Trasparenza degli atti amministrativi

Per chiarire: questa delibera comprende anche  una risposta affermativa alle due  allegate richieste fatte qualche tempo fa, rispettivamente, l'una dal consigliere Pantaleo e l'altra dall'associazione A.I.D.A.A.?

Grazie.

S.Inzana

Grazie della risposta. Naturalmente le situazioni precedenti, come quella (stabilita dalla ex giunta Moratti) che stabilisce il pedaggio di 25 euro* per ogni ora di ricerca per gli atti richiesti dai cittadini, possono essere certamente mutate dalla nuova giunta (cioè voi) con vostre nuove delibere. Ci speriamo e vi abbiamo infatti votato apposta: per sanare e non  mantenere situazioni inique come quella sopraddetta. Al riguardo di tale pedaggio, non lecito perché contrario a quanto stabilito dalle convenzioni nazionali ed europee in merito alla condivisione partecipata dei cittadini, abbiamo fatto una precisa richiesta (sono passati più di 60 giorni) al presidente Basilio Rizzo. Finora, purtroppo, nessuna risposta.

*Le 25 euro scattano da subito. Quota minima fissa.

Esatto. Infatti lo scopo è intimididatorio. Durante la campagna elettorale le rassicurazioni in merito ("Mandate a casa la giunta Moratti e la situazione verrà sanata") si sprecavano. Li abbiamo mandati a casa ma ora con la guinta Pisapia è invece calato il silenzio. Da mesi aspettiamo una risposta ad una ben precisa richiesta, scritta e protocollata, inoltrata a Basilio Rizzo. Ma il comico, anzi tragico, è che cascano tutti, sia quelli della giunta Moratti che quest'ultimi, dalle nuvole, come se nessuno sapesse di questo provvedimento del pedaggio dei 25 euro in su per la richiesta agli atti, Una delibera... a loro insaputa! Ma ora lo sanno!

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE

DI PUBBLICAZIONE ALL'ALBO PRETORIO ON LINE

Articolo 1 – Oggetto

Il presente regolamento detta misure organizzative, individuando procedimenti e competenze, per l’istituzione e la disciplina dell’albo pretorio informatico, in applicazione dell’art. 32 della L. 69/2009 e s.m.i.

La pubblicazione elettronica produce effetti di pubblicità legale nei casi e nei modi previsti dall’ordinamento.

Restano salve le disposizioni del D.lgs.82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale”, relative alla diffusione attraverso il sito istituzionale di informazioni di natura istituzionale.

Art. 4– Durata della pubblicazione all’albo pretorio informatico

La pubblicazione deve avvenire secondo i criteri, le modalità, i contenuti e la durata prevista dalla norma.

Tutti i documenti pubblicati all’Albo Pretorio informatico restano on line per il tempo stabilito dalle singole disposizioni di legge o di regolamento. Per gli atti per i quali non sia stabilito un tempo di pubblicazione, la durata è fissata in giorni (in base alle esigenze dell’ente 15, 20, 30).

Alla scadenza dei termini di pubblicazione gli atti già pubblicati non sono più visionabili.

Gli atti già pubblicati rimangono comunque archiviati all’interno del sistema informatico.

Gli incarichi professionali sono disponibili, per tutta la loro durata, sul sito tematico del Comune di Milano "Trasparenza, valutazionne e Merito" alla voce "Incarichi a dipendenti e soggetti privati" (suddivisa in "Collaboratori esterni" e "Personale non dirigente").

Per quanto riguarda l'incarico in questione (presente sotto "Collaboratori esterni"), ecco di seguito il link:
http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/pubcons.nsf/9D510CB19ABEEF5FC1257A7900440F29/$file/INCARICO%202012%20CHICCO%20GIANFRANCO.pdf

Marco Cappato

Scusate, ma vorrei capire un paio di cose:

• perché nell'albo pretorio vengono messe le fotocopie dei documenti, quando gli stessi sono preparatai mediante computer e sono immeditamente fruibili, senza costo di scannerizzazione;
• perché i documenti sono scannerizzati tutti storti come se fosse obbligatorio dare una pessima opinione del lavoro del comune di milano.

Possiamo per cortesia modernizzarci ed evitare una valanga di lavori inutili, costosi, e di dubbia qualità ??

Lo stesso vale per la richiesta di interventi al consiglio che bisogna prima preparare, poi stampare, poi scannerizzare, poi riordinare, quando basta inviare un'e-mail certificata per avere tutto in automatico.

Non so a chi indirizzare queste osservazioni e le metto qui per mia ignoranza, della quale mi scuso.

Qui è determinazione dell'autenticità del documento con la firma.

Sull'albo pretorio si può scegliere una scorciatoia e mettere gli originali non firmati, lasciando all'archivio cartaceo l'obiettivo della legittimazione.

Tieni conto che io faccio dei documenti pdf con la mia firma in formato BMP, JPG, quindi posso  modificare i documenti PDF.

Nessuno toglie che si possa tenere un archivio in formato PDF per ogni necessità, ma almeno che i documenti siano dritti, scannerizzati bene, non arrufati come quelli che ho visto: insomma un albo rpetorio professionale, non un deposito di "immondizia".

