Apologia di reato all'Università Statale
Sono passato dall' Università Statale in via Festa del Perdono. Sulla porta della Cuem (o ex-cuem che dir si voglia), oltre al solito armamentario degli slogan noglobal e notav, campeggiava anche il manifesto "Occupy sfitto" (vedi foto allegata).
E' una vergogna che all'interno di una università Statale, si possa fare apologia di reato e istigazione a delinquere.
Non conosco bene le ultime "vicende" della ex libreria universitaria.
Ero rimasto al punto in cui il solito gruppo di tiranni di estrema sinistra aveva occupato questi locali (senza averne alcun diritto) per farci quello che voleva. Addirittura questi balordi andavano in giro ad interrompere le lezioni per "spiegare le loro ragioni". Vero atteggiamento da fascisti e mafiosi.
E' possibile che una università Statale, pagata coi soldi dei contribuenti, sia ostaggio di un gruppetto di dittatori e delle loro ideologie farneticanti? E che tutti gli studenti che pagano le tasse siano costretti a subire le angherie di questa gente (che addirittura si permette di usare gli spazi pubblici per fare apologia di reato e istigazione a delinquere)? Siamo in un paese libero o in una dittatura sudamericana?
E la Magistratura che dice? E Pisapia? E i poltici?
Meglio chiudere le Università di Stato e le scuole pubbliche se non sono più pubbliche. Non si capisce infatti perchè i cittadini italiani devono essere costretti a pagare per mantenere un gruppo di "privati" che vuol fare quello che gli pare sulle strutture pubbliche coi soldi nostri.
Angelo Mandelli ex-studente della Statale Laureato in filosofia teoretica col massimo dei voti.