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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 28-04-2012 alle 12:04

Tutto si riduce sempre a due fattori: le cose si fanno per un obbligo di legge e per convenienza economica.

L'Amsa pensa che noi cittadini, col sacco trasparente, diventeremo più disciplinati perché il non rispetto della norma ci costerà.

Una mera leva economica insomma.

Facciamo allora un caso concreto: io cittadino ho un rifiuto da differenziare o/e ripulire.

Faccio quindi due conti economici: separare, lavare, tenere da parte in casa e poi andare a conferire in ricicleria i rifiuti quanto mi costa in termini di tempo e denaro?

Per i rifiuti quotidiani prodotti in casa una mezz'ora al giorno, acqua per sciacquarli, lo spazio per tre sacchi differenti e un costante impegno.

Per quelli prodotti sul lavoro anche di più: se sono artigiano devo separare gli imballi, carta e plastica, procurarmi gli appositi sacchi, chiedere gentilmente al custode se è possibile depositarli nell'area condominiale (ma non è detto che ci sia l'autorizzazione vista la paura di prendere multe per errori altrui) o in alternativa caricarli sul furgone e portarli in ricicleria pagando (perché i furgoni e i lavoratori pagano due volte l'Amsa).

Anche l'impiegato non sta certo a tenersi tre cestini sotto la scrivania e dovrebbe recarsi presso un bidone della carta ogni qualvolta deve buttare un foglio, o portarseli a casa.

Per i rifiuti "speciali" c'è sempre l'opzione di abbandonarli da qualche parte, magari nei cestini pubblici, o imboscarli in scatolette e sacchetti anonimi piuttosto che fare un lungo tragitto e vedersi poi rifiutato il ritiro in ricicleria o ritrovarsi un supplemento di spesa.

Fatti due conti il risultato è che se me ne frego pago una multa ogni tanto (poca roba visto che è condivisa col resto dei condomini) ma risparmio un sacco di tempo e preoccupazioni.

Se invece mi impegno nel riciclo perdo tempo e alla fine pago esattamente le stesse multe di chi nel mio palazzo ha deciso per la prima opzione.

Per assurdo, se tutto il contenuto dei sacchi neri finisse in discariche abusive l'Amsa potrebbe pregiarsi di una raccolta differenziata del 100%.

Serve invece una legge europea, italiana, regionale o comunale, non importa chi la emani, ma si deve obbligare i produttori ad usare materiale riciclabile, che possa essere riciclato, e che riporti chiare indicazioni su come e dove separare le varie componenti.

Un buon modo per proteggere e favorire prodotti validi nei confronti di robaccia prodotta ignorando qualsiasi norma italiana ed europea.

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