12 anni fa
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... che da Paesi più poveri (come noi siamo) forse se ne possono trarre di migliori.

In Portogallo (cosa c'entra con Milano? C'entra, c'entra: il problema abitativo è angosciosamente lo stesso che da noi) è nato il programma: "Ristruttura prima, paga dopo".

(Come da noi con l'equo canone) la situazione del mercato immobiliare portoghese è stata bloccata su bassi affitti a prezzi fissi durati un quarantennio.

Arrivata l'Europa, c'è stata la liberalizzazione del mercato, coi proprietari che hanno dato vita ad assurdi aumenti dei canoni di locazione, insopportabili in una società - come la nostra - dai bassi stipendi (per chi lavora) e pensioni (per chi è in pensione).

Helena Roseta, architetta e urbanista portoghese, consigliere comunale di Lisbona, eletta da indipendente nelle liste del Partito Socialista portoghese, ha avuto una buona idea: le famiglie (prescelte in base a democratici ed equi criteri) vengono introdotte nelle unità abitativa loro assegnate che si impegnano a ristrutturare con i mezzi che hanno a disposizione e a farle proprie nel tempo.

Anche perchè: "Bisognava fare qualcosa, la classe media portoghese è in via di estinzione", sostiene Roseta (come qui da noi?).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/05/crisi-in-portogallo-piano-per-dare-case-e-dignita-ai-cittadini/521413/

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