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Inviato da avatar Laura Farinella il 24-02-2012 alle 09:42

Falsa partenza per la raccolta differenziata dell'umido a Milano
pubblicata da MoVimento 5 Stelle Milano il giorno giovedì 19 gennaio 2012 alle ore 11.12 ·

Lo scorso 11 gennaio è stato presentato da AMSA alla Commissione Consiliare Ambiente lo studio di fattibilità, chiesto dal Comune, per l’introduzione della raccolta differenziata dell’umido per le utenze condominiali. L’obiettivo di questo piano é quello di aumentare il livello della raccolta differenziata a Milano dall’attuale 34% al 65% entro il più breve tempo possibile.

Il progetto, a detta dell’Assessore Maran, sarà presentato alla cittadinanza nei diversi consigli di zona e potrà quindi essere modificato secondo le richieste dei cittadini stessi. Il piano andrà inserito nel bilancio 2012 a seguito della fase di consultazione che si svolgerà nei mesi di gennaio e febbraio. Il piano prevede un’introduzione graduale del servizio per quadranti (aree di città servite da AMSA corrispondenti a 400.000 persone) a partire dal giugno 2012 per entrare a regime nel 2015.

Diverse attività accompagneranno l’avvio della raccolta dell’umido come l’introduzione del sacco trasparente per l'indifferenziatoun’ampia campagna informativa per aumentare la partecipazione della cittadinanza all’iniziativa. Il vantaggio dovrebbe essere una maggiore possibilità di intercettare le matrici di rifiuto ancora recuperabili e favorire le condizioni per un maggior controllo da parte degli operatori.

Si pensa quindi di arrivare a raccogliere dalle utenze condominiali circa 41 kg/ab. anno, che sommate a quelle già raccolte dalle grandi utenze, dovrebbero arrivare a 70 kg/ab. anno per un totale di 53.000 t/anno di rifiuto organico.

Il servizio di ritiro del rifiuto sarà bisettimanale e prevede una nuova dotazione da parte di AMSA di mezzi di raccolta, di bidoni per le utenze familiari e di bidoni condominiali, oltre a un nuovo operatore per la raccolta dell’umido.

Il Costo previsto per il Comune di Milano del servizio a regime, ovvero dal 2015, sarà pari a 5.600.000 €/anno, corrispondente a circa 7-8 € per famiglia.

In questi costi sono considerati sia la riduzione del costo per la raccolta (ridotta da bisettimanale a mono settimanale) del rifiuto indifferenziato, che si andrebbe a ridurre in peso, sia i costi per la nuove dotazioni di mezzi e operatori e il costo di valorizzazione del rifiuto organico compreso tra le 80-90 €/ton.

Premesso che il M5S considera la Raccolta Differenziata dell’umido uno strumento necessario per un corretta gestione dei rifiuti verso l’obiettivo "Rifiuti Zero", ci vediamo costretti ad accogliere questo “prudente” piano, così come definito dalla presidente AMSA, per la raccolta dell’umido con parecchie perplessità!

Riteniamo, infatti, che molti punti siano ancora da chiarire e che la cittadinanza debba essere ben informata a riguardo prima dell’approvazione di questo piano.

In particolare poco o niente è stato detto relativamente al destino dei rifiuti: dove vanno a finire questi rifiuti umidi? Quali e quanti impianti accoglieranno i rifiuti umidi milanesi? Il piano proposto prevede un esplicito vantaggio ambientale/economico per i cittadini o è uno specchietto per le allodole che comporterà solo nuovi costi in più? La questione potrebbe sembrare non rilevante per noi cittadini ma in realtà compromette la validità ecologico/economica dell'intero piano!!!

La presidente AMSA ha riferito che il rifiuto umido milanese sarà destinato a impianti di digestione anaerobica. Questa sarebbe un’ottima notizia se esistessero impianti di questo tipo a Milano che consentissero ai cittadini di beneficiare dei vantaggi prodotti da questi impianti. Il rifiuto umido, infatti, è una risorsa solo se valorizzato nelle vicinanze del luogo di produzione.

La digestione anaerobica dei rifiuti umidi gestita nel contesto milanese comporterebbe numerosi benefici tra cui:

  • il trattamento del rifiuto in impianti a bassissimo impatto ambientale e dai costi contenuti;
  • produzione/utilizzo di energia elettrica e calore ottenuta dal biogas, reale fonte di energia rinnovabile (miscela gassosa prodotta dalla naturale degradazione dei rifiuti putrescibili in assenza di ossigeno;
  • ridotti costi di trasporto;
  • possibilità di recupero e utilizzo in loco dell'ammendante in uscita dall'impianto;
  • nuovi posti di lavoro.

In Provincia di Milano invece è ben noto che non esistono impianti sufficienti a trattare i rifiuti umidi, tanto che già oggi quelli derivanti dalle grandi utenze sono portati fuori provincia, se non addirittura fuori Italia. I vantaggi per Milano in queste condizioni decadono e si trasformano automaticamente in costi per lo smaltimento di un rifiuto speciale!

In questa situazione non sembra aver senso nemmeno fare accordi con il Parco Agricolo Sud per recuperare/utilizzare l'ammendante (che viaggerebbe per la pianura padana su mezzi pesanti!!!), come prospettato dalla presidente AMSA.

Quindi chiediamo che il piano di raccolta dell'umido proceda solo se l'intenzione è quella di dotare Milano dell'impiantistica necessaria!! Non è possibile che Milano continui a dipendere sempre e solo dagli inceneritori e da soggetti esterni per la gestione dei rifiuti!!

Relativamente ai costi, inoltre, siamo curiosi di sapere se un costo aggiuntivo per il Comune di 8-7 euro per utenza all'anno si tradurrà nel medesimo aumento per le famiglie in termini di Tassa Rifiuti! Sarebbe assurdo perchè tutti sanno che dove sono state introdotte pratiche virtuose "Rifiuti Zero" la Tassa sui Rifiuti è diminuita sensibilmente!

Infine ci chiediamo perché si vuole introdurre il sacco trasparente prima dell'avvio della raccolta dell’umido? Speriamo che "maggiori controlli" non vogliano dire solo "maggiori multe"!!

Concludiamo, quindi, invitiando tutti i cittadini a tenersi informati, a partecipare agli incontri di presentazione e a porre i relativi dubbi e perplessità! Certamente noi non ci arrenderemo alla scarsa informazione rendendovi partecipi con tutto il materiale a nostra disposizione!

Se Milano vuole intraprendere un percorso verso i Rifiuti Zero è necessaria più partecipazione e trasparenza... non solo nei sacchi!

 

Si vedano qui le nostre valutazioni sulla gestione integrata rifiuti a Milano (con interrogazione e risposta di Maran)

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