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COMUNICATO STAMPA del PARTITO IVA

COMUNALI, CAU (PARTITO IVA) ENTRA NELLA LISTA CIVICA “MILANO AL CENTRO”

Milano, 03 APR - Sergio Cau e il Movimento “Partito Iva” annunciano l’ingresso nella lista civica “Milano al centro” guidata dagli Assessori Giovanni Terzi e Mariolina Moioli portando il supporto del popolo delle Partite Iva e delle micro-imprese al progetto per una nuova Milano del Sindaco Letizia Moratti. “Letizia Moratti ha infatti da subito mostrato interesse per le aspettative che il nostro movimento sostiene e ha dato la sua adesione ad almeno tre punti del programma”, dichiara Sergio Cau.
Sergio Cau - inizialmente intenzionato a correre autonomamente alla carica di Sindaco di Milano - ha verificato con Letizia Moratti la disponibilità necessaria per far emergere le problematiche della categoria e trovare delle possibili soluzioni che vedano protagonisti anche coloro che fino ad oggi sono rimasti nell’ombra (le “Partite IVA”), ma che con il loro impegno quotidiano contribuiscono in maniera determinante al continuo sviluppo di Milano.
Le partite IVA sono sempre di più a Milano e più in generale in Italia e il facilitare il loro consolidamento può aiutare ad uscire dalla crisi economico-finanziaria che da anni costringe grandi imprese a lasciare i loro dipendenti senza lavoro, anche con importanti professionalità.
I punti del programma del “Partito IVA” che la lista civica “Milano al centro” porterà all’attenzione dei milanesi sono "istituzione di crediti di “onore” a interessi minimi stipulati con banche nazionali o regionali per la creazione di nuove imprese formate da neo diplomati/laureati con ottimi voti che presentino un business plan convincente"; istituzione di uno sportello della “burocrazia veloce” in ogni consiglio di zona. Tale sportello sarà a disposizione di tutti i lavoratori autonomi e piccoli imprenditori per avere informazioni e supporto sugli adempimenti giuridici e fiscali cui ottemperare per l’apertura di una nuova società o esercizio commerciale; istituzione di un organismo comunale che abbia particolare attenzione al lavoro autonomo e possa destinare una parte degli appalti comunali a lavoratori autonomi e micro-imprese con non più di 10 dipendenti. Introduzione di una valutazione che porti a favorire realtà operanti nel comune di Milano, producendo una ricaduta economica a beneficio della stessa comunità, utilizzando il principio delle deroghe alle normative nazionali nell’ambito della regolamentazione degli appalti".

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