Alberi in pericolo in via Mac Mahon

Ringrazio la signora Anna Portoghese e rilancio l'invito a tutti i cittadini di partecipare alla Commissione di lunedì 15 aprile, ore 17.30, presso il Consiglio di Zona 8. E' molto importante informare e partecipare prima del "fatto compiuto", e questa sarà l'occasione per avere tutte le informazioni necessarie non solo per esprimere un parere, ma per trovare la migliore soluzione possibile.
Certamente la linea tranviaria rappresenta una priorità, e le soluzioni proposte dovranno rispondere a una rigorosa analisi costi/benefici sotto l'aspetto ambientale, economico e sociale. Confido però che si possa fare anche qualcosa di più: cioè pensare a una soluzione che ridisegni, migliorandola, via Mac Mahon e i suoi filari di alberi.

Enrico Fedrighini
Presidente Commissione 1 Mobilità e Ambiente
Consiglio di Zona 8

Ieri si è svolta la Commissione Ambiente e Mobilità del Consiglio di Zona 8, alla presenza dell'assessore Maran, dei tecnici ATM e Mobilità e di agronomi, per il problema della promiscuità rotaie-radici nel tratto di Mac Mahon compreso fra piazza Diocleziano e viale Monte Ceneri.

Sono state esaminate le diverse opzioni possibili: dal taglio e sostituzione totale delle piante, al taglio limitato a una sola cinquantina di esemplari il cui apparto radicale è maggiormente compromesso dalla presenza delle rotaie tranviarie (che vanno comunque sostituite per raggiunti limiti di età e sicurezza).

Abbiamo chiesto agli uffici del Settore Mobilità e di ATM di "osare" di più: per la prossima Commissione, predisporre anche graficamente possibili varianti rispetto alla mera sostituzione del filare accanto alle rotaie del tram, compresa una possibile risistemazione della via e una riorganizzazione degli spazi.

Continuo a ritenere che lo spazio attualmente occupato dal corridoio che affianca lateralmente le rotaie del tram sia uno spazio prezioso e sprecato; nelle giornate più calde, il filare alberato garantisce ombra alle rotaie del tram e in parte alla carreggiata, non ai pedoni in transito sul marciapiede. Andare in bicicletta lungo questa strada è pratica rischiosa, tra veicoli in transito e auto in sosta. Nel momento in cui si interviene in modo pesante, perchè non occuparsi anche della mobilità su via Mac Mahon in modo complessivo?

Ci sono vincoli di tempi e di risorse, lo sappiamo. Ma sappiamo anche che questo intervento ha un pesante impatto sulla storia e sul paesaggio di questo luogo. La cosa importante credo sia costruire, con la partecipazione dei cittadini, un'idea e una soluzione che salvaguardi una forte presenta arborea e un miglioramento della circolazione; se anche non si riesce a fare tutto subito, l'importante è che la soluzione che verrà adottata sia coerente e lasci aperta la strada a ulteriori successivi interventi.

Invito tutti i cittadini a partecipare alla prossima riunione di Commissione, ancora da programmare.

Un caro saluto a tutti,

Enrico Fedrighini

presidente Commissione Mobilità e Ambiente

Consiglio di Zona 8

Quel che è certo è che le alberature andranno ad ingrassare le centrali a biomassa. Vere divoratrici di alberi. La "banca del bosco" è diventato in realtà lo sbanco del bosco e del verde in città. Gli alberi, il legname bello e pulito è per questi maxiforni l'ideale. Per non parlare di cippato e pellet, oggi paragonati all'oro. Tutto il progetto, lo sbancamento, annessi e connessi verrà a costare diversi milioni di euro. Mantenere le alberature, sostituire il 12 con bus ecologici e cambiare la destinazione d'uso del percorso tramvario (es. con una pista ciclabile) verrebbe a costare molto meno. SONO SOLDI NOSTRI. Dovremmo avere pieno diritto di essere ascoltati. E che gli alberi "facciano solo ombra ai binari" non si può sentire! Assorbono CO2, polveri sottili, climatizzano contro le oasi di calore (veri e propri condizionatori naturali), dispensano ossigeno, sono rifugio della biodiversità (addio passerotti e simili...sono sempre meno) e, a qualcuno potrebbe interessare particolarmente, aumentano il valore degli immobili circostanti anche del 25% . Portano benessere a tutti, non solo ai residenti della zona. E tra un paio d'anni non dovrebbe inoltre arrivare la metropolitana? Una ragione in più per non far partire le motoseghe.

http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/2013/04/giu-le-mani-dagli-olmi-di-via-mac-mahon.html?spref=fb...

