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Inviato da avatar Fabrizia Rondelli il 06-05-2012 alle 23:13

Alcune osservazioni all'Assessore, spero non me ne voglia, ma vorrei capire a chi si riferisce quando parla di furbetti ? Alle famiglie o anche al terzo settore? Perché i furbetti che prendono soldi che non si meritano, sono ovunque, a volerli cercare attentamente.

Io vorrei segnalare che l'evento è stato veramente poco pubblicizzato... e questo disservizio è stato evidenziato da numerose famiglie che purtroppo non lavorano nel terzo settore e alle quali non è stata girata nessuna comunicazione. Come è stato dichiarato 1624 famiglie usufruiscono dei servizi forniti dal Comune penso che potrebbe essere costituita una mailing list (immagino che il comune sia in possesso dei dati sensibili compresi gli indirizzi email) a cui mandare le comunicazioni. Noi come associazione l'Ortica pur avendo fatto richiesta non siamo mai stati inseriti nella mailing list del terzo settore. Diteci che cosa dobbiamo fare per ricevere gli inviti ai vostri eventi e le  comunicazioni relative.

Infine mi hanno segnalato alcuni genitori presenti che non si è capito se le persone che sono intervenute per ogni ambito di intervento saranno i referenti ai sottotavoli per le tematiche segnalate. E perché sono tutti rappresentanti del terzo settore a parte Anfass? E le famiglie? Non credete che le famiglie siano i referenti PIU' INDICATI per formulare I PIANI DI ZONA visto che meglio di chiunque altro conoscono i veri bisogni che non sono finalizzati esclusivamente ad un ritorno economico? Perché non dimentichiamo che nel bene e nel male le famiglie si fanno carico della disabilità dei loro figli di notte e di giorno, senza orari stabiliti, con i fondi disponibili. Le  famiglie non quantificano le prestazioni di intervento in minuti, o attraverso moduli di intervento. Quali referenti più indicati!!!!  Poi tutti scrivono che bisogna partire dai BISOGNI E non dalla domanda... e chi stabilisce i BISOGNI se non coloro che ci convivono quotidianamente con i bisogni?

Infine, e questa è un'aspra critica da parte di molti (io non c'ero ma avrei voluto esserci), mi dicono che la partecipazione al dibattito non c'è stata: un dibattito è quando le persone si scambiano dei pareri e si confrontano. Nell'incontro che avete organizzato non c'è stata PARTECIPAZIONE o meglio trattasi di partecipazione passiva in quando gli interventi erano finalizzati solo esclusivamente all'ascolto passivo delle famiglie. Chiediamo un incontro  con le famiglie, per ascoltare i loro interventi, per discutere con loro dei bisogni reali e concreti. Questa a mio avviso, è cittadinanza attiva. grazie

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