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Gentile Assessore forse, in passato criticai chi propose bozze di regolamento non adeguate rispetto alle intenzioni dei cittadini, pur essendo nella maggioranza.

Ora il suo regolamento, che tecnicamente non può avere questo nome, perché ad oggi non vi sono stati passaggi in commissioni comunali, diciamo un'interpretazione delle vecchie regole.

Quello che subito ho contestato è la compartecipazione con il suo Assessorato di deleghe avute in passato in esclusiva, mi riferisco ai Cam ai Cag e al programma delle Biblioteche.

In nessun passaggio del suo documento compare la porola "Si delega alla Zona", compare sempre la compartecipazione, si arriva ad ipotizzare che ogni zona avrà una sua linea sull'aredo urbano mandando a benedirsi l'unico principio che ogni città dovrebbe avere in materia di uniformità degli arredi.

E il Bilancio non è materia di approfondimento, una riforma a costo zero come va di moda oggi.

Quel Decentramento annunciato dal nuovo vento si è sciolto come neve al sole, demandando come solo noi politici sappiamo fare a nuovi atti o addirittura alla fine della legislatura quando aumenteranno i consigli di zona con buona pace della semplificazione e dei tagli ai costi della spesa pubblica.