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Inviato da avatar Daniela Benelli il 09-03-2012 alle 18:56

Caro Roberto, da diversi anni le manovre finanziarie e il patto di stabilita' impediscono ai comuni nuove assunzioni e limitano a un quinto le sostituzioni del personale che va in pensione. Quindi il problema non si pone proprio. Il decentramento non può che utilizzare personale esistente. Ciò detto, lei trascura un aspetto fondamentale: il decntramento - che e' di servizi ma anche di decisioni - e' un fatto di democrazia civica e di prossimità dell'amministrazione ai cittadini. Non a caso tutte le metropoli, ma anche la maggior parte delle medio-grandi città europee, si sono organizzata con un forte decentramento urbano. E' un fatto di modernità e funzionalità democratica. E anche di efficienza, non di arretratezza, come lei sembra pensare! L'informatizzazione infatti non coincide con "accentramento". Semmai al contrario consente di gestire in modo efficiente l'orizzontalità e il decentramento. Il vero problema e' semmai l'arretratezza del grado di informatizzazione del Comune di Milano che abbiamo ereditato. Col tempo, e un bel po' di investimenti, provvederemo. E l'analisi costi/benefici, mi creda, siamo obbligati a farla quotidianamente.

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