14 anni fa
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Tutti i giorni su Affari italiani (www.affaritaliani.it), la prima testata giornalistica on line diretta da Angelo Maria Perrino, dialogo con Don Virginio Colmegna su fatti di scottante attualità che coinvolgono e appassionano i cittadini milanesi.

Famiglie: diamogli un sostegno, vero! (7 maggio)

Maria Grazia Guida: Oggi leggiamo i dati di una ricerca diffusa dall'Ocse. I risultati non sono confortanti, le famiglie povere sono sempre più povere e quelle ricche sono sempre più ricche. E' una tendenza generalizzata a livello europeo, ma in Italia più che altrove. Anche perché paghiamo ritardi dovuti alla fragilità delle reti di sostegno economico e l'assenza di una politica seria di programmazione.

Don Virginio Colmegna: Questo impoverimento lo vediamo soprattutto nelle famiglie numerose, specie per le ricadute sui minori in esse presenti, e per quelle monogenitoriali, dove c'è un coniuge solo che deve crescere uno o più figli. Un altro fattore che genera povertà nelle famiglie è la perdita del lavoro da parte della donna. Questo spesso succede per la difficoltà di conciliare il posto di lavoro e l'educazione dei figli, a causa anche della scarsità dei servizi a favore delle mamme.

Maria Grazia Guida: La famiglia avrebbe bisogno di un reale sostegno, invece il fondo nazionale gestito dal Dipartimento per le politiche della famiglia del sottosegretario Giovanardi è stato praticamente azzerato. Vuol dire che i comuni potranno intervenire sempre meno con azioni di supporto alla fragilità famigliare.

Don Virginio Colmegna: Le famiglie si sostengono anche consentendo ai giovani di accedere ad adeguati livelli di reddito e a contratti di lavoro il più possibile stabilizzati. Altrimenti le giovani coppie, per la paura di un futuro incerto, non scelgono il vincolo famigliare. E questo comporta altre conseguenze, come il calo della natalità.

Maria Grazia Guida: Aggiungo anche che i sostegni vanno dati a tutte le famiglie. Dobbiamo ormai considerare che, quando parliamo di famiglia, dovremmo parlare di 'famiglie'. La nostra società ne ha prodotte di vario tipo, le persone decidono di coabitare per legami affettivi, per necessità o per risparmio economico.

Don Virginio Colmegna: Penso anche alle famiglie più fragili e dove c'è sofferenza. Ad esempio, quelle formate da una persona sola, che può essere un grande anziano, oppure da due persone, in questo caso l'anziano più la badante. Non dimentichiamoci le famiglie ricostruite, conseguenza di dolorose separazioni, ma anche di nuovi inizi.

Maria Grazia Guida: Ciò che deve essere tutelato e sostenuto sono i legami che creano stabilità e progettualità di vita. Per questo ben venga un registro delle famiglie con conseguente riconoscimento amministrativo. Non si sta parlando solo delle cosiddette coppie di fatto, ma di tutte quelle nuove forme di famiglia che rinsaldano le relazioni sociali e contribuiscono a creare una società più coesa e solidale. Di tutto questo parleremo lunedì 9 maggio, dalle 16.30 alle 19, al teatro Elfo Puccini di corso Buenos Aires 33, nell'incontro "Famiglia, famiglie, persona: per nuove politiche sociali a Milano", con Mauro Ceruti, Maria Pia Garavaglia e Francesca Zajczyk. Interviene anche Giuliano Pisapia.

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