A sostegno di quanto proposto dai residenti della zona una pista ciclabile lì in mezzo sarebbe perfetta. Il tram inquina meno ?!? Ci sono i bus ecologici. E quanto disinquinano 180 alberi!! E quanto inquina abbatterli?!?Durante e dopo, per le conseguenze successive... gli alberelli non hanno le stesse capacità degli alberi adulti...in più la maggior parte muore. Inoltre la presenza di alberi adulti migliora il paesaggio e la valutazione degli immobili circostanti anche del 25% in più... e a benragione! Due pullman non ci passano perchè la via è stretta?!? Non è un grande problema. Si possono fare due fermate vicine e non nella stessa strada. Anche in v. Gassendi, presso l'ENPA, è già così, come per molte altre linee.

Se Comune & C. hanno illustrato e pensato anche ad un" piano zero"  è perchè le piante potrebbero, si scegliesse questa opzione, rimanere no?. Certo... con le dovute e solite cure di cui abbisognano tutti gli alberi urbani ( ...nonostante certe "cure", tipo potature e capitozzature devastanti, siano proprio la causa delle loro malattie spesso fatali...ma questo è un altra storia... ). Altrimenti non avrebbero considerato tale possibilità no? 180 Olmi sono un patrimonio da preservare. Gli alberelli nuovi,per lo più, muoiono...oggi il suolo di Milano non li accoglie più come prima, sembra avere quasi una crisi di "rigetto"nei loro confronti, ricambiata dalle giovani essenze,. Per questo gli alberi adulti sono pre-zio-sis-si-mi.

Anch'io spero che si riesca ad arrivare a un progetto che aumenti gli spazi ciclabili e pedonali; questo credo che sia la base per favorire l'apertura di attività nella zona...

la necessità di intervento e sostituzione dei binari sembra indiscutibile ma personalmente ritengo che gli olmi di via Mac Mahon siano un patrimonio preziosissimo non solo per i cittadini che vivono in abitazioni prospicienti la via ma per la città tutta e mi auguro che lo "scenario 1" (ipotesi conservativa) ieri esposto in Commissione sia ulteriormente indagato dai tecnici e seriamente considerato dal Comune

rispetto allo "scenario 2" (rifacimento completo dell'alberata) mi ha sorpreso non aver percepito l'idea di un progetto più complessivo per la ridefinizione in chiave "contemporanea" della via nè aver sentito citare concetti fondamentali quali la qualità dello spazio urbano e il comfort dello spazio esterno che dovrebbero essere alla base della progettazione di un intervento di questo tipo e di questa portata

spero quindi che nella prossima Commissione verrano ulteriormente indagati i due scenari e proposto uno studio per un disegno alternativo della via inoltre spero anch'io in una partecipazione più numerosa dei concittadini
saluti
Anna

Ci si è accertato con uno specialista (Botanico) se la recisione della sola parte di radici che interessa le rotaie potrebbe non compromettere la salute degli Olmi?

Dopo l’incontro del 15 us, ho voluto osservare di persona alcune situazioni partendo da Piazza Diocleziano sin poco prima Via Dupre’ per cercare di togliermi alcuni dubbi; purtroppo senza successo.

Nel filmato che propongo al link (https://dl.dropboxusercontent.com/u/82380984/Video%2020-04-13%2006%2055%2035.mov), ho preferito omettere ogni commento anche se un po’ di polemica sul  tram 12 a rischio e che balla, probabilmente l'avrei potuto fare. Tale situazione la si puo’  osservare in un paio di articoli di giornali o forse al luna Park.

Ovviamente per non tediare troppo (min 2:21), non ho potuto chiarire tutti gli aspetti ne riprendere tutte le situazioni;  evidenzio comunque i seguenti aspetti.

