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A prima vista tutto è bello e piacevole e ci si dice "Ma che meraviglia! Finalmente qualcosa di nuovo!"

Poi, andando più a fondo del testo, arrivano le delusioni: ma quante volte abbiamo sentito dire (soprattutto in tempi di elezioni....) queste affermazioni? Anche noi, miseri interlocutori con le autorità, quante volte abbiamo cercato di entrare "nel merito" delle questioni che ci  interessavano?
Basterebbe sfogliare i commenti partecipativi dei milanesi, per accorgersi di questa triste realtà.

Amleto aveva ragione "Words, words, words".

I consigli di zona sono, malgrado le difficoltà, in parte operativi CONCRETAMENTE: nei compiti che possono svolgere, c'è tantissimo impegno e, talvolta, risultati.

Io parlo per il mio Consiglio di Zona ( N° 9): i compiti che verrebbero attribuiti, sono, in parte, già espletati e con molta dedizione; la presidente Beatrice Uguccioni, è sempre in prima linea quando si tratta di migliorare qualche disarmonia di vario carattere: certo che siamo molto poco ascoltati dalle Autorità e questo non mi sembra possa cambiare con una macchinosa ristrutturazione che, a quanto posso capire, non durerà poco.

E' corretto, utile, proficuo per il cittadino, spendere tante energie e tanto tempo, quano ben altri problemi (basterebbe citare solo il TRAFFICO) non sono risolti da tempo?

Dai tempi dei Romani (quelli antichi!!!) il detto "Divide et impera" era una costante nell'organizzazione dello stato: qui la divisione c'è già, in parte funziona: mettiamo mano, ma con realismo, all'ampliamento di poteri soprattutto decisionali.

Ma se occorrono soldi?

Buon lavoro, comunque a tutti quelli che lavoreranno per una città più vivibile, in ogni senso

Cecilia Bonatti