12 anni fa
0 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.
Di seguito la lettera della mia mamma...

Egregio Assessore Tabacci,
 
sono un’anziana cittadina milanese che ha votato con grande entusiasmo per l’elezione del Sindaco Pisapia e che ha visto con partecipazione e fiducia il formarsi di una nuova e innovativa Giunta.
Mi sembra ora doveroso manifestarLe la mia delusione in relazione ad una recente vicenda.
In data 16 gennaio 2012 avevo inviato via fax il modulo di denuncia di cambio di residenza in Milano, da via Fauché 27 a via G. Govone 30, avvenuto il 16 dicembre 2011 (nell’intestazione del modulo era specificato che la pratica dovesse essere inoltrata entro il 20 gennaio e non si faceva riferimento alcuno alla necessità di provvedere entro il 2011 per non perdere il diritto ad eventuali sgravi).
Sebbene io avessi chiaramente indicato di essere l’unica occupante dell’alloggio, nel computo della somma da me dovuta non si teneva conto di detta situazione, e mi veniva addebitato l’intero ammontare del tributo, invece di riconoscermi la detrazione del 30% da me goduta nel precedente alloggio per 15 anni.
Decidevo quindi di chiedere spiegazioni chiamando lo 020202, come mi era stato indicato in via Silvio Pellico, dove mi ero recata di persona la mattina del 1° ottobre scorso.  Alla prima telefonata, avvenuta alle ore 11.40 del medesimo giorno, mi veniva proposto di scegliere se attendere per 7 minuti o essere richiamata.  Optavo per la seconda opzione, ma non ricevendo alcuna telefonata provvedevo a richiamare, attendendo per 7 minuti di parlare con un operatore, che mi informava di aver aperto la pratica n. 4228375: una risposta mi sarebbe pervenuta entro 20 giorni lavorativi.
Il giorno 30 ottobre, non avendo ottenuto alcun chiarimento, ripetevo la chiamata allo 020202 e riuscivo  a parlare con un’operatrice dopo un’attesa di ben 12 minuti (a pagamento!) per sentirmi rispondere che avrebbe sollecitato la pratica.  A quel punto mi vedevo costretta a pagare l’intero importo del tributo, dovuto entro il 31 ottobre, per non incorrere anche in spese di mora.
La spiegazione richiesta mi è pervenuta solo oggi, 2 novembre: la somma per l’anno 2012 è dovuta per intero perché l’occupazione dell’alloggio, avvenuta il 16 dicembre 2011, è stata denunciata solo il 16 gennaio 2012.  Alle mie rimostranze veniva risposto che “si è sempre fatto così”.
Si potrebbero fare infiniti esempi di applicazione di un concetto così primitivo.  Io ritengo vessatorio un simile comportamento da parte dell’Amministrazione comunale e mi sembra molto più logico fare riferimento alla data di occupazione dei locali, anziché a quella della denuncia: anche se “si è sempre fatto così” penso che si possano eliminare certi cavilli borbonici della nostra macchina comunale, e anche rendere un po’ più agevole ed efficiente il rapporto fra cittadino e uffici.
So che questa mia protesta non mi sarà di alcuna utilità, ma spero che possa evitare in futuro un incidente analogo ad altre persone.
Resto in attesa del Suo parere in proposito: a Lei questa può sembrare una vicenda di poco conto, viste le più gravi e importanti questioni di cui deve occuparsi, ma non lo è stata per me.
La ringrazio sin d’ora e Le porgo il mio cordialissimo saluto.
 
Rosanna Baccalini
Nessuna risposta inviata