• Responsabilita’ ATM nella circolazione dei mezzi. Quanto esposto dal tecnico Atm ha riversato tutte le criticita’ riguardanti la sicurezza del servizio,  esclusivamente alle radici degli olmi. Non mi sento di condividere interamente questo scenario. Io ritengo che  il rischio di deragliamento derivi  di incuria complessiva sulla linea. Come documentato parte della rotaia pur in assenza di radici esposte, o da  olmo di struttura, sparisce quasi totalmente (parte interna nell’erba). Quando  e’ stata fatta l’ultima  manutenzione sulle rotaie? A tal riguardo non ritengo d’aver avuto una risposta soddisfacente nel merito della conformazione del terreno presente in via Cenisio (presso Pzza Diocleziano) con cio’ che si vorrebbe fare in Mac Mahon.  Mi si e’ stato risposto di traversine che in presenza degli olmi non andrebbero bene. Ma in Cenisio sono state poste in cemento! Le radici erodono pure il cemento?
• Radici che interferirebbero con le rotaie. Per il tratto considerato, ho evidenziato il fatto che diversi olmi hanno seguito anche altre strade senza interferire con le rotaie (parallelamente o sottostante i lastroni). Il fatto che i lastroni comprimessero le radici obbligandole allo sviluppo solo verso i binari non la ritengo una affermazione corretta. E’ stato anche affermato dalla Sig.a Gatti che il taglio delle radici presenti  in superficie verso la rotaia comprometterebbe la stabilita’ complessiva dell’olmo. Io procederei con un ulteriore parere in quanto ho notato dal mio pulto di vista una contraddizione: se sono radici deputate unicamente alla ricerca superficiale delle sostanze nutritive, quelle sviluppate in media profondita’ o sul lato opposto, per supportare la struttura e/o connesse all’olmo adiacente, non bastano?
• Temperatura ambientale. Per quanto riguarda la maggior caloria che si sviluppera’ nel caso in cui si sacrificassero le piante, non si e’ tenuto conto di eventuale ulteriore aggravio qualora si sviluppasse ulteriore colata d’asfalto sull’esistente sede stradale in sostituzione dei  “lastroni”. Pur essendo stato in  passato una soluzione di studio, non rilasciano o rilasciano meno il calore accumulato in una giornata estiva. Dal punto di vista economico inoltre, questi “lastroni” non avrebbero, salvo parere contrario, necessita’ di rattoppi  primaverili come si sta sperimentando in svariate zone di Milano citta’ ove l’asfalto a causa del gelo invernale lascia vistose buche a corredo di questa scelta.

Grazie per l’attenzione.

PS Da domenica saro’ fuori citta’ per qualche giorno e penso di non poter rispondere ad eventuali segnalazioni.

Vorrei fare una riflessione. Le città si trasformano e cambiano con il mutare delle esigenze. Ciò non significa però cancellare la storia. Il patrimonio storico deve essere conservato e non messo da parte da una scelta puramente economica. A nessuno verrebbe in mente di demolire o eliminare questo o altro monumento milanese perchè è meno costoso farlo. Gli alberi di via Mac Mahon hanno più di 80 anni e ne caratterizzano il paesaggio e servono non solo a fare ombra ai binari o a qualche macchina. Servono sopratutto sia al paesaggio di Milano, sia a ridurre gli impatti dell'urbanizzato che a rendere più vivibile un'area che senza la loro presenza sarebbe "anonima". Questi alberi del resto sono l'identità del quartiere, altrimenti non si comprenderebbe il perchè della discussione in corso.

Via Mac Mahon nel 1933. Fonte: Ediz. GMG, annullo del 31/7/1933, collezione M. Cerizza. Da http://www.miol.it/stagniweb/foto6.asp?File=milano01

...e pensare che (in buona compagnia) ho votato Pisapia proprio per cancellare quegli incubi  di Albertini e Moratti ammazza- verde...

Risposta spot perchè è ora di pranzo, di certo capirai.

Sono del '52 e per quanto ricordo, posso confermarti che nel 66/67 non ho visto ricollocazioni d'alberi, suppongo pertanto che l'intervento ATM, abbia interessato semplicemente la rete elettrica. Mi ricordo anche precedentemente (circa 6 anni) che prendevo il tram con mio padre + circonvallazine x partita S.Siro e le piante erano sempre lì. Suppongo pertanto che lo spostamento possa essere stato eseguito fra il 33 e il 53. 

Riguardo ai 700 alberi compensativi, durante l'incontro non mi risulta sia stato specificato dove dovesse avvenire la collocazione. Fonti di stampa... Non ho sotto mano l'evidenza, ma mi sembra Repubblica si afferma 'ambito cittadino' per rispettare la normativa; per quanto posso comprendere, può essere anche Via Quarenghi o altra Zona..... Dove metteresti 700 alberi nelle 'immediate vicinanze' che non c'è posto?

Buon appetito!

Più che per l'acqua (che sta in fondo) le radici affiorano per fame di ossigeno (l'asfalto ed il cemento le soffoca) od ostacoli sotterranei. Il rimedio sarebbe soprattutto preventivo, cioè al momento dell'impianto dell'albero. Oggi ci sono molte aziende che se ne occupano sistemando una specie di cupola forata ( detta cupolex) sotto l'apparato radicale dell'albero. Questa cupola non permette alle radici di risalire ma lascia tutto lo spazio per respirare. Se il danno ormai è fatto le radici superficiali possono essere, con la supervisione di un agronomo, ridotte e sistemate in modo da non costituire pericolo. Naturalmente andrebbero rimossi gli eventuali ostacoli sotterranei ed aggiunta nuova terra.

ma non si era detto di parlarne prima?

perchè questo sito la mette giù come già decisa:

http://www.02blog.it/post/24793/i-180-olmi-di-via-mac-mahon-saranno-abbattuti

è uno scherzo?

