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Negli anni scorsi, da mamma e consigliere di zona avevo raccolto documentazione e approfondito il tema della sicurezza nei pressi degli edifici scolastici.
La chiusura temporanea del traffico negli orari di ingresso e di uscita è uno strumento molto importante e un segnale deciso, ma quando diventa difficile chiudere al traffico, si possono comunque mettere in atto una serie di provvedimenti alternativi, molto utilizzati in paesi del Nord Europa e anche in qualche Comune italiano.
Ad esempio prevedere intorno agli edifici scolastici zone a velocità limitata (30 km orari, anche 20Kmh in strade di piccolo calibro), e il potenziamento della segnaletica specifica per le scuole con grandi simboli a terra.
Uguale attenzione agli attraversamenti che possono essere segnalati con colori o rialzati, prevedendo dove si può l'ampliamento dei marciapiedi, perché si possa essere in sicurezza in tanti.
In presenza di strade di grande calibro, si possono creare isole salvagente per dare la possibilità di attraversare in due tempi, e un provvedimento di rapida attuazione, che non comporta opere e quindi spesa, è quello di regolare il tempo dei semafori sulla velocità di attraversamento (e non di corsa) di un bambino, anche piccolo, e accompagnato.
Per favorire la visuale nei pressi delle strisce pedonali vicino alle scuole, bisognerebbe vietare il parcheggio in prossimità delle strisce pedonali, oppure prevedere avanzamenti nei pressi degli attraversamenti rispetto alle linee di parcheggi (i bambini non hanno l'altezza per riuscire a vedere le macchine in arrivo).
E ancora corsie ciclabili che parcheggi per bici, e spazio adeguato con zone filtro per chi aspetta fuori dalle scuole. E poi pedibus e bicibus quando si può.
Sono tutti tasselli che compongono un sistema di sicurezza e tutela per la mobilità debole.
Ci vuole tempo, ma siamo davvero sulla buona strada.
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