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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 15-05-2012 alle 09:37

Brutto giorno per Milano

Sgomberato Macao.

Tra la giusta rabbia nei confronti della giunta milanese: «Perché Pisapia permetti questo?». Ancora: «È scandaloso che Pisapia non difenda Macao».

Ignorando l'invito del Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e la diffida del giurista Ugo Mattei, che mi pare fosse sostenuta da forti fondamenta.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_maggio_15/polizia-sgombera-macao-ligresti-201181982839.shtml

Torre galfa, edificio di proprietà di ligresti, occupato per una settimana

«Accorrete, accorrete: sgomberano Macao»
Così su Twitter la sorpresa degli attivisti

Dimenticato per anni, l'indignazione sui social network nei confronti di Pisapia: «Perché hai permesso questo?»

MILANO - L'annuncio parte prima su Twitter: «Accorrete, accorrete, sgomberano. Andiamo tutti!». Sono le 7.12. «Brutto giorno per Milano», ribatte la conduttrice di La7, Daria Bignardi, come dire che Macao, il palazzo di 32 piani di proprietà di Ligresti, occupato dai «lavoratori dell'arte» è di tutti, perché «la cultura non si sgombera». Così poco dopo l'arrivo delle forze dell'ordine è tra i «cinguettii» più seguiti, più twittati. Appelli: «Accorrete, abbiamo bisogno di tutti». Indignazione: «Dopo 7 anni di abbandono la famiglia Ligresti si sveglia?». Rabbia nei confronti della giunta milanese: «Perché Pisapia permetti questo?». Ancora: «È scandaloso che Pisapia non difenda Macao». Poi la promessa: «Il progetto di Macao non finisce qui». Insomma, lo sgombero, per quanto ventilato e sussurrato, ha colto un po' tutti di sorpresa.

Torre Galfa sgomberata

Torre Galfa sgomberata
Torre Galfa sgomberata Torre Galfa sgomberata Torre Galfa sgomberata Torre Galfa sgomberata

LO SGOMBERO- La paura, dunque, è stata confermata. Da giorni si diffondevano appelli per la «difesa dello spazio», dimenticato da anni. All'alba di martedì mattina le forze dell'ordine hanno forzato le porte della torre «con un piede di porco» e hanno fatto irruzione. Bloccate una ventina di persone. «Alcune sono state identificate, altre no. Non si capisce ancora molto bene», raccontano. La proprietà ha messo a disposizione degli occupanti un container per portare via tutte le loro cose. Una possibilità rifiutata dai ragazzi. «Alcuni oggetti sono di valore, attrezzature e così via. Le porteremo via con calma». Il palazzo è presidiato a ogni angolo da agenti. Mentre il tam tam in rete continua: «Venite, aiutateci». E oltre un centinaio di persone sono arrivate all'incrocio tra via Fara e via Galvani. Tra queste anche Dario Fo: «Questa è una mossa sbagliata», dice . Poi chiama Stefano Boeri: «Dovresti venire qui, è urgente». L'assessore declina l'invito. Lui che aveva trovato l'occupazione «interessante» e voleva «avviare un dialogo».

L'OCCUPAZIONE - L'avventura di Macao finisce dopo dieci giorni. Sabato 5 maggio la Torre Galfa era stata occupata da un quarantina di persone. L'idea era quella di aprire «nuovi spazi culturali», così come «è successo al teatro Valle di Roma e in altre città d'Italia». Un laboratorio per «una cultura dal basso». Da subito Macao ha attirato le simpatie dei milanesi e non solo. Molti gli intellettuali che sono andati a visitare il palazzo abbandonato. Da Lella Costa passando per Dario Fo. Ma i sospetti sono cresciuti di giorno in giorno. Così è partito un appello, firmato da oltre tremila persone. Poco è servito.

Benedetta Argentieri
bargentieri@corriere.it
15 maggio 2012 | 9:47

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