No perchè l'orario è lavorativo e dovrei perdere mezza giornata di lavoro .. e sono partita iva :)

Sapete se c'è qualche anima pia del m5s che ha fatto il video della seduta?

Ho trovato la pagina con i video dei consigli di zona, è presente quello del 4 aprile ma non quello del 15, forse bisogna aspettare?

https://www.youtube.com/user/lupacchi81/videos?sort=dd&view=0&flow=list

Pubblico p.c.

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=374667



Milano: i 180 olmi di via Mc Mahon sradicati a ottobre: per il Comune non ci sono alternative

Nessuna delle proposte fatte dai residenti della zona è stata accolta dal Comune di Milano: i 180 olmi che da quasi ottant'anni incorniciano via Mac Mahon saranno sradicati ad ottobre perché non intralcino il tram 12. Infuriati i cittadini: "Possibile che un tram venga prima di tutto?"

martedì 23 aprile 2013 17:49

Si, ma un certo tipo di speranza, l'ha data il Presidente di Zona 8 chiarendo che non sarebbe stata l'unico incontro. Per quanto mi riguarda e proprio per questo non sono piu' intervenuto, l'argomento alberi non e' fine a se stesso, ma a secondo della conclusione di questo "argomento" o "problema", se ne tira dietro altri. La vivibilita' di una via o corso di una certa rilevanza,  viene dato da piu' componenti di cui il verde e' una delle priorita', ma c'e' dell'altro.

Esempio: ogni anno viene stilata la classifica delle citta' italiane piu' a misura d'uomo, Il fatto che cambi di volta in volta, significa che ci sono amministrazioni comunali che si muovono bene ed altre male o meno bene. (ho citato citta' ma posso anche pensare a quartiere).

Il fatto di prendere una cosa a se stante, senza considerarne altre, ma che fanno parte di un discorso organico, e' ragionamento sbagliato di principio.

Grazie per l'attenzione (spero d'essere stato chiaro).

Cordialmente

Bene. Se andate nella pagina Fb di Ivan Berni e cercate questo articolo c'è una discussione e scambio di opinioni in atto. Inseritevi anche voi con i vostri post-pareri in merito al deciso (?) abbattimento..

Non "disperse" ma allargate. E' diverso. Dato che molti che seguono qui si aggiornano e condividono anche su Fb. Ma non il contrario purtroppo.

Invio p.c. questo articolo inoltratomi ieri. Interessante il particolare del legname venduto a quasi 15 euro al q. Mi è venuto da chiedermi... quanti q. saranno 180 olmi come quelli di Mac Mahon ? In passato, in altre occasioni di abbattimento, ho fatto delle richieste agli atti per sapere la destinazione finale degli alberi. Mi hanno risposta, a fatica (ho dovuto insistere), che le alberature "entrano nelle disponibilità della ditta che le abbatte". (Spesso chi le abbatte sono gli stessi che ne hanno deciso la necessità e che ripiantumeranno... e si portano via pure il legname quindi... con "leggero" conflitto di interessi). Impossibile saperne di più.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/22/giornata-della-terra-il-bosco-di-milano-che-non-ce-piu/571692/

RIPORTO p.c.

Carlo Martignano tramite Inzana Salvina

Esiste un sistema estremamente semplice, economico ed efficace per evitare lo sviluppo delle radici verso la superficie, e quindi la conseguente deformazione della pavimentazione. Si tratta, sommariamente, di togliere la parte superficiale (circa 25 cm) del terreno (immediatamente sotto la pavimentazione) e metterci della breccia. E poi ri-pavimentarci sopra. In questo modo succede che la zone superficiale (breccia) non “mantiene” l’acqua, per cui non è praticamente mai umida e quindi le radici non potranno svilupparsi lì. Ma si svilupperanno SPONTANEAMENTE verso il basso, dove trovano un ambiente (terra umida) favorevole. In questo modo la pavimentazione non sarà soggetta a pressioni delle radici e quindi avrà bisogno di continui interventi di manutenzione.
Questo sistema è facilissimo, è collaudato ed è anche conosciuto dagli agronomi e “forestali”: perchè non lo adottano SEMPRE???

