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Inviato da avatar Paolo Basso Ricci il 24-05-2012 alle 15:20

Mi piace! Anche se personalmente non capisco questo accanimento contro la densificazione del tessuto urbano. Meglio densificare costruendo in verticale, che espandere la città allargando le periferie..


http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/23/news/approvato_il_pgt_la_citt_cambia_dal_parco_sud_alle_ex_stazioni_fs-35725792/

Approvato il Pgt, la città cambia dal Parco Sud alle ex stazioni Fs

Votato in consiglio il piano di Pisapia che cambia la riforma Moratti e taglia la crescita a 1,5 milioni di residenti. Con 16 sedute e 55 ore di dibattito, raddoppiati i tempi del 2010
di TERESA MONESTIROLI

Dopo sedici sedute in consiglio comunale e quasi 55 ore di dibattito in aula, Milano ha un nuovo Piano di governo del territorio. Nuove regole nel Pgt per disegnare la città del futuro che, promette Palazzo Marino, avrà più verde e meno cemento, più case a basso costo e meno flessibilità nelle destinazioni d'uso. Molto soddisfatto il sindaco Pisapia che dice: «Finalmente la città ha gli strumenti per quel cambiamento da tanti auspicato, anche nel rapporto con i cittadini dal momento che sono state accolte molte osservazioni».

LA POPOLAZIONE.
La città del 2030, che la giunta Moratti immaginava ripopolata di quasi 500mila nuovi abitanti, si fermerà a un milione e 500mila persone: 155mila cittadini in più rispetto a oggi, compresi però quei 94mila che nei prossimi anni andranno ad abitare nei quartieri già in costruzione (da Citylife a porta Nuova). L'espansione si riduce, grazie a una drastica revisione degli indici di edificabilità e allo stralcio di intere aree di trasformazione urbana come il carcere di San Vittore e i binari di Cadorna, viale Forlanini, Cascina Monluè e una parte di Porto di Mare dove si costruirà solo in quella fetta di territorio che non rientra nel Parco Sud.

I NUOVI QUARTIERI.
La cintura verde che abbraccia Milano a sud è stata esclusa dalla regola della perequazione che permette di trasferire le volumetrie da una parte all’altra della città. I nuovi quartieri passeranno da 26 a 21 (con 27mila abitanti), il tunnel Expo-Linate viene archiviato per sempre, il distretto economico di via Stephenson (sulle aree di proprietà di Salvatore Ligresti) molto ridimensionato così come gli ex scali ferroviari, il cui indice di edificabilità scenderà allo 0,70, compresa la parte da destinare all’housing sociale.

LA MARATONA IN AULA.
La lunga maratona in aula per rivedere il Piano urbanistico, approvato il 4 febbraio 2010 dalla precedente amministrazione con i soli voti dell’allora maggioranza di centrodestra, è iniziata nel novembre 2011 con la revoca dell'approvazione da parte della giunta Pisapia e l'avvio di una seconda valutazione di tutte le 5mila osservazioni presentate da cittadini e associazioni. Un'analisi durata settimane che ha portato le richieste di modifica accolte da 350 (giunta Moratti) a oltre 2mila. Il dibattito in consiglio sulle osservazione è partito il 20 febbraio scorso e si è concluso con il voto dopo 16 sedute, il doppio rispetto al 2010: 27 i consiglieri favorevoli, tutti di centrosinistra, contrario Mattia Calise del Movimento cinque stelle, mentre l'opposizione è uscita dall'aula.

GLI INDICI.
Sarà una città con meno cemento. Drastico il taglio sul costruito che, con il nuovo Piano, viene ridotto del 50 per cento fermandosi a poco più di 2,5 milioni di metri quadrati. Una diminuzione che si ottiene sia dallo stralcio di alcuni interventi, sia dalla riduzione dell'indice di edificabilità che da 0,50 metri quadrati per metro quadrato (Pgt della Moratti) è stato ridotto a 0,35, con l'introduzione anche di un tetto massimo di 1 raggiungibile solo costruendo anche case a basso costo.

IL VERDE.
Il Parco Sud è salvo: le aree agricole non produrranno più volumetrie da spostare in altre parti della città. In questo modo vengono cancellati dal Pgt 2.600.000 metri quadrati di cemento 'virtuale' che, secondo il vecchio documento, sarebbero potuti atterrare in altre zone favorendo i privati che oggi possiedono aree verdi non edificabili. La nuova amministrazione ha anche cancellato dal Piano l'area di trasformazione urbana di Cascina Monluè e una parte di Porto di Mare.

LE AREE.
Drastico ridimensionamento della Defense milanese. Quello che nei piani della Moratti doveva diventare il nuovo distretto economico con 50 torri in via Stephenson, grazie a un indice di edificabilità record pari a 2,7 metri quadrati per metro quadrato, viene completamente rivisto. Da 1.200.000 mq di mattoni si scenderà a 300.000 (-75%), dal momento che l'indice è stato ridotto allo 0,70. Qui, come in via Toffetti, è stato inoltre introdotto il vincolo del terziario: sarà vietato costruire abitazioni.

L'HOUSING SOCIALE.
Il nuovo Piano punta all'housing sociale introducendo l'obbligo di costruire case a basso costo in tutte le aree con superficie territoriale superiore a 10mila metri quadrati. Se nel precedente Pgt chi realizzava edilizia convenzionata otteneva un bonus di volumetrie (ma poteva anche scegliere di realizzare opere pubbliche diverse), il nuovo documento rende obbligatorio l'housing sociale. Saranno costruiti 24.953 nuovi alloggi, di cui 14.862 in vendita agevolata, 6.405 a canone moderato e 3.686 a canone sociale.

LA MOBILITA'.
Il tunnel che avrebbe dovuto collegare l'aeroporto di Linate al sito di Expo, attraversando sotto terra l'intera città, non si farà. Stralciato dal Pgt perché insostenibile dal punto di vista economico e ambientale, il progetto è quindi definitivamente tramontato. Resta invece nei piani di Palazzo Marino la Circle Line, il treno leggero che farà il giro della città e che rientra nell'accordo del Comune con le Ferrovie dello Stato riguardo alla trasformazione degli ex scali ferroviari.

L'AMBIENTE. Premio di volumetrie a chi riqualifica vecchi stabili secondo le nuove regole del risparmio energetico. Il Pgt modificato dalla giunta Pisapia triplica il bonus 'ambientalista' passando dal 5 per cento in più fissato dalla giunta Moratti al 15. Un diritto che, secondo le nuove regole, non decade dopo cinque anni come previsto nel vecchio piano. Inoltre il Pgt prevede per i nuovi edifici il raggiungimento di un adeguato livello di ecosostenibilità energetica, che verrà fissato dal regolamento edilizio.

(23 maggio 2012)

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