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14 anni fa
Piazzale Lodi, 7, 20137 Milano, Italia
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UNA CITTA’ CHE VIVE, LA NOSTRA VOGLIA DI LEGALITA’.

DI PIERFRANCESCO MAJORINO

Si può nel giro di quarantotto ore chiedere la metropolitana aperta anche di notte, la riapertura dei locali milanesi e norme più dure contro la movida selvaggia per difendersi dalla illegalità organizzata?

Secondo me sì.

Questo è quel che farò sabato 6 e domenica 7 maggio.

Sabato sera, infatti, insieme a Emanuele Lazzarini, il più giovane (e attivissimo) candidato del PD farò un’irruzione gentile e propositiva, alle 23.30 presso la fermata della linea gialla di “Lodi” .

Io e il “Lazza” vogliamo una città nella quale nel nome della vitalità, del trasporto pubblico e, pure della sicurezza, la metropolitana vada avanti  anche in orario notturno.

Subito dopo ci recheremo presso la Casa 139,  il locale dell’ARCI di via Ripamonti, assurdamente chiuso grazie agli effetti delle scelte di una parte dell’amministrazione comunale.

Lasceremo un segno della nostra presenza, porteremo, nella Milano di notte, un sorriso e tanta voglia di vivere la metropoli.

Domenica mattina, invece, alle 10, parteciperò alla “pulizia” di via Vetere.

La strada iperfrequentata in orario notturno e consegnata ai milanesi, specie ai residenti e a chi avendo bambini la deve percorrere per andare ai giardini di piazza Vetra, in condizioni indegne.

Insomma quel che voglio dire è che non è una città civile quella che fa chiudere i locali dove si ascolta buona musica e non aiuta i cittadini dove la movida senza regole regala degrado.

Ci vogliono istituzioni che stiano nel “mezzo”.

Che si lascino trascinare dalla voglia di vita di chi ha vent’anni (e magari anche molti di più) e sappiano intervenire se lo spaccio la fa da padrone (e quindi pure la ‘ndrangheta, perché questa oggi è Milano).

Istituzioni che mettano le ragazze e i ragazzi nelle condizioni di vivere la loro città ventiquattro ore su ventiquattro e che si facciano sentire per rispettare il diritto, sacrosanto, alla serenità.

In questi anni, invece, abbiamo avuto tutto il contrario: le ordinanze generalizzate per spegnere le luci e non le azioni mirate per il rispetto delle  regole e del buonsenso.

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