Il comune ha perso la testa: blocco in Via gallarate

In effetti la progettazione della viabilità non è da tutti, ma la scelta forse più che pellegrina è peregrina, per il resto il concetto è ben chiaro e il messaggio forte. Pone la necessità di valutare sempre con attenzione le scelte che si fanno. Saluti.

Condivido le perplessità sollevate da molti cittadini e come Consiglio di Zona chiediamo all'Amministrazione di rivedere profondamente il progetto.

Per capire la dimensione del problema, credo sarebbe utile anche cercare di liberarsi, per quanto è possibile, da luoghi comuni. Il problema non è l'ideologia ambientalista (che cosa vuol dire?) di chi fa le piste ciclabili: il problema è saperle fare bene, cioè integrate al sistema della mobilità urbana. Cosa un po' più difficile che tracciare una semplice strisciata di vernice.

Lo dico perchè credo fortemente nella partecipazione e nello stimolo da parte della cittadinanza, che per manifestarsi non ha bisogno di frasi fatte piene di vuoto pneumatico.

Condivido le perplessità dei cittadini.

Preferirei che la mia IMU fosse destinata ad uno studio globale della mobilità a sostegno dei cittadini milanesi e non di qualche "DUNO" che si sveglia la mattina e definisce interventi che costano e sono dannosi.

Paralizzare il traffico di via gallarate ha la sola conseguenza che il  traffico si riverserà nelle zone adiacenti che sono prettamente residenziali, ovvero musocco e gallaratese.

Maran, assessore alla mobilità, come è stato possibile avvallare questo intervento?

In molti thread ci stiamo interrogando sull'opportunità di iniziative come domeniche a piedi, area C, strisce blu ed altri meccanismi di penalizzazione dei cittadini. Queste azioni sono la risposta ai dubbi dei cittadini?

La giunta dovrebbe occuparsi di problemi seri, non a bloccare il commercio cittadino.

Decisioni senza testa avente in mente solo l'ideologia.

Spero che questa giunta se ne vada presto prima di fare altri danni.

Naturalmente quelli che devono prendere la tangenziale di figino ed andare alle autostrade si mettono pazientemente in coda o vanno a Genova in bicicletta.

Concordo pienamente, qui c'è gente che ha dei sogni in testa nel posto sbaglato, vadano in Tailandia in bicicletta, qui dobbiamo laovorare senza aumentare le enormi code che ci sono, ma trovando un modo per far fluire il traffico.

Questa è una domanda così generica che non puoi neanche risponderti da solo.

Hai presente che se chiudi una strada affollata, il traffico rallenta ed inquina di più ??

Non basta avere un'idea, bisogna valutarne l'impatto.

Tu sei uno studente di matematica, hai il cervello allenato al ragionamento, prova ad impostare un ragionamento completo:

1. io chiudo via gallarate al traffico, parzialmente
2. cosa faranno gli automobilisti ??
3. percorreranno via gallerate a piedi ??
4. percorreranno via gallarate in bicicletta ??
5. percorreranno via gallarate in pulmann ??
6. percorreranno vai appennini in auto ??
7. si formeranno delle colonne in via gallarate ??
8. se si quanto consuma una macchina in coda, la moltiplico per tutte le macchine in un periodo, sottraggo il consumo per un andamento normale ed ottengo la varianza del consumo

ecc.

Tu hai fatto questo ragionamento ?? il comune ha fatto questo ragionamento ??

hai forse impostato un modello matematico della zona ?? no, è difficile.

Allora perchè si è deciso di chiudere via gallarate ?? perchè nella giunta ci sono degli ecologisti che impongono la loro volontà ??

Qualcuno può mostrare delle medie, degli scarti quadratici medi, delle varianze ??

No, non è così ?? 

Ti invito a fare un ragionamento simile o no per la BREBEMI. La facciamo o no ??

Sursum corda.