Poi si possono creare mille indici di ricerca per tutti.

Lo sai Marco qual è la differenza tra quello che dico io e quello che c'è ??

Io non sono un dipendente pubblico e non faccio le cose tanto per farle, ma per passione, per professionalità, come servizio al mio paese.

Per quanto riguarda la tua procedura di richiesta assemblea o ordine del giorno in assemblea, dopo aver inviato il tutto alla signora, è morto miseramente.

In paorle povere: questa Italia non vuole cambiare.

Dormiamo sonni tranquilli, come ultimo paese al mondo, anche dopo il Ruanda Burundi.

E tutti i consulenti pagati profumatamente da noi cittadini che fanno: studio del sesso degli angeli ??

Amen

Sono passati due anni  dalla mia richiesta scritta e protocollata al presidente del Consiglio Comunale  in merito alla  mancanza di correttezza delle richieste di accesso agli atti. Nessuna risposta. E non è vero che non si può mutare quello che che è stato deciso prima !! Parliamo di punti di un semplice regolamento comunale, non della Costituzione!! E i regolamenti, come si fanno, si possono cambiare.

Lettera al sindaco Pisapia , Assessori e Consiglieri ;

Alla  Vostra cortese  attenzione:

Oggetto :  Richieste di accesso agli atti ai sensi  delle L. 195/05  e 241/90. Gratuità e/o costi relativi.   

Con la presente si intende esporVi quanto segue:

La L.195/05 (attuativa della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale) prevede che le relative richieste degli accessi agli atti  siano gratuite, a parte il costo delle fotocopie. Ma in costante violazione della sopraddetta legge il  Comune di Milano applica invece un costo di 25 euro l’ora  (quota che scatta dall’inizio della ricerca) in quanto, come riferitomi dal personale addetto agli atti, la L.195/05 non viene riconosciuta  in merito a nessuna richiesta .

Per le richieste di accesso agli atti ai sensi della L. 195/05  viene pertanto applicato lo stesso costo  deliberato (da regolamento comunale) per  le richieste  di accesso agli atti ai sensi della L. 241/90 (accesso ordinario). Tale tariffa  viene applicata anche per le pratiche correnti e a prescindere  da chi sia o  rappresenti il richiedente.

Ho eseguito una ricerca chiedendo a diverse  province (Roma, Catania, Genova, Firenze, Perugia, Trento, Aosta, Torino, Bologna, Venezia …) quale fosse il costo delle richieste di accesso agli atti ai sensi delle soprascritte leggi.                                                                                              

Le risposte sono state le seguenti:

a)  Tutti Comuni sopra elencati hanno confermato di rispettare la legalizzata gratuità delle richieste di accesso agli atti ai sensi della L.195/05.

b)  La quasi totalità dei comuni sopra elencati chiede per  le richieste ai sensi di entrambe le leggi   SOLO  il costo delle fotocopie , alcuni aumentando( solo riguardo alla L. 241/90) di poco la quota a seconda del periodo di riferimento, per esempio se la richiesta risale a 10 anni prima o più.

c)  Per pratiche correnti ( sempre riguardo alla L.241/90) viene richiesto solo il costo delle fotocopie.

d)  Venezia fissa, per la L. 241/90,  25 euro come Milano ma esenta dal pagamento: le Associazioni iscritte all’Albo Comunale; le Organizzazioni Onlus non lucrative; gli studenti per motivi di ricerca o studio; Gli Enti, Le società o Le aziende che svolgono funzioni di pubblica utilità.

La sottoscritta si fa inoltre portavoce delle seguenti considerazioni e  proteste dei molti cittadini (elettori di Pisapia) che si chiedono per quale ragione, oltre alla violazione della L. 195/05, la attuale Giunta  ha mantenuto, pur potendo modificare questo punto del proprio regolamento,  l’odioso “paletto” dei 25 euro l’ora, deliberato  dall’ex giunta Moratti . “Paletto” che , a differenza degli altri Comuni sopraddetti,  ha il chiaro intento di ostacolare il diritto del cittadino di informarsi, condividere e accedere ad atti e documenti che riguardano l’ambiente, la sicurezza e la salute della collettività, in contrasto quindi con le apprezzate promesse di  condivisione e trasparenza proclamate  durante la vostra ultima campagna elettorale .

Si richiede pertanto il rispetto della legge 195/05 e l’allineamento dei costi delle richieste ai sensi della legge 241/90 con gli altri Comuni del Paese.                                                                         

In  In attesa di una Vostra risposta  ringrazio per l’ attenzione,

Distinti saluti                                                                                                                                         

Salvina Inzana, cittadina, portavoce di Comitati e vice presidente dell’Assoc. Nazionale AIDAA Tel: 0249432709 – cell 3335997737

Allego :

1) Le risposte di alcuni dei Comuni a cui ho fatto la richiesta dei costi degli accessi agli atti ai sensi delle L. 195/05 e 241/90.

2) La ricevuta degli ultimi 25 euro pagati  ( per una richiesta ai sensi della L. 195/05) al Settore Parchi e Giardini.