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Informativo
12 anni fa
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http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/10/30/news/comune_5_ore_di_lavoro_al_giorno_le_altre_si_recuperano_a_piacimento-45539313/

Devo dire che l'iniziativa dell'Assessore CHIARA BISCONTI che si può leggere nel breve ariticolo del LA REPUBBLICA web di cui sopra, ad una prima superficiale lettura mi ha sconcertato e mi ha fatto pensare che in Comune a Milano tra il personale si potessero ipotizzare corposi esuberi, tali da giustificare allegre gestioni degli orari dei dipendenti.

Ma poi, ad una lettura più attenta, sfrondando (a fatica) vecchi pregiudizi, mi son detto che vale la pena dare una apertura di credito all'Assessore, e che un uso ragionato della flessibilità, se strutturato con meticolosa attenzione a non ridurre il servizio offerto al pubblico (privati ed imprese) ed al funzionamento della macchina comunale, pur restando, se fatto con coscienza, un impegno gravoso degli enti preposti alla organizzazione del lavoro, poteva consentire di sperimentare la flessibilità per recuperare all'efficienza aree di mancato servizio causa orario di lavoro rigido e limitato rispetto alle esigenze della collettività.

Amo l'ottimismo che traspare da questa iniziativa e approvo l'intento sociale altamente etico dell'Assessore, ma vessato dalle tasse in modo bestiale tale da produrre a me e alla mia famiglia una pessima qualità della vita, ritengo di avere il sacrosanto dovere di essere guardingo.

Non vorrei smorzare l'entusiasmo dell'Assessore e gettare sconforto sull'iniziativa, ma chi ha problemi extra lavoro tali da gettarsi nella mischia della nuova organizzazione ( 5 ore) difficilmente avrà disponibilità di offrire ore alternative in altri momenti della settimana per completare l'orario di lavoro, e c'è il rischio che tale "diritto" venga rivendicato anche in aree dove l'innovazione potrebbe creare disagi;  vediamo cosa succederà e mi auguro che l'Assessore proceda con cautela per non provocare gravi danni alla già discutibile efficienza del lavoro svolto in ambito comunale.

Sicuramente resta da valutare la possibilità di offrire opportunità di volontaria riduzione delle ore di lavoro in modo stabile e definitivo, e ovviamente a stipendio ridotto, per dare l'opportunità al Comune di assumere nuovo personale part-time a tempo indeterminato e accontentare più persone che oggi ingrossano le folte schiere della disoccupazione giovanile (smettendola col vergognoso abuso di personale precario con l'alibi del rispetto delle leggi, che ci ha portato a mostruosità sociali abnormi, sponsorizzate dai vari Brunetta ed Ichino di turno).

La questione è delicatissima, basta un piccolo errorre per fare un grave danno al Comune ed ai cittadini, serve accortezza e professionalità, e onestà intellettuale da parte di tutti, Comune e Sindacati.

Comunque un appunto all'Assessore lo devo fare, l'obiettivo primario suo dovrebbe innanzitutto essere la riduzione del costo della macchina comunale e l'aumento della produttività, non è che per caso si è partiti col piede sbagliato? Va fugato il sospetto che il tutto si svolga in un innaturale contesto di autoreferenza, slegato dalla missione principale dell'apparato comunale. Anche perchè aumentare il costo del funzionamento della macchina pubblica e chiedere nuove tasse ai cittadini è immorale.

Aspetto puntualizzazioni per riempire le lacune di informazione che ho in ordine a questa curiosa iniziativa che reputo degna di ascolto e di vaglio.

avatar Fedora Ramondino 12 anni fa
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Io sarei d'accordo, Se venisse estesa anche ai privati... Allego un articolo di Repubblica del 2010 . Lo scrisse "tal Cinzia Sasso..." hai visto mai... Fedora Ramondino