Anna Cassarino tramite Carlo Martignano

la soluzione che propone Carlo Martignano, così come ogni conoscenza utile per il rispetto della natura, va fatta conoscere al maggior numero possibile di persone, in modo che possano poi passare nella mentalità di chi prende adesso scorciatoie insensate

Interessante articolo di Repubblica ( Ilaria Carra - http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/04/27/news/ogni_anno_11mila_nuovi_alberi_il_comune_rif_i_conti_del_verde-57517010/ )

che ci spiega come il Comune sia impegnato nel rispetto della legge  in Gazzetta Ufficiale 14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” ( la trovi a questo link: http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/pdf2010/Edilizia_e_Territorio/_Allegati/Free/Infrastrutture24/2013/legge10.2013.pdf )

Purtroppo la mia competenza in materia è limitata, mi piacerebbe tanto se qualcuno riuscisse a spiegarmi se un prato all'inglese ha lo stesso peso di un centinaio di alberi quasi centenari alti circa 20 metri, in pieno territorio urbanizzato....

grazie. cp

Tutto un prato all'inglese sta all'ambiente come l'acqua sta al ruscello, mentre un solo albero a largo fusto sta all'ambiente come l'acqua  sta al  fiume.

Si la frase 'poco più di una buca di fango' e 30 cm. Anche se non si sono andato materialmente a scavare con la mia palettina da spiaggia, mi puzza tanto di un articolo abbastanza 'schierato'.  Questo articolo di 'corriere milano' se paragonato con altri giornali d'informazione locale dà l'impressine come sopra commentato. Ci sono così tante cosette che sollecitano la mia curiosità; ad esempio, se le radici sono così invasive da deformare i binari, perchè non vi è alcuna traccia di radici fra un binario e l'altro? Gli unici problemi statici che abbiamo potuto notare negli anni, è stato solo nel caso di alcune nevicate che, per il peso, hanno rotto dei rami alti. Trombe d'aria con grandinate hanno avuto effetto con danni alle auto parcheggiate, solo su dei platani dalle parti di inizio via Induno/via Cenisio! Perchè gli olmi di Mac Mahon non sono caduti? Ahhh capito! Per fare un dispetto all'Atm ed alla Moratti!

L'associazione AIDAA chiede chiarezza:

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=374699

Milano, Aidaa in difesa degli olmi di via Mac Mahon: presentato l'esposto in procura

L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente difende i vecchi olmi di via Mac Mahon, che il Comune si appresta a sradicare perché non intralcino il percorso del tram. "Assurdo il tram contro gli alberi: la soluzione c'è, basta metterli in sicurezza rimuovendo parzialmente la soletta di cemento sottostante". Ma uno studio di Agraria del 2008 darebbe ragione ad ATM

lunedì 29 aprile 2013 10:05

Un dettagliato esposto è stato inviato oggi alla Procura della Repubblica del Tribunale di Milano ed al comando del nucleo operativo ecologico dei carabinieri dal presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con il quale si chiedono indagini per verificare se la presenza degli olmi di via Mac Mahon è realmente cosi pericolosa da rendere indispensabile il loro taglio.

In questo caso, visto che tale situazione viene prospettata già dal 2008, AIDAA chiede di indagare se le amministrazioni milanesi che si sono susseguite in questi anni ed i vertici dell'ATM non abbiamo messo a repentaglio la vita dei cittadini e del personale viaggiante tacendo tale pericolo causato dagli alberi chiedendo in caso di persistente pericolo che venga immediatamente bloccato il traffico delle linee dei tram.

Se cosi invece non fosse si chiede al tribunale un provvedimento urgente che blocchi immediatamente il taglio di questi alberi, almeno fino a quanto non vi saranno nuove perizie che attestino o meno la pericolosità degli alberi presenti da oltre ottant'anni lungo il corso Mac Mahon e fino a quanto il comune non avrà studiato soluzioni alternative che non passino dal taglio degli olmi - anzi, che vadano nella direzione della loro messa in sicurezza attraverso la parziale rimozione della soletta di cemento sottostante i filari alberati in modo da permettere che gli alberi possano sviluppare in maniera naturale le loro radici.

AIDAA chiede inoltre un tavolo tecnico aperto ai cittadini ed alle associazioni per trovare una soluzione che permetta di non mettere tram contro alberi ma che trovi un compromesso possibile (che esiste) per la salvezza di entrambi che può diventare un vero e proprio progetto pilota per tutte le altre situazioni simili che si presentasseso in futuro non solo a Milano ma in tutte le città con viali alberati del nostro paese.
Per info 3478883546-3926552051

Tuttavia i 180 olmi di via Mac Mahon sarebbero davvero un problema di sicurezza secondo ATM, lo testimonierebbe un dossier della Facoltà di Agraria della Statale di Milano, risalente addirittura al 2008: "Le radici non hanno spazio per crescere, gli alberi sono stati piantati circa 80 anni fa su un solettone di cemento". Senza interventi, saranno a rischio sia le piante che la tenuta delle rotaie del tram 12. L'articolo di Corriere.it del 28.04.2013

Leggi anche:

Michele Sacerdoti: sugli alberi di Mac Mahon possibile un intervento meno drastico

