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Inviato da avatar Enrico Vigo il 08-05-2012 alle 18:01

Rispondo a tutti coloro che sono intervenuti (o almeno ci provo), scusate ma non ci siamo capiti.

La tipologia di impianto a cui mi riferisco non è di quelle relative al ciclo dell'acqua calda etc., ma semplicemente mi riferisco ad un impianto fotovoltaico, con parziale accumulo di energia per gli usi del complesso e con cessione del surplus in rete con rimborsi.

I costi degli impianti e degli incentivi, entrambi decrescono man mano che il tempo passa, il mercato fa da calmieratore dei prezzi.

Il conto economico che viene studiato con le imprese installatrici sta alla base del progetto (ne è la ragione stessa) prevede l'ammortamento dell'impianto senza oneri aggiuntivi per un certo numero di anni, raggiunto il break-even la scuola comincia a ricavare un reddito dall'energia prodotta, coprendo interamente il suo fabbisogno, ottenendo:

( 1 ) un saving sui costi dell'energia elettrica completamente azzerati;

( 2 ) un ricavo aggiuntivo (utile al bilancio della scuola).

Se così non fosse la mia proposta non avrebbe alcun senso ne' ragione di essere lanciata.

( A )  Contesto vivamente che la mia sia una velleità ecologica, come qualcuno ha azzardato senza conoscere a fondo la questione, sarebbe una impostazione ideologica, ma non è certo il mio caso, chi mi conosce bene sa che sono per l'assoluta concretezza e che non farei mai proposte azzardate e inconsistenti;

( B ) Il teleriscaldamento e la coibentazione degli edifici scolastici sono altro argomento parallelo, che nulla ha a che fare con la mia proposta, ma che è altrettanto interessante e va approfondito anch'esso; il risparmio energetico è un altro importantissimo capitolo che avete fatto bene a sollevare, ma è altra cosa.

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