Ok, non ti importa quanto traffico ci sia su un tratto urbano di strada statale, dell'aumento di inquinamento nella zona, del fatto che il commercio venga penalizzato e, dulcis in fundo, sacrifichi tutto per l'obiettivo di ridurre l'auto, ma non sai niente di statistiche perche' le fa l' Amat. Scusa ma se vuoi vedere l'effetto di una scelta, dovresti essere attento ai risultati.

Insomma, un salto nel buio, per ideologia.

I dipendenti Fiat saranno senza cassa integrazione e disoccupati, non potranno andare alle case popolari date a rom ed immigrati.

E se la città senz'auto non reggesse?? Non puoi pensare che ci possa essere una souzione intermedia con mezzi elettrici. Semi elettrici ?? Hai controllato che le ferrovie possano assorbire l'extra carico commerciale, che ci siano dei nodi efficienti di smistamento ??

Ovviamente l'intera giunta ed il pubblico impiego non usano né auto né parcheggi riservati, sono stati aboliti i pass per l'area c, paghino tutti l'abbonamento dei tram, vero ?

Durante la santa inquisizione la verità si cercava con la tortura, indifferente la verifica se Dio collaborasse: è lo stesso metodo.

Durante un consiglio di zona 8 avevo chiesto se si controllasse l'inquinamento fuori area c e avevo ricevuto molte assicurazioni che ci sarebbero state centraline fuori dall'area, mai da me trovate.

I dati dell'inquinamento ?? La solita agenzia del territorio aveva i dati.

Questo è un approccio ideologico, non scentifico, perché quello scentifico si basa su studi e misure (metodo galileiano): tu dovresti portare questi metodi nel tuo gruppo, non farti sommergere dallo stesso.

Se mi date del demagogo io posso benissimo fare il vostro gioco e dire che la vostra è pura ideologia non avete alcuna statistica e alcun dato che dimostri che queste politiche di riduzione del traffico rovinano l'economia e aumentano l'inquinamento e non esiste alcuno studio che dimostri che attuare delle politiche a favore degli automobilisti riduca il traffico e l'inquinamento.

A me pare che non ci sia bisogno di statistiche e prove inconfutabili per capire che rendere più sconveniente l'utilizzo dell'automobile convince le persone a cambiare mezzo di trasporto.

È una regola di mercato, più il prodotto è sconveniente e meno sono le persone che lo richiedono.

Come sarebbe a dire che non so come giustificare una stupidaggine? La cosa è semplice e ben giustificata

1. Il traffico è il maggior responsabile dell'inquinamento cittadino che danneggia gravemente la salute delle persone, e questo è dato dai più svariati studi fatti anche da AMAT e dall'Organizzazione Mondiale della Sanita.
2. Dato che la salute delle persone è fra i primi (se non il primo) valori su cui si deve fondare una società, perché per questo è fatta: per far star bene le persone, il traffico di Milano in un modo o nell'altro è da ridurre (ho il diritto di stare in salute a casa mia!).
3. È una baggianata il fatto che le auto servono per l'economia, Milano ha più auto per abitante di Madrid, Parigi, Londra, Vienna, Berlino e Amsterdam.
4. Per ridurre il traffico c'è un unico modo: far si che le persone che prima usavano l'auto ora useranno altri mezzi.
5. Per scoraggiare le persone a non usare l'auto c'è un unico modo, far sì che i mezzi alternativi siano più attrattivi rispetto all'automobile.
6. Per rendere più attrattivi i mezzi alternativi due sono le cose che si possono fare:
1. potenziare i mezzi alternativi (piste ciclabili, potenziamento mezzi pubblici,...);
2. rendere l'utilizzo dell'automobile più sconveniente (area C, zone 30,...).

Il ragionamento fila liscio come l'olio, se poi uno è un pigrone, non gliene frega niente che c'è gente che ci muore per l'inquinamento e preferisce starsene al calduccio nella sua scatoletta di metallo, può anche inventarsi che tutto questo è completamente sbagliato, che è frutto dell'ideologia comunista e che non ci sono studi che dimostrano ciò che è evidente (dimostratemi che 1+1=2 io non ci credo!). Ma la realtà purtroppo è questa.