Verde urbano, pubblicato il nuovo rapporto ISTAT (dati 2011). Clini: "Ancora troppo cemento nelle città italiane"

Verde urbano, cosa cambia con la nuova legge? Intervista a Michele Sacerdoti

Milano: i 180 olmi di via Mc Mahon sradicati a ottobre: per il Comune non ci sono alternative

Diffondete per favore. Al fine di una numerosa partecipazione dei cittadini e i residenti in zona Mac Mahon:

Al Circolo PD "Antonino Caponnetto" di via Gran San Bernardo, 1 , il 10 Maggio ore 21 - “PER UNA MILANO VIVIBILE” ci sarà un incontro con Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua Pubblica, Energia, ed Alessandro Giungi, neo Consigliere Comunale di Milano.
Maran esporrà e risponderà ai cittadini presenti anche sulla questione degli Olmi di v. Mac Mahon".

Claudio ... sei proprio tu a fare questa proposta?? Allora stare all'opposizione ti ha fatto UN GRAN bene!!! GRANDE!!! :-)

s

IN DIFESA DEI 180 OLMI DI MAC MHON

venerdì 10 maggio 2013 Dal 21.00 al 23.00

PROMEMORIA : FATE GIRARE. E' STATO APPURATO CHE SONO IN MOLTI A NON ESSERE ANCORA INFORMATI ,NE' DEL PROGETTO DI ABBATTIMENTO DEI 180 OLMI NE' DELLA RIUNIONE DI VENERDI' . GRAZIE.

Il comune vuole tagliare tutti gli olmi di via Mac Mahon.

Venerdi' alle 21.00 in via San Bernardo 1 al circolo Caponnetto ci sara' Maran che rispondera' ai cittadini.

Credo sia importante far sentire la nostra calda reazione.

https://www.facebook.com/events/244022445737962/

Resoconto:

http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2013/05/riunione-comitato-alberi-mac-mahon.html

venerdì 10 maggio 2013

RIUNIONE COMITATO ALBERI MAC MAHON MILANO

Si è svolta oggi la prima riunione informale del gruppo di lavoro che dovrà portare alla costituzione del comitato dei cittadini a difesa degli alberi di viale mac mahon il gruppo di lavoro ha nominato il presidente AIDAA Lorenzo Croce coordinatore dello stesso, mentre sono stati costituiti due sottogruppi di lavoro uno di natura tecnica che avrà lo scopo di studiare i documenti e produrre proposte alternative fattibili al progetto di abbattimento di tutti gli olmi, il secondo gruppo invece avrà lo scopo di informare la popolazione e di coordinare gli interventi sul territorio. Alla prima riunione hanno partecipato una quindicina di persone. Il gruppo di lavoro tornerà a riunirsi nei prossimi giorni dopo aver effettuato una campagna di conoscenza verso la popolazione delle zone interessate allo scopo di aprirsi alla collaborazione di tutti i cittadini che lo riterranno. Per questo motivo nei prossimi giorni verrà effettuato un volantinaggio allo scopo di far conoscere l'iniziativa. Alla prossima riunione aperta a tutti coloro che lo desiderano si metteranno le basi formali per la costituizione del comitato permanente a tutela degli alberi di via Mac Mahon a Milano

sono sotto sequestro e il sindaco, notizia di oggi, ha fatto ricorso contro il sequestro... i rappresentanti del popolo contro il volere del popolo... ma in Italia è cosa vecchia!

cè qualcuno che può darmi il contatto dell'aidaa? io sono una di quei residenti di via benendetto marcello che sta vedendo morire gli alberi a causa di un mercato ingestibile che solo D'Alfonso vuole! insieme alla mattanza del verde antico (anche da noi ci sono alberi dell'età dei miei nonni) sono morti i filari piantumati poco tempo fa! Venite al martedì e al sabato pomeriggio per vedere lo scempio che viene lasciato! Allora mi domando che senso abbia proclamare nuove piantumazioni (da parte del Comune) e lasciar morire i vecchi alberi??

Dinnanzi a queste situazioni, penso con rabbia al mio volantinaggio pro Pisapia e all'acqua che ho preso per festeggiare la sua vittoria: che stupida a crederci!

fabiana

Grazie Salvina! Ci siamo già sentiti e visti con Lorenzo e saprai presto di cosa sto parlando perché ho fatto un giro con Lorenzo tra i "miei" alberi e saprai presto!

Non sapevo questa storia! Che vergogna... ora capisco i "proclami" dei nostri amministratori! Condivido l'inaccettabile incuria nei confronti dei nostri alberi secolari ma di tutto il patrimonio verde che ci fa respirare, vivere e gioire: io non mollo! I "miei" alberi hanno tutti i diritti di continuare a vivere!

