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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 14-02-2011 alle 23:14

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/14/news/donne_in_politica_pisapia_propone_a_loro_il_50_per_cento_delle_poltrone-12472187/

IL CASO

Donne in politica, Pisapia propone
«A loro il 50 per cento degli incarichi»

La protesta andata in scena domenica scorsa con la grande mobilitazione in piazza continuerà anche nei prossimi giorni. Il governatore Formigoni: "E' stata una manifestazione delle opposizioni"
di ALESSIA GALLIONE

La mobilitazione continua. È una promessa, quella delle organizzatrici della manifestazione a difesa della dignità delle donne. «L’energia che è confluita in piazza non verrà dispersa», dicono. Entro due settimane verrà trasferita in un altro appuntamento: una grande assemblea, probabilmente. Ma le 100mila voci al Castello sono destinate a dettare anche l’agenda politica della campagna elettorale per le Comunali.

Il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia assicura una giunta e i consigli delle partecipate per metà al femminile: «Milano è governata da una donna sola con troppi uomini intorno. Noi avremo donne e uomini presenti in misura eguale al governo della città e delle municipalizzate». Fra le proposte anche «un bilancio di genere come chiave di lettura delle politiche in ogni settore dell’amministrazione» e la candidatura di Milano per «ospitare nell’anno dell’Expo la Conferenza delle Nazioni unite sulle donne».

I centomila in piazza (foto) Un fiume di ombrelli al Castello (foto) "Se non ora, quando?" (video)

Ma il giorno dopo è anche polemica politica per il silenzio ufficiale del sindaco che aveva dichiarato, invece, di essere stata «con il cuore» alla manifestazione di Ferrara. Le organizzatrici di “Se non ora, quando?” non affondano. Anche se Assunta Sarlo annota: «Se fossi il sindaco ragionerei sul fatto che 100mila cittadini hanno messo il cuore e la testa in piazza Castello». Il capogruppo del Pd in Consiglio, Pierfrancesco Majorino, è drastico: «La Moratti dovrebbe vergognarsi per il suo silenzio. Fa la donna solo quando le fa comodo». Per il segretario metropolitano del Pd, Roberto Cornelli, «la Moratti sta mettendo la testa sotto la sabbia. Perché non spiega cosa ha fatto per le donne?». E promette una lista del Pd per metà al femminile.

Un’altra delle organizzatrice, Cristina Pecchioli, è chiara: «Ci auguriamo che la campagna elettorale sia segnata da quello che le donne hanno da dire». Un auspicio dalla direttrice della Casa della Carità, Maria Grazia Guida, che ha presentato con Romano Prodi e Virginio Colmegna il volume Parole nuove per la politica: «Spero che qualcuno nel mondo politico raccolga il peso della nostra indignazione e ne faccia tesoro». Per il presidente della Regione, Roberto Formigoni, è stata «una manifestazione dell’opposizione». Uno spiraglio dal presidente della Provincia, Guido Podestà: «Sul punto specifico della manifestazione ognuno può dare le valutazioni che ritiene opportune, ma il fatto che ci sia il coinvolgimento importante dell’elemento femminile credo che sia positivo»

La vicecoordinatrice regionale pdl Viviana Beccalossi bolla la piazza come «l’ennesimo modo per attaccare Berlusconi». Ma sulle liste del Pdl dice: «È un impegno che prendiamo: ci saranno giovani e donne scelte per la competenza e la militanza perché troppo spesso, a destra come a sinistra, in questi anni si sono rincorsi i personaggi di turno». Nessun “caso Minetti”? «Non ce ne saranno», la risposta. La consigliera comunale Barbara Ciabò (Fli) è netta: «Con il cuore ero in piazza. Sono a disposizione perché era una manifestazione trasversale. Le donne di destra non hanno niente a che fare con le veline e le sculettatrici che ci ha propinato Berlusconi». E sulla Moratti: «Come si fa a stare con Ferrara che strumentalizza il corpo delle donne?».

(14 febbraio 2011)

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