Una precisa regolamentazione dello sciopero, in primis dei trasporti

Lo sciopero è un diritto, sì, ma cos'è uno sciopero?

Lo sciopero è quando i dipendenti di una fabbrica incrociano le braccia e non lavorano (rinunciando al proprio stipendio) per far leva economica sul datore di lavoro che non gli migliora il salario o le condizioni di lavoro.

Se viene a mancare la leva economica del mancato guadagno al datore di lavoro (ovvero a chi ha la responsabilità diretta di ascoltare le richieste dei dipendenti) non si può parlare di sciopero.

Quello dell'ATM dell'altro giorno non era uno sciopero: era una manifestazione che attraverso la tortura di innocenti cittadini (e il relativo sdegno) vuole portare all'attenzione pubblica un problema.

Per quanto alla base del problema vi siano giuste motivazioni non è ammissibile rivalersi su incolpevoli cittadini.

La costituzione garantisce la libertà di sciopero, non certo la rivalsa sulla popolazione per ottenere il dovuto dalle amministrazioni pubbliche.

L'ATM, in primo luogo, ha una larga componente di guadagno dagli abbonamenti e dai biglietti di lunga durata.

Uno sciopero non comporta una leva economica: nessuno restituisce agli abbonati il costo corrisposto per le ore in cui non può viaggiare sui mezzi causa sciopero, e anche chi ha un documento valido al momento dello sciopero smette di viaggiare senza usufruire di alcun risarcimento per il tempo che non ha potuto utilizzare.

Paradossalmente (considerando il risparmio sugli stipendi e l'energia) uno sciopero potrebbe essere una fonte di guadagno per l'ATM!

Quel poco di mancato guadagno, se c'è, è poi a carico dell'ATM, ma non già di chi deve prendere le decisioni, ma degli stessi cittadini che devono ripianare i debiti attraverso le tasse o gli aumenti del biglietto per quello che è di fatto un servizio in monopolio.

Che sia regolamentato per legge uno sciopero dei dipendenti pubblici che obbliga al risarcimento dei servizi non corrisposti alla collettività (Una bella multa del comune ad ATM che non ha fornito il servizio) e soprattutto lo si faccia pagare ai responsabili strapagati che siedono nei consigli di amministrazione, direttamente dalle loro tasche e non da quelle di un'azienda pubblica.

Scommettiamo che al solo sentir nominare la parola "Sciopero" si smuoveranno mari e monti in men che non si dica?

In parte hai detto che la colpa è dei cittadini.

Il cittadino che esce alle 17 di pomeriggio, chiedendo probabilmente un'ora di permesso, arriva ai mezzi pubblci stressato.

Capita che rimanga chiuso in una vettura surriscaldata, come quelle della linea rossa.

Cosa deve fare ?? Lealmente, cosa faresti tu ??

Con un aplomb britannico apriresti il Sole24 ore e continueresti a leggere di azioni e di spread ??

Io penso che saresti nervoso, preoccupato di non poter arrivare a casa, di perder l'ultimo treno.

Imamginiamo che per qualche motivo lo sciopero inizi prima, in pratica, con la chiusura delle serrande, con lo stop anticipato dei treni: come diventeresti tu ?? Idrofobo.

E poi lo sciopero non è un totem a cui tutti devono sottoporsi, ma un mezzo per reclamare dei diritti, garantendo anche quelli degli altri.

Siamo sicuri che il non ritornare a casa non sia una lesione di diritti ??

Posticipiano lo sciopero alle 20 e lo facciamo dalle 20 alle 23, sono tre ore, si può ??

Invece secondo me fatto dalle 15 alle 18 per creare quel disagio che sfocia nel panico, che, secondo me, è quello che si vuole.

Vorrei rammentare che l'On.Tabacci asseriva in una presentazione del bilancio partecipato all'Umanitaria, che il numero dei macchinisti ATM dei Metro sia fissato per contratto, tanto per dire a 250 persone: in parole povere come i 300 delle Termopili, avremmo, se non ho capito male,  250 del metro. Può darsi che uno non voglia scioperare, ma, forse, non potrebbe non farlo, visto che il numero è ristretto e facilmente controllabile.

Di consueguenza mentre i mezzi di superficie ci sono, magari pochi, i metro vengono chiusi.

Io non ritengo questa una democrazia e ritengo che sia lesa la libertà dei cittadini scritta nella costitutuzione.