Ciò che rovina l'italia non è la demagogia ma i pigroni menefreghisti che si inventano le più strambe giustificazioni perché non hanno voglia di faticare (come quelli che non pagano le tasse perché sono troppe o che buttano le cartacce per terra perché tanto lo fanno tutti).

Stasera sono andato personalmente a controllare Via Gallarate nel tratto da Via Gradisca a Via della Torrazza, quasi.

Ho notato che la situazione è migliore di quanto avessi capito: non è stata chiusa una carreggiata, ma sono state ridotte entrambe le carreggiate per il 30% circa ciascuna.

Risultato: oggi, il traffico era scorrevole, da domani a partire dalle 7,30 fino alle 9,30, il traffico rischia di essere convulso, idem verso mezzogiorno e dalle 16,30 alle 19,30, potendo i mezzi mettersi solo in fila indiana.

Dal punto di vista pratico ci sono queste amenità:

1. la pista ciclabile inizia dal piazzale Cimitero Maggiore, è interrotta dove c'è l'immissione della carreggiata del Cimitero Maggiore in via Gallarate
2. la pista ciclabile si interrompe alla prima rotonda per ripartire dopo la stessa

Ovviamente in questi due tratti, andare in bicicletta è un rischio.

La cosa più buffa è che entrambi i marciapidei sono larghi almeno 200 cm quindi avrebbero sopportato per il 50% una pista ciclabile per lato, senza alterare la carreggiata.

Visto che i pedoni da Piazzale Cimitero Maggiore a Pero sono nulli e si muovono solo in piccole tratte in corrispondenza di ristoranti e bar, mettere la pista ciclabile sul marciapiede sarebbe stato comodo, utile, meno costoso. Volendo poprio, si potevano ridurre le ampissime aiule del marciapide vicino al cimitero maggiore, prima della prima rotonda.

Ma a chi serve questa pista, visto che non è raccordata a  niente a Milano ?? 

Poichè non è collegata con viale Certosa, certo a  me non serve.

Può servire agli abitanti del Gallaratese della zona di Via Appennini e Via Cechov e altre vie limitrofe, che possono arrivare alla pista ciclabile parzialmente sul marciapiede della via che sbocca in Via gallarate, percorrere via Gallarate, ed a Pero immetersi in Via Appennini o successive.

A tutti gli altri non interessa di certo.

Allora abbiamo aperto una pista ciclabile per due circoli di ambientalisti di Via Appennini e basta.

Smentitemi se ho capito male o se non so qualcosa.

Sicuramente le due piste ciclabili saranno un gorsso intralcio al traffico commerciale nelle ore di punta, creando code addizionali, rallentamenti, inquinamento, frustrazione e costi, esattamente l'obiettivo contrario di quello desiderato.

Io sono favorevole a ridurre il traffico inquinante, ma ogni cosa deve essere studiata sul campo per essere significativa.

Ho allegato le foto fatte il giorno 1/5/2013.

Hai centrato un problema: cosa serve ??

a Niente.

Sono ri-passato ieri da via gallarate.

potrei dire che confermo quanto detto fin'ora, ovvero che la pista così com'è è troppo stretta e troppo a contatto con il traffico, che parte dalla rotonda che separa Pero da Milano (ovvero dal nulla..) e finisce all'altezza del piazzale cimitero maggiore (ovvero nel nulla...)

in realtà devo aggiungere un elemento: è un colabrodo.

E' un colabrodo perchè è continuamente interrotta in concomitanza delle numerose interruzioni della continuità stradale (incroci, rotonde, allargamenti del marciapiede..).

In pratica il ciclista di buona volontà che voglia percorrerla deve continuamente entrare ed uscire dalla pista, non solo vanificando lo scopo della stessa, ma esponendosi ