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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-05-2012 alle 18:54

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/10/news/il_comune_investe_300mila_euro_per_il_cervellone_anti-evasori-34809679/

IL CASO

Un cervellone da 300mila euro
il Comune va a caccia di evasori

Il sistema confronta reddito e tenore di vita incrociando tutte le informazioni da anagrafe catasto, Motorizzazione, iscrizioni a mense o scuolabus. "Renderà dieci volte il suo costo”
di ORIANA LISO

Un software sperimentale, capace di mettere in relazione le informazioni più disparate - dalle dichiarazione dei redditi alle multe stradali, dai bambini iscritti allo scuolabus alla quantità di spazzatura prodotta - per scoprire se, incrociandole, salti fuori il profilo di un possibile evasore fiscale. Il sistema - messo a punto da una società esperta nella gestione della riscossione - è stato adottato pochi giorni fa dal Comune di Milano, che lo utilizzerà in esclusiva per almeno un anno con l’obiettivo di recuperare le tasse non pagate dai cittadini che sfuggono al radar della riscossione ordinaria.

La legge stabilisce che il 100 per cento del maggiore importo riscosso resti ai Comuni che hanno attiva partecipazione nello scovare le irregolarità. Palazzo Marino, quindi, ha tutto l'interesse a scoprire i milanesi evasori e a farlo in fretta, visto che questa possibilità è valida solo per le 'segnalazioni qualificate' comunicate entro fine giugno. Il sistema costerà circa 350mila euro (con pagamento subordinato ai risultati) ma promette un ritorno economico dieci volte superiore. A fine 2011 il Comune aveva firmato con l'Agenzia delle entrate e la guardia di finanza una 'convenzione quadro' sulla lotta all'evasione, annunciando anche la creazione di una task force per capire i contorni del fenomeno e intervenire. L'incarico alla società Seda spa di Jesi, deliberato di recente dalla giunta, è il passo successivo che serve a incrociare i dati provenienti da database diversi e a elaborarli, selezionando tra tante variabili quelle che fanno ipotizzare evasioni per importi consistenti.

'Suite', acronimo di 'Sistema unificato di informazioni del territorio e delle entrate', servirà quindi per passare al setaccio dichiarazioni dei redditi che arrivano dall'Agenzia delle entrate, dati catastali forniti dall'Agenzia del territorio, Anagrafe comunale, toponomastica, dichiarazioni Ici, Tarsu, Cosap (la tassa sull'occupazione del suolo pubblico), affissioni e pubblicità, violazioni amministrative e del codice della strada, pagamento delle rette scolastiche e richieste di servizi come mensa o scuolabus.

È proprio incrociando tutte queste informazioni che si può stabilire se il tenore di vita di un contribuente sia in linea con il suo reddito: la multa a un'auto di grossa cilindrata, per esempio, mal si accorda con una dichiarazione dei redditi da fame; allo stesso modo è difficile immaginare che un genitore che chiede l'esenzione dal pagamento della mensa per i figli possa poi permettersi lo yacht ormeggiato in un’altra regione e scoperto grazie all'affitto del posto barca.

Un lavoro di fino, insomma, quello affidato alla società prescelta: senza gara, proprio perché il suo software sarebbe una novità assoluta ancora in fase sperimentale. Per questo il Comune pagherà alla società 48.400 euro come partecipazione ai costi - purché le segnalazioni effettuate siano ritenute utilizzabili dall’Agenzia delle entrate e inviate entro i termini stabiliti - e un corrispettivo pari all'8,5 per cento dell'importo effettivamente riscosso su ogni segnalazione andata a buon fine, per una somma che dovrà comunque restare entro i 314.600 euro Iva inclusa. Una «opportunità di convenienza economica», assicura in delibera l’amministrazione, «dal momento che nell’ipotesi più prudenziale, prevedendosi per ciascuna segnalazione un valore incassato pari a 15mila euro, il recupero di tributi erariali per 200 segnalazioni ammonterebbe al minimo a 3 milioni».

(10 maggio 2012)

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