Con lo sciopero o no, l'Atm deve predisporre le emergenze, il personale relativo e, se un treno si blocca, una volta ripartito, deve finire regolarmente la corsa, perché i cittadini meritano rispetto.

Basta con i totem, basta con sistemi 800eschi.

Cambiamo la legge sugli scioperi, impediamo i picchetti e le costrizioni contro chi non vuole scioperare, usiamo la commissione trasporti di qualsiasi ente per fare da mediazione tra l'azienda (ma chi è adesso, il governo monti ??) ed i dipendenti.

Rendiamoci poi conto che questo non è il momento di chiedere aumenti di stipendio, anche se il contratto non è stato rinnovato da 5 anni e se ci sono dei soldi, usiamoli per crear posti di lavoro utili, non socialmente utili, dove serva per chi non ha lavoro.

L'egosimo di chi ha il posto non può prevalere sulla miseria di chi non ce l'ha.

Grazie, mi hai dato informazioni che non sapevo, quindi, deduco, tu hai accesso alla stanza dei bottoni, io no.

Io leggo e deduco le linformazioni dai giornali o telegiornali e le motivazioni sono differenti in base ai giornali che leggi.

Io ho capito che un passeggero abbia avuto un malore e per questo si sono aperte le porte.

Questa informazione distrugge l'ipotesi dei cittadini non rispettosi delle procedure, procedure che solo tu sai, perché io non saprei cosa fare in queste situazioni.

Poiché vengo dalla qualità, ho imparato che Quality must be in written e, aggiungo, io scritta bene: dove leggo cosa fare velocemente in questi casi ??

Il diritto di sciopero non lo nego, ma lo accodo al diritto del cittadino di andare a casa.

La fascia di tre ore così congeniata è un'assurdità, anche se c'è da anni, perché permette il ricatto, ricatto che si è visto in questa situazione: anticipo di mezzora sullo sciopero (tu non lo citi, ma i giornaloi sì). In ogni caso, io non uso la macchina, vengo in metro e alle 18 termina il servizio: a che ora esco dall'ufficio ?? Io uscivo alle 18, quindi avrei dovuto prendere un  permesso sufficiente per tornare a casa. Lavorando a Bresso o a Cinisello, a che ora dovevo uscire dall'ufficio ?? In parole povere non è una fascia protetta, è una fascia per creare problemi a moltissimi.

l'Atm sapeva dello sciopero, perché non si è organizzata ??

30-40.000 persone intrappolate, così ho letto, non sono uno scherzo.

Iella ?? la iella la invocano gli incapaci.

Il presidente ed il direttore ATM devono semplicemente rassegnare le dimissioni, così tutti i responsabili coinvolti nel disastro, si chiama così quello che è successo, disastro.

Se non si dimettono, la Giunta li deve far dimettere, perché anche al Giunta ha diritto a non vedersi incolpata di una situazione non ad essa dovuta.

Guardiamo al futuro:

• simulazione dello sciopero;
• spostamento della fascia in ora più tarda per permettere a tutti di tornare a casa;
• commissione di mediazione;
• sospenisione dello sciopero in tempo di crisi.

Quando c'è gente che muore di fame, quando ci sono milioni di persone senza lavoro e senza sostentamento, come ora, fare una richiesta di carattere economico lo trovo non etico e da eliminare.

Vero è che non si trascinano le vertenze per 5 anni, sempre, in ogni caso, solo per fare fare sciopero. Chi è la controparte ?? Il governo. Ma allora è sparare contro la Croce rossa.

E' giunto il tempo di mettere da parte la demagogia e di pensare alla situazione reale: siamo allo sfacelo. I mezzi vanno cambiati ed adattati alla situazione.

Ovvio che io sono per l'abolizione dei vitalizi d'oro, se chiedo a personale ATM di non chiedere aumenti. Chiedo che la politica si spogli degli orpelli e ritorni ad essere al servizio del cittadino.

Ti ringrazio ancora per le informazioni fornite e per la pacatezza della discussione, che ti fa onore.

Su tante cose concordo. Un'aspetto dimenticato e non so quanto influente, può essere l'abitudine all'Area C che può aver aumentato il flusso dei passeggerei, anche se, credo, l'Area C fosse sospesa.

Direi che la situazione creata debba essere esaminata e servire da insegnamento.

Grazie.