rifiuto di Carrubba è tutto un fiorire di supposizioni. L’ex assessore rimanda a «impegni personali e istituzionali da me assunti», che gli impedirebbero di scendere in campo contro la Moratti e contro Pisapia. Su tutti la presidenza dell’Accademia di Brera, alla quale il governo, su proposta del ministro Gelmini, lo aveva chiamato solo tre mesi fa. Ma ci sarebbe dell’altro. Non è un mistero che Carrubba, per accettare di correre, ha ripetutamente chiesto ai vertici nazionali del Terzo polo uno sforzo notevole sul piano finanziario per sostenere la sua campagna elettorale. Non ricevendo, però, le garanzie da lui ritenute necessarie. Ma non sono solo questioni di moneta ad aver convinto Fini e Casini a puntare su Manfredi.

In particolare, il presidente della Camera, all’assemblea costituente di Fli che si è tenuta nel weekend alla Fiera di Rho-Pero, ha spiegato ai suoi colonnelli milanesi che la carta Palmeri può rappresentare quella «novità» di cui Milano ha bisogno per voltare pagina. Carrubba, inoltre, aveva posto fin dall’inizio un’altra condizione: niente simboli di partito nella lista che avrebbe dovuto sostenerlo, a rimarcare il carattere «civico» della candidatura. E i suoi interlocutori avevano storto il naso. Insomma, la mancata candidatura avrebbe a che fare anche con qualche perplessità sul progetto politico a Milano. In ogni caso, quello tra Carrubba e il Terzo polo non è un divorzio: «Da parte mia non c’è alcuna recriminazione — dice l’ex assessore — credo che Fini e Casini valuteranno serenamente le mie decisioni».

(14 febbraio 2011)