Spero poterti conoscere

grazie

fabiana

ps se vuoi dare un'occhiata c'è qui su partecipaMi la discussione che ho aperto 1 anno fa sullo spostamento del mercato di via benendetto marcello

Più che d'accordo con voi !
tagliare questi alberi secolari che preesistevano prima dell'arrivo delle rotaie del tram, significa unicamente "business", pura speculazione e causerebbe un danno incalcolabile soprattutto sulla nostra salute, su quella dei bambini in particolare.
Nel programma del sindaco esisteva un progetto per far diventare più verde Milano: pensa di farlo tagliando tutti gli alberi più grandi ?
sai che bell'aria che si respirerebbe in estate !!!

Una sentenza interessante:

Prevalenza della tutela paesaggistica rispetto all'urbanistica
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13541.asp

In merito a questo è stato fatto un esposto in Procura. Lo stanno vagliando.

Non saprei quando andare indietro.

Sicuramente Giunta Moratti, forse anche parte del secondo mandato di Albertini.

Bisognerebbe sapere da quanto questa situazione sia nota.

Per il resto credo che chiunque vorrebbe salvare mobilità e alberi.
Bisogna capire se sia possibile oppure NO.

Certo che non possiamo aspettare che un olmo cada sui bambini che vanno alla Scuola Dante.

Si devono fare più analisi, quanto meno parziali possibili.

Spero che quanto accaduto ( Olmo cade e finisce su un autobus in via De Amicis ) non venga strumentalizzato contro gli olmi di Mac Mahon

La pericolositá di questo albero MARCIO all'interno del Parco Testori é stata segnalata piú volte! Allego il prima e il dopo. E qui di bambini (e non solo...) ce ne sono di sicuro, in tutte le ore del giorno (e purtroppo anche della notte). Questo é il risultato dell'indifferenza e dell'incuria delle aree verdi (e non solo) della nostra cittá. Mi auguro che anche questo crollo (tra l'altro annunciato) non venga strumentalizzato per giustificare l'abbattimento degli olmi di Via Mac Mahon

grazie

non ci sono cose più importanti: qui vengono esclusi i cttadini dalle scelte fatte sulla loro vita.

il che per una città nella quale si proclama la necessità di democrazia partecipata è un po' contradittorio. oggi sono elegante.

Visto e considerato che gran parte dei filari di olmi sono secolari, avendo raggiunto la veneranda età di 100 anni, dovrebbero essere maggiormente tutelati anziché abbattuti. A tal proposito esiste una nuova Legge in materia che li tutela:

L’art. 7 della nuova legge riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”. A tal fine si definiscono i criteri per identificare un albero monumentale, rendendoli univoci ed omogenei su tutto il territorio nazionale. Si definisce, quindi, albero monumentale:

a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; 

b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; 

c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Grazie Oliverio, sono dati importantissimi che non si riescono ad ottenere dal sito istituzionale nonostante le promesse delle autorità.

Stefano

Il problema è trovarli

PROGETTO MAC MAHON: le cose fatte, le cose da fare

Grande, appassionata e attenta partecipazione dei cittadini all'incontro pubblico di ieri pomeriggio al CAM Pecetta, organizzato dal Consiglio di Zona 8 per informare e coinvolgere gli abitanti in merito al Progetto Mac Mahon.

E' stata una iniziativa utile per una serie di ragioni.
La prima, fondamentale: molte persone non erano informate e non sapevano dove recuperare le informazioni. Da oggi la documentazione relativa al progetto (Relazione Agronomica e quattro possibili opzioni progettuali proposte), presente sul sito del Comune di Milano, è liberamente a disposizione e consultabile anche in formato cartaceo presso la sede del Consiglio di Zona 8 (via Quarenghi 21, secondo piano) e direttamente in quartiere presso il CAM Pecetta (via della Pecetta 29).
La seconda ragione: la mancanza di informazioni - dopo alcuni articoli pubblicati oltre un mese fa - aveva prodotto una serie di iniziative locali che rischiavano di aumentare la confusione e i problemi, anziché risolverli. Come se esistesse un "partito dei sostenitori del tram" contrapposto a un "partito dei sostenitori degli alberi". Niente di più sbagliato: e lo si è visto nel corso dell'incontro pubblico dove, limata qualche intemperanza frutto di questa artificiale contrapposizione, è emerso un dato centrale: esiste un fondamentale e comune interesse pubblico a garantire sia il mantenimento della tranvia in condizioni di sicurezza, sia la salvaguardia del paesaggio urbano di via Mac Mahon rappresentato dalle alberature esistenti.

