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Inviato da avatar Maurizio Mottini il 03-03-2012 alle 21:34

Area C: non è che l’inizio!

L’avvio largamente positivo dell’area C, dimostrati dai dati di confronto accertabili oggi, circa la riduzione degli ingressi di auto nell’area dei Bastioni, l’aumento degli abbonamenti all’ATM, l’incremento degli utenti dei mezzi pubblici e la riduzione della velocità commerciale dei medesimi. Ma l’Amministrazione sta avviando anche un monitoraggio più complesso dei numerosi fenomeni che possono essere coinvolti dall’introduzione dell’Area C e soprattutto dei possibili sviluppi futuri.

Inoppugnabile, anche se abbastanza logico, che si sia avuto qualche vantaggio per la riduzione non già delle polveri PM10, ma dell’entità del Black Carbon.

In un recente convegno con eminenti studiosi si è argomentato che nel PM 10 ci possono essere delle particelle organiche "cattive" chiamate convenzionalmente Black Carbon. E che naturalmente più si è vicini alla fonte delle combustioni maggiore è il concentrato di B.C..

Se diminuisce il traffico diminuisce il B.C. negli ambiti prossimi. Per cui nell'area C, anche a seguito di apposite misurazioni, si è accertato che se non è diminuito il PM 10 è diminuito il B.C.

Tutto ciò sembra abbastanza ovvio. E la conferma scientifica che più sei vicino alla combustione di idrocarburi peggio è. Ma questo non fa venire meno la correttezza del ragionamento che sul PM 10 si possono ottenere risultati solo con interventi su vasta area che riguardino sia il traffico con motori a scoppio sia il rtiscaldamento, specie se fatto ancora, come ancora troppo spesso capita nella parte centrale della città, con caldaie a gasolio.

Come è noto la polemica di settori di residenti e di commercianti ha prodotto anche ricorsi al TAR contro Area C, che tuttavia hanno già visto respinte le richieste di “sospensiva” del provvedimento con argomentazioni che lasciano tranquilla l’Amministrazione Comunale sulla correttezza del proprio operato.

In particolare da parte di settori dei commercianti si argomenta che la riduzione delle vendite sia dovuta all’Area C. Tesi azzardata se consideriamo la riduzione dei consumi che sta agendo su tutta la città e, per meglio dire, su tutto il Paese.

Non sembra che sia meno la gente che frequenta la parte centrale della città.  E’ molto probabile, anzi è sicuro, che faccia minori acquisti. Si stanno riducendo anche i consumi dei generi alimentari di oprima necessità!

Tuttavia nell’ambito del carattere sperimentale della normativa di attuazione dell’Area C l’Amministrazione, anche per dimostrare di non aver intenti punitivi, ha raggiunto un compromesso per una durata inferiore di 1 ora e mezza dell'area C (finisce alle 18 anziché alle 19.30) per la sola giornata del giovedì.

Lo sforzo organizzativo sostenuto per avviare questa grande operazione dell' Area C non è certo indebolito da questo compromesso del giovedì. Infatti l’avviata elaborazione del nuovo Piano della Mobilità consentirà di mettere a sistema l’Area C con una politica più complessiva della mobilità delle persone e delle merci. Questo non significa aspettare il Piano, perché l’azione amministrativa sta proseguendo nei tanti settori paralleli volti a garantire una mobilità sostenibile. Sta andando avanti la politica delle isole pedonali, a cominciare dalla parte centrale della città, mentre si é avviata l'estensione delle postazioni del BiKeMi con 10 nuovi stalli entro maggio e altri 60 entro settembre. Si sta definendo gli interventi per lo sviluppo della ciclabilità sia come parte dei cosidetti raggi verdi, sia come progetti di nuove piste ciclabili, nonché di rastrelliere per biciclette alle fermate del Metro.

Mentre cresce anche l'uso del carsharing,  ci si sta occupando del miglioramento del sitema del trasporto pubblico. Sono in corso due importanti interventi per mettere in sede propria i filobus in viale Abruzzi e nella tratta da P.le Stuparich a Piazza Zavattari. E nel contempo è avviata, di concerto tra Polizia Locale e ATM, la “preferenziazione” del mezzo pubblico nel comando centralizzato degli incroci semaforizzati, sia sull’intero percorso della circolare 90/91, sia sulla linea del 15.

Tutto ciò mentre sono in corso i lavori della linea MM5 e stanno partendo quelli della MM4, ma cercando anche di recuperare il tempo perduto per i parcheggi d’interscambio alla Comasina e al futuro capolinea della MM5 in viale Fulvio Testi/ via Bignami. Inoltre è avviata la discussione sul come rinnovare almeno parzialmente il parco rotabile delle linea MM1, necessari misura per fronteggiare la domanda di trasporto pubblico.

Mentre questi interventi sono diretta espressione dell’azione del Comune si confida che il fermento di discussioni e dibattiti sulla mobilità elettrica urbana, si traduca in iniziative operative e imprenditoriali che, troveranno la piena disponibilità del Comune a garantire come già sta avvenendo, la priorità di accesso al mezzo elettrico.

Insomma l’Area C è un atto importante ma non fine a se stesso. E’ l’inizio di una politica che tende a dare priorità diverse alla mobilità di persone e merci. Un atto che deve trovare sbocchi operativi e costruzione di strategie a livello di vasta area (la città metropolitana) ma che deve necessariamente raccodarsi alle politiche delle Regioni sul Trasporto Pubblico Locale, fermo restando il ruolo, sia pure in tempi assai critici, dello Stato nel reperimento delle risorse necessarie per le infrastrutture del ferro.

Maurizio Mottini

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