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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 09-04-2012 alle 13:51

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_aprile_8/granelli-vigili-quartiere-sindacati-polizia-locale-2004000845998.shtml


Sicurezza - Da martedì a regime i 350 ghisa promessi da Pisapia

Debuttano i vigili di quartiere
I sindacati: non siamo pronti

L'assessore Granelli: piano vincente. La replica: su di noi troppe aspettative

MILANO - Finalmente ci siamo, rinviato e atteso arriva il giorno del gran debutto ufficiale. Invece no, non era il caso di bruciare le tappe, e infatti partiranno senza l'adeguata e necessaria formazione, si rischia il caos. Posizioni antitetiche tra il Comune, nella fattispecie l'assessore Marco Granelli, e i sindacati dei vigili. Ma conta ciò che sta in mezzo al dibattito: i vigili di quartiere. Con martedì prossimo si chiude definitivamente la fase sperimentale e andranno a completo regime tutti e 350 i ghisa promessi dall'amministrazione Pisapia e già cavallo di battaglia in campagna elettorale. Sempre in settimana sarà presentato il sito Internet dedicato ai vigili di quartiere, per aprire una finestra interattiva di dialogo con i milanesi.

Pisapia ci crede, nel progetto, e secondo Daniele Vincini (del Sulpm) forse alla fine è stata fatta un po' una questione di principio. «Che il vigile di quartiere sia una figura non solo innovatrice ma addirittura vecchiotta, lo dimostrano le negative esperienze in città europee. Qui a Milano», prosegue Vincini, «gli ambiti d'intervento per rendere ancora più efficace la polizia locale sarebbero altri». Della stessa idea Alfredo Masucci (Cisl) che invita la giunta, «se proprio vuole dare un segnale importante, a ripartire con le assunzioni e premiare il personale attuale con percorsi di crescita interni ormai fermi da troppo».

Granelli predica ottimismo e convinzione nel piano. Ha girato Milano, l'assessore, ha ascoltato la gente, è stato nei Consigli di zona, ha visitato i nove Comandi dei vigili, ha parlato con comandanti e agenti. Sempre ripetendo qual è il concetto alla base della figura stessa di vigile di quartiere: il rapporto diretto con i cittadini, l'ascolto delle segnalazioni e il dovere di seguire l'iter fin quando i problemi del territorio non verranno analizzati e, si spera, risolti.

Dunque, il dilemma: sfida coraggiosa oppure drammatica utopia? Antonio Ragusa è un dirigente Cisl e per il sindacato responsabile degli agenti di quartiere. «Il progetto è interessante, mette il cittadino nel mezzo». Benissimo. C'è un però. «Sembra che il progetto più che alla qualità venga improntato sulla quantità di reclami. Gli agenti verranno sovraesposti a un numero di richieste elevato che non riusciranno nella realtà dei fatti a gestire». Si teme l'effetto boomerang.

Dice Granelli che non c'è stata nessuna volontà di accelerare per forza il calendario. Il Corpo dei vigili è pronto, la città anche. Ai sindacati, che sollevano perplessità sulla macchina organizzativa, l'assessore replica che ci sarà un collegamento diretto tra agenti, rispettivi Comandi e centrale operativa, che gli uffici non verranno svuotati per «mantenere» i vigili di quartiere, e ancora che gli strumenti promessi ci saranno, eccome.

I ghisa gireranno con radio e bicicletta. I sindacati, e su questo avevano insistito, avrebbero preferito altri mezzi - per esempio macchine di pattuglia oppure postazioni fisse dalle quali via via sganciarsi -, rispetto alla fragile, indifesa bici che a tanti vigili ricorda il povero Nicolò Savarino, anch'egli ghisa di quartiere. E invece è a lui, spiegano dall'assessorato alla Sicurezza, che ci si è ispirati, pensando cioè a un vigile gentile, tutt'altro che un Rambo, attento ad ascoltare i milanesi e Milano.

Andrea Galli 8 aprile 2012 | 11:46

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