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12 anni fa
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Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/22/news/un_anno_a_palazzo_marino-37680557/

IL DOSSIER

Pisapia in Consiglio 8 volte su 10
Moratti si era fermata a quota 2,5

A Palazzo Marino aumentano le sedute consiliari, anche se gli atti approvati sono in calo rispetto alla vecchia amministrazione. Rizzo: "Paghiamo l'ostruzionismo del centrodestra"
di TERESA MONESTIROLI

Un consiglio comunale con meno poltrone, ridotte per legge da 60 a 48, ma che lavora di più. Anche se di delibere, alla fine, ne ha approvate meno del precedente. Un sindaco che nell’aula di Palazzo Marino è diventato un habitué. A un anno esatto dall’insediamento del parlamento cittadino a maggioranza di centrosinistra — era il 20 giugno 2011 — il confronto con i primi 12 mesi dell’assemblea di Letizia Moratti dice che i consiglieri frequentano di più i banchi, partecipano al voto e hanno indetto quasi 100 commissioni in più.

I SINDACI. Se Letizia Moratti l’ha sempre evitato con cura, riducendo le sue presenze al minimo indispensabile, Giuliano Pisapia in Consiglio comunale c’è quasi sempre. Il sindaco arancione ha partecipato all’81 per cento delle sedute, contro il consiglio per cento registrato sempre nel primo anno di governo della città dal suo predecessore. Non solo. La presenza ai banchi di Pisapia non si è limitata a qualche apparizione veloce, ma il più delle volte si è prolungata per ore: su 843 votazioni effettuate in 89 sedute Pisapia ha schiacciato il suo pulsante ben 379 volte, pari al 45 per cento del totale. La Moratti, su 515 votazioni fatte ha espresso la sua preferenza solo 29 volte, il 5,6 per cento, nove volte meno rispetto all’attuale primo cittadino. Il record di Pisapia è stato raggiunto il 15 novembre quando rimase in aula 27 ore consecutive per l’approvazione della cessione di una parte delle quote di Sea e Serravalle.

LE VOTAZIONI. Altrettanto assidua la presenza dei nuovi consiglieri. I numeri riassuntivi di dodici mesi di lavori mostrano alcune differenze rispetto al passato. Intanto il parlamento cittadino si è riunito 89 volte contro le 77 del mandato precedente — il confronto è sempre sul primo anno 20062007 della giunta Moratti — , ma le delibere licenziate sono state 57 contro 80, quasi un quarto in meno (23). A pesare sulla produttività c’è stato il Pgt, il complesso provvedimento di urbanistica che la Moratti discusse a fine mandato mentre Pisapia ha approvato a maggio dopo 16 sedute interamente dedicate all’argomento e tre mesi di acceso dibattito. Ma per Basilio Rizzo, oggi presidente dell’aula e cinque anni fa consigliere di opposizione, c’è un altro fattore da non sottovalutare: l’ostruzionismo della minoranza. «Non c’è stata delibera su cui il centrodestra non abbia fatto ostruzionismo — spiega Rizzo — non un’opposizione costruttiva per migliorare le delibere, ma un modo per allungare i tempi». Non è d’accordo Manfredi Palmeri di Fli, ex presidente del Consiglio comunale, che dice: «La giunta Pisapia ha prodotto meno delibere per il Consiglio di quelle che ci si aspettava. Comunque non ci sono provvedimenti in coda, l’aula non è in ritardo. Il bilancio, per esempio, è stato licenziato solo qualche giorno fa e l’opposizione non l’ha fermato in nessun modo».

LE PRESENZE. Maggioranza sempre ai banchi, anche a notte fonda. Tanto che il numero legale, nel primo anno di Pisapia, è mancato solo 13 volte in 89 sedute (il 14,6 per cento) contro le 16 in 77 riunioni (il 20,7 per cento) dello stesso periodo della Moratti. A scorrere gli elenchi, inoltre, si scopre che i recordman, quelli che hanno partecipato a tutte le sedute, sono passati da tre (Palmeri, Baldassare e Triscari di centrodestra) a 12 (Bocci, Cormio, Gentili, Mazzali, Pantaleo, Quartieri, Rozza, Sonego, Stanzani e Calise per il centrosinistra, De Pasquale e Palmeri per il centrodestra), ma altri 16 consiglieri hanno superato il 95 per cento di presenze. Il più assente è Bastoni della Lega che si è visto solo al 55 per cento delle sedute, seguito a ruota dal collega di partito Matteo Salvini con il 59 (cinque anni fa quando si era fermato al 32 per cento). Risultato migliore per Biscardini del Pd con il 70 per cento e l’ex vicesindaco De Corato del Pdl con l’80,7. Se nel 20062-007 avevano partecipato a più del 90 per cento delle votazioni solo quattro consiglieri (tutti di centrodestra), quest’anno sono saliti a 14 (tutti di centrosinistra). E anche le commissioni consiliari sono aumentate da 495 a 574.

(22 giugno 2012)

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Articolo pubblicato da la Repubblica il 22/06/2012

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