14 anni fa
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Tutti i giorni su Affari italiani (www.affaritaliani.it), la prima testata giornalistica on line diretta da Angelo Maria Perrino, dialogo con Don Virginio Colmegna su fatti di scottante attualità che coinvolgono e appassionano i cittadini milanesi.

Precarietà giovanile, i disoccupati over 50 e il lavoro delle donne (6 maggio)

Maria Grazia Guida: Oggi la Cgil vive una giornata di mobilitazione con uno sciopero generale. La difesa del lavoro torna al centro del dibattito politico. Il sindacato, da una parte, chiede di difendere diritti e tutele, dall'altra di rilanciare l'occupazione.

Don Virginio: Dal nostro osservatorio della Casa della carità avvertiamo ancor di più questo problema. Perdere il lavoro è uno dei principali fattori che determinano quei processi di rapida discesa sociale, che conducono all'emarginazione e alla povertà. Le battaglie per il lavoro sono dunque anche battaglie per i diritti e per la dignità delle persone.

Maria Grazia Guida: Oggi, secondo me, ci sono tre emergenze che più di tutte vanno affrontare al più presto. La precarietà giovanile, i disoccupati over 50 e il sostegno all'occupazione delle donne. Per quanto riguarda i giovani, non dobbiamo mai dimenticare che sono la maggiore risorsa per una società. Il fatto che vengano avvertiti come un problema è il sintomo di qualcosa che non va. Parlare di giovani significa parlare di futuro e il mezzo per stabilizzare ogni esistenza è il lavoro.

Don Virginio: Per questo il lavoro dei giovani non può essere segnato solo da precarietà altrimenti viene impedito ogni progetto e si generano solo ansie e paure. Spesso inoltre si dimentica il grande ruolo di prevenzione che il lavoro ha nel frenare il disagio giovanile, a sua volta causa di vuoti o di dipendenze. Il lavoro è il più grande strumento di prevenzione e recupero perché è il mezzo per dare serenità alla propria vita.

Maria Grazia Guida: Per quanto riguarda i disoccupati over 50, sono persone espulse dal mercato del lavoro, troppo giovani per la pensione e troppo grandi per ricollocarsi. Bisogna intervenire affinché possano trovare lavori adeguati alle loro capacità e competenze. Spesso le aziende non li vogliono perché non sono disposti a riconoscere il loro livello professionale.

Don Virginio: Il problema c'è ed è grave, perché si tratta di coloro che perdono il lavoro per crisi aziendali o per accorpamenti. Sono per lo più ruoli impiegatizi o addirittura dirigenziali, gente che ha una famiglia sulle spalle e un certo tenore di vita.

Maria Grazia Guida: Infine, c'è il tema delle donne, che mi sta particolarmente a cuore. I dati sono noti, a Milano, come in tutta Italia, le donne, a parità di funzioni, percepiscono mediamente stipendi inferiori. Così come anche la presenza femminile nei ruoli dirigenziali è tra le più basse d'Europa. Oltre a questi aspetti più generali, dobbiamo prendere atto dell'assenza di serie politiche che sostengano l'occupazione delle donne. Mi riferisco a sistemi di conciliazione tra lavoro e cura dei figli, ad esempio. Nella nostra città la percentuale di asili nido è veramente bassa rispetto al fabbisogno.

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