Adesso dobbiamo concentrarci sul lavoro concreto da fare. Esistono quattro opzioni progettuali presentate dall'Amministrazione comunale. Dal quartiere, dal territorio possono nascere ulteriori proposte e indicazioni. Ma proposte, idee e indicazioni dal basso possono nascere, oltre che attraverso la fondamentale opera di informazione e partecipazione avviata con l'incontro al CAM Pecetta, anche da un livello di approfondimento tecnico che richiede competenze specifiche. In che modo? Come procedere? Con quali strumenti? Con quali risorse?
In altre parole: come possiamo ottenere, a beneficio dei cittadini, quel livello di approfondimento conoscitivo indispensabile a trasferire la discussione dal piano teorico a quello pratico, a individuare una soluzione preferibile rispetto ad altre?

Su questi aspetti intendiamo concentrare il lavoro comune da fare, a partire dalla prossima riunione della Commissione Ambiente del Consiglio di Zona 8, convocata per LUNEDI 3 GIUGNO, dalle ore 18 alle 19.30
Vi invito a partecipare attivamente e a diffondere le informazioni.

Un caro saluto e grazie a tutta la cittadinanza attiva.

Enrico Fedrighini
Presidente Commissione Ambiente e Mobilità
Consiglio di Zona 8

LUNEDì 3 GIUGNO IN C.D.Z. OTTO, h 18, si parlerà di MAC MAHON.

EcommiZ8@c​omune.milan​o.it (EcommiZ8@comune.milano.it)
31 Maggio 2013
                
          Ai sigg.    Componenti la Commissione Istruttoria Zonale
          Ai Sigg.    Consiglieri di Zona 8
          Ai Sigg.    Direzione Settore Zona 8
                
               LORO SEDI
                
Oggetto: convocazione Commissione Istruttoria Nr 01 Parchi e giardini, Arredo urbano, Ambiente, Agricoltura e Mobilità
                
Si comunica che la Commissione Istruttoria in oggetto è convocata,
                
Lunedì 3 Giugno p.v., dalle ore 18.00 alle ore 19.30,
presso il Consiglio di Zona.
                
Sono all'ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Progetto Mac Mahon
2) Intervento di manutenzione straordinaria della fontana presso il Parco di Villa Scheibler
3) Comunicazioni del Presidente, esame della posta e segnalazioni pervenute, interventi dei Cittadini.
                
     Distinti Saluti
      
      
     IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ISTRUTTORIA
     Enrico Fedrighini

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA

Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea
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AIDAA nel web: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/
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Telefono 392 6552051 - 3478883546 – 0222228518

COMUNICATO STAMPA

 NATO UFFICIALMENTE IL COMITATO TUTELA DEGLI OLMI DI VIA MAC MAHON

Milano (2 giugno 2013) - Si è ufficialmente costituito il comitato di tutela degli olmi di via Mac Mahon a Milano. La costituzione ufficiale è avvenuta venerdi 31 maggio durante la riunione che si è tenuta in piazza Castelli a Milano alla presenza di numerosi cittadine e cittadini. Lo scopo del comitato è quello di trovare una soluzione condivisa che permetta la salvaguardia dei filari alberati di olmi di Via Mach Mahon ed allo stesso tempo trovare una soluzione che permetta la giusta sicurezza nella viabilità delle linee tramviarie. Per questo motivo come primo impegno il comitato nella giornata di domani lunedi 3 giugno sarà presente con una folta delegazione ai lavori della commissione ambiente del consiglio di zona dove si discuterà proprio del progetto del comune di Milano di tagliare gli olmi, il comitato domani chiederà ufficialmente al consiglio di zona di prendere degli impegni precisi per la tutela degli alberi, allo stesso tempo nei prossimi giorni il comitato darà incarico a un agronomo ed a un urbanista di realizzare una perizia "superpartes" che abbia come obbiettivo la salvaguardia degli alberi. Inoltro il comitato avvierà una serie di azioni di natura informativa dal volantinaggio, fino alla presenza nelle scuole, allo scopo di rendere edotta la popolazione sia sulla reale situazione del viale alberato, che sui rischi per la salute e per l'inquinamento qualora si procedesse al taglio degli alberi, sia anche per quanto riguarda gli aspetti storico-urbanistici ed architettonici della situazione ed infine sarà compito del comitato avviare anche una indagine per scoprire quali siano le ricadute di natura economica sul patrimonio urbanistico (minor valore delle case di circa il 20-25%) in caso di taglio degli olmi. Il comitato nasce allo scopo di proporre soluzioni alternative a quelle proposte dalla giunta comunale di Milano partendo da una posizione di dialogo tra le parti. La prossima riunione pubblica del comitato è prevista per mercoledi 5 giugno alle ore 17 presso la struttura di via Pecetta a Milano.