Rispondi a:

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 04-03-2011 alle 17:35

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_marzo_4/manfredi-palmeri-candidato-sindaco-terzo-polo-190154205858.shtml

verso il voto del 15-16 maggio - e' l'attuale presidente del consiglio comunale

Il Terzo Polo ha scelto: sarà Manfredi Palmeri il candidato sindaco

Ha 37 anni ed è approdato a Futuro e Libertà il 20 ottobre scorso, dopo una carriera in Forza Italia

MILANO - Manfredi Palmeri sarà il candidato sindaco di Milano per il Terzo Polo, in corsa contro il centrodestra di Letizia Moratti e il centrosinistra di Giuliano Pisapia, oltre che con i candidati di altre liste, alle elezioni del 15-16 maggio. A quanto si è appreso, i vertici dei partiti del Polo della Nazione al termine di una trattativa durata settimane hanno trovato l'accordo per la candidatura dell'attuale presidente del consiglio comunale di Milano, approdato a Futuro e Libertà il 20 ottobre scorso dopo una carriera politica in Forza Italia prima e nel Pdl poi. Manfredi Palmeri, 37 anni, stando alle prime indiscrezioni, sarà sostenuto da due liste: quella dell'Udc e da un cartello che raccoglierà Futuro e Libertà, Api e una formazione sostenuta da Massimo Cacciari. L'ex sindaco di Venezia ha ribadito di voler sostenere il candidato indipendente di Futuro e Libertà a Milano. In precedenza avevano detto «no» Gabriele Albertini e Salvatore Carrubba; nei giorni scorsi erano risalite le quotazioni di Bruno Tabacci. Ma in un incontro che si è tenuto venerdì mattina fra i vertici dell’Udc si è imposta l’indicazione del leader nazionale del partito, Pier Ferdinando Casini, su quella del segretario regionale, Savino Pezzotta, a favore della candidatura di Tabacci.

IL PDL: «SAREBBE LOGICO DIMETTERSI»
- Ora che Manfredi Palmeri è il candidato sindaco a Milano per il terzo polo, il Pdl, suo ex partito, è tornato a spingere per un suo passo indietro dalla carica di presidente del consiglio comunale della città. «Non chiediamo le sue dimissioni - ha attaccato il capogruppo del Pdl a Palazzo Marino, Giulio Gallera - ma sarebbe logico che si dimettesse: ci aspettiamo da Manfredi Palmeri un sussulto di dignità. Avevamo chiesto un suo passo indietro già mesi fa, quando decise di lasciare il Pdl aderendo a un partito che si è dichiarato fuori dalla maggioranza, a maggior ragione sarebbe opportuno lo facesse ora che è candidato sindaco». «Ci domandiamo - ha concluso polemico Gallera - come riuscirà a fare campagna elettorale distinguendosi da una maggioranza di cui per quattro anni ha condiviso ogni proposta e ogni idea». «Preferiamo che rimanga al suo posto per poter usare la sua posizione in campagna elettorale: un attaccamento alla sedia patologico», è il commento sarcastico del vicecapogruppo del Pdl Michele Mardegan.

IL CURRICULUM
- Manfredi Palmeri è un futurista «anomalo», approdato alla formazione di Gianfranco Fini non dalle fila di Alleanza Nazionale ma da Forza Italia, dove per qualche anno è stato uno dei giovani azzurri milanesi più vicini a Silvio Berlusconi. Classe 1974, con due figlie piccole avute dalla sua compagna, Palmeri è entrato nel consiglio comunale di Milano nel 2001 e per due anni, dal 2004 al 2006, è stato capogruppo del partito azzurro. Dopo la sua rielezione nel 2006 è stato nominato presidente del consiglio comunale - carica che tuttora ricopre - grazie anche all'intercessione di Silvio Berlusconi che, nel ruolo di consigliere comunale anziano, nel 2006 riuscì a far convergere i voti dei suoi sul nome di Manfredi Palmeri per lo scranno più alto dell'assemblea di Palazzo Marino. Palmeri oggi siede anche nel consiglio di amministrazione della Fondazione Iulm e nel consorzio Stadio di San Siro e presiede la commissione Cultura dell'Anci.

LA ROTTURA CON LA MORATTI
- Nato a Palermo da madre milanese, Palmeri è arrivato nel capoluogo lombardo per gli studi universitari alla Bocconi, ateneo che lo ha visto sedere nel cda come rappresentante degli studenti con il gruppo Università Liberale, ma che non lo ha coronato dottore per via di una tesi di laurea non ancora discussa. Aderisce a Forza Italia nel 2000 e alla fine del decennio è tra i giovani del partito su cui Berlusconi sembra scommettere di più. Ma negli stessi anni iniziano a raffreddarsi i rapporti tra Palmeri e il sindaco Letizia Moratti: si finisce con una contrapposizione istituzionale sull'opportunità di istituire una commissione comunale antimafia. Dopo averla sostenuta, il sindaco Moratti ne sancisce la fine sulla scorta di un parere del prefetto Gian Valerio Lombardi, mentre Palmeri continua a difendere a spada tratta l'organismo consiliare. Dopo lo scisma finiano dell'estate del 2010, Palmeri resta per qualche mese in attesa di giocare le sue carte e scioglie le riserve solo il 20 ottobre 2010, quando aderisce ufficialmente a Futuro e Libertà. Il suo approdo in Fli è subito salutato con favore da Fini, che decide di affidargli il coordinamento cittadino del partito: una decisione che indispettisce così tanto l'assessore Giampaolo Landi di Chiavenna, futurista della prima ora, da spingerlo a tornare nel Pdl.

Redazione online

04 marzo 2011


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/04/news/milano_il_terzo_polo_candida_palmeri_toccher_a_lui_sfidare_la_moratti_e_pisapia-13181800/


VERSO IL VOTO

Milano, il Terzo polo candida Palmeri
toccherà a lui sfidare la Moratti e Pisapia

Il presidente del consiglio comunale a Palazzo Marino, che qualche mese fa aveva lasciato il Pdl per passare con i finiani, ha vinto il ballottaggio con Bruno Tabacci. Si vota a metà maggio

Manfredi Palmeri, Fli, presidente del consiglio comunale a Palazzo Marino, sarà il candidato sindaco del Terzo Polo per sfidare Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Palmeri era dato in ballottaggio con Bruno Tabacci. Le amministrative si terranno il 15 e 16 maggio. Il ballottaggio è fissato due settimane dopo, il 29 e il 30 maggio. Niente accorpamento, invece, fra voto per le comunali e referendum ambientali.  Palmeri, 37 anni, sarà sostenuto da due liste: quella dell'Udc e da un cartello che raccoglierà Futuro e Libertà, Api e una formazione sostenuta da Massimo Cacciari.

I volti e i nomi dei candidati (foto)

Le elezioni 2011 rendono operativo il taglio di consiglieri e assessori approvato con il decreto enti locali di un anno fa. Il numero dei consiglieri viene ridotto da 60 a 48, gli assessori scendono da 16 a 12. Nel 2006 Forza Italia, An, Ds e Margherita allineavano 240 candidati, ora Pdl e Pd ne schiereranno in tutto 96, due volte e mezza in meno. Morale, la lotta per il sospirato posto sulla scheda sarà ancora più feroce.  Il decreto prefettizio di indizione dei comizi elettorali (formula tecnica per indicare il voto) va pubblicato non oltre 45 giorni prima delle elezioni. Pertanto la fine dell’attività ordinaria del Consiglio avrà luogo il 31 marzo prossimo. Tuttavia i consiglieri possono esaminare fino al voto atti urgenti. Incluso il bilancio, attualmente in discussione.

(04 marzo 2011)

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta