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Inviato da avatar Rossella Tumminello il 22-02-2012 alle 17:26

Buongiorno assessore Maran,

leggo dai quotidiani che in seguito all’entrata in vigore dell’Area C  i mezzi sono stati potenziati ed i passeggeri sono aumentati ed anche qualche comunicato che lei ha inviato: mi piacerebbe che alle parole però seguissero i fatti.

Vivo nella periferia di Milano (zona 5) raggiunta dalle linee 24 e 34 e le garantisco che quotidianamente subisco i disagi dovuti al fatto che la zona dove risiedo non è servita in modo adeguato dai mezzi pubblici;  se scrivo all’ATM la risposta è sempre uguale, sembra quasi un copia e incolla: “la colpa è del traffico!”

Gli automobilisti indisciplinati che usano la carreggiata, i marciapiedi ed il verde pubblico come se fosse di loro proprietà quindi a loro uso e costumi, le soste ed i parcheggi artistici e sempre originali mettono in luce la creatività delle persone e non sono una cosa nuova a Milano in centro come nelle periferie. Le misure impopolari, secondo me, servono a contrastarle.

Periodicamente invio dei reclami al comune accompagnate da link con foto, ma la situazione non cambia. Una frase in voga negli ultimi mesi è ‘il vento è cambiato’ sinceramente preferisco la seguente ‘il vento è cambiato ma, io sono senza vela’ (spettacolo teatrale showpero).

Caro assessore con tanta serenità le confesso che vorrei avere solo un ricordo dei disagi nei trasporti: per fortuna sognare non costa nulla.

Le pongo le domande, che numero per comodità, e per le quali mi aspetto una sua risposta, per favore non in ‘politichese’ in tal caso preferisco il suo silenzio che sarà più credibile di mille parole.

Premesso che vivo nella città che si vanta di essere una capitale europea, che ospiterà l’Expo, dove il PM10 (perché gli altri non si possono misurare) da anni ormai è al suo apice giornaliero, è normale:

  1. attendere dai 5 ai 7 minuti un tram (24) che collega la periferia al centro nelle ore di punta dei giorni lavorativi? Lottare, quando arriva il tram, per riuscire a salire e avere un posto in piedi  sentendomi ‘un’ebrea verso  la deportazione’, oppure è più elegante dire ‘in un carro bestiame’?
  2. attendere anche 20 minuti un tram (24), che collega la periferia al centro nelle ore serali oppure nei giorni sabato e festivi?
  3. aspettare 10 minuti tra una corsa e l’altra di un autobus di quartiere (34), sperando che le corse non saltino e che il freddo non mi congeli ed il caldo mi squagli?
  4. Dover quotidinamente registrare l’assenza di piste ciclabili, quando si potrebbero utilizzare dei marciapiedi, adesso adibiti alla sosta delle auto (viale ortles per citarne una), in modo che i ciclisti non rischino la vita tutte le vote che decidono di pedalare?
  5. Che il cartello con i divieto di sosta è accompagnato dal simbolo della rimozione forzata ma, ahimè, non ne ho mai visto uno, solo fogli attaccati ai parabrezza delle macchine che lasciano il tempo che trovano?
  6. Che la linea 95 in via quaranta debba subire continui ritardi dovuti al traffico causato  dalle macchine parcheggiate in divieto?
  7. Che le strisce pedonali siano diventate dei parcheggi?
  8. Che gli scivoli dei marciapiedi siano anch’essi dei parcheggi, in modo che passeggini e pedoni* sono costretti a  fare gli slalom quando lo spazio lo consente?
  9. Non riuscire a timbrare l’abbonamento (che come sa non serve ad evitare la multa) perché i mezzi sono troppo affollati?
  10. Che il percorso della 99 non possa essere prolungato fino ad una metro ?
  11. le mie domande prevedono delle risposte troppo intelligenti?

Le faccio anche delle proposte, voglio azzardare.

a) Rivediamo il costo dell’abbonamento? Se in quanto cittadina devo subire dei disagi le chiedo allora di rivedere il costo dell’abbonamento e ponderarlo in base ai trasporti ovvero numero di mezzi, frequenza e numero di passeggeri per corsa. Non le chiedo di viaggiare su un mezzo pulito una volta al mese, questo sarebbe lusso, voglio pagare per quello che ho, è tempo di crisi e non di rivalutazioni!

b) per rendere le timbrature obbligatorie per tutte le persone  non si potrebbe aprire solo la porta anteriore per entrare e mettere i controllori su tutti i mezzi? Questo vorrebbe dire ispirarsi al  buon esempio delle grandi città europee, perchè è di questo che parliamo: di confronti con l'Europa, perchè Milano apre all'expo mondiale e perchè in Europa non dovremo avere che Berlino, Parigi e Londra come antagoniste.

c) si potrebbero collocare le macchinette che vendono i biglietti sui mezzi come avviene a Verona oppure a Bologna, un esempio da copiare.

d) si potrebbero aumentare le rivendite autorizzate per la  ricarica delle tessere, in zona Ripamonti. Attualmente l’abbonamento si può ricaricare solo presso la Tabaccheria di Via Ripamonti 190.


FACILITIAMO LA VITA DI CHI PRENDE I MEZZI, INCORAGGIAMO LA GENTE!


Ringraziandola per l’attenzione, le auguro un buon lavoro

Saluti

Rossella

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