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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 03-05-2012 alle 17:25

Da milanesi.corriere.it:

http://milanesi.corriere.it/2012/05/02/perche-chiedo-a-pisapia-di-rompere-con-equitalia/

gente in coda alla sede di Equitalia

Perchè chiedo a Pisapia di rompere con Equitalia

di Alessandro Morelli, consigliere comunale Lega Nord

Via dal sodalizio con Equitalia. I Comuni devono stare dalla parte dei loro cittadini e non di chi li vampirizza a suon di cartelle, confische, sequestri e blocchi. Con questo spirito presento una mozione in Consiglio comunale che impegna la giunta a disdire il contratto con Equitalia.

Ho scritto la mozione con ancora maggiore convinzione dopo aver sentito i rappresentanti delle associazioni degli artigiani. Non e’ possibile stare a guardare quando le categorie lanciano un allarme cosi’ forte: Area C, Imu ed Equitalia tutte a colpire i bilanci delle piccole e medie aziende, motore dell’economia cittadina.

E’ possibile che un Comune volga lo sguardo dall’altra parte quando dei cittadini segnalano che vengono bloccate tutte le auto dell’azienda a causa di qualche multa non pagata per sbaglio? E’ tollerabile che qualcuno denunci di non essere stato informato dell’avvenuto pignoramento dei propri capannoni? Avere a che fare con tassi usurai o pignorabilità sotto 20.000 euro?

Io penso di no. Equitalia rappresenta al meglio l’Italia non equa. Il Comune deve difendere cittadini e aziende in questo momento di crisi, non può essere complice di metodi da polizia tributaria che mettono in difficolta’ anche le famiglie con le tristemente famose cartelle.

Il compito dell’esazione torni all’Amministrazione che tra i suoi 16mila dipendenti trovera’ sicuramente le risorse umane da valorizzare con il compito di valutare i casi di difficolta’ economica temporanea rispetto a quelli di evasione seriale da colpire duramente. Sia chiaro, l’intenzione non e’ difendere chi evade ma avere un rapporto ‘umano’ anche con gli esattori.

Nella storia Milano e’ stata sempre trattata come una gallina dalle uova d’oro ma ad alcuni degli sfruttatori e’ andata proprio male. Ora la situazione e’ diversa: possiamo scegliere da che parte stare. Quello che chiedo a Pisapia dunque non e’ una sfida ma un atto dovuto nei confronti di chi giornalmente alza la serranda, crea lavoro e produce ricchezza per la citta’. Malgrado sia trattato come un nemico da eliminare.

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