Regionali Lombardia 2013: Maroni 42,81% Ambrosoli 38,24%
Col 42,81% (2.456.921 voti), Maroni ha dunque prevalso su Ambrosoli (38,24%, 2.194.169 voti).
Una (fortunatamente non piccola) consolazione: a Milano Ambrosoli ha ottenuto il 44,18% (795.290 voti), contro il 36,35% (654.388 voti) di Maroni e a Mantova il 39,99% (95.268 voti, contro il 37,37% - 89.032 voti - di Maroni).
Tra i motivi dell'amarezza (a parte il ,personalmente ritengo, poco rassicurante partito del quale fa parte, anzi, ne è il capo), la sua dichiarazione: "Continuerò il buongoverno", riferendosi al regime formigoniano.
La sua proposta di stampare: "Monete locali che si affiancano all'euro come negli anni Settanta i mini assegni che erano moneta alternativa" (Bersani gli ha consigliato il "Marone").
Il suo ribadire che vuole fare la Padania («Il nostro progetto è creare una macroregione del Nord che sia in grado di avere con Roma un rapporto tale da ottenere tutto quello che chiediamo»).
Il suo confuso progetto di trattenere il 75% di tasse in Lombardia (confuso anche perchè pare attualmente la nostra regione benefici dell'81%) che gli consentirebbe di: "Cancellare il bollo d'auto, il ticket (800 milioni), l'accisa regionale sulla benzina (565 milioni), si potranno dare libri gratuitamente per scuole elementari e medie (64 milioni di euro)", aggiungendo (con tono direi da "bauscia"): "Noi abbiamo i soldi e dopo 60 anni di prestiti generosi ad altre regioni, i lombardi hanno diritto di fare dei loro soldi ciò che vogliono".
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