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Inviato da avatar Daniela Benelli il 16-03-2012 alle 14:57

Naturalmente Mottini ha ragione. Infatti la delibera e' stata costruita attentamente proprio evitando di assegnare compiti che le zone non possono assolvere oggi. Per esempio non c'e' la manutenzione ordinaria del verde, oggi svolta da global service, ma indicazioni su quella straordinaria (come attrezzare il verde) e la facolta' di concessione di verde zonale a comitati, associazioni di cittadini o sponsor. Vera anche l'osservazione sulla struttura, e questa e' la parte più faticosa. Ma includere le zone negli atti di programmazione, stabilendo le procedure con i direttori di settore responsabili, e' precisamente un modo di coinvolgere la struttura del Comune cominciando dalla testa e non dalla coda. Dopodiché ho sufficiente esperienza amministrativa da sapere che non sarà facile modificare l'organizzazione di un Comune che ha conosciuto oltre venti anni di verticalizzazione accentrata. Ma se la trasformazione e' auspicabile e' giusto provarci. L'alternativa e' lasciare le cose come stanno perché e' troppo difficile cambiarle. Ma non e' una buona filosofia di vita. E non e' la mia. Comunque grazie a Mottini: le sue osservazioni sono interessanti e colgono nel segno delle vere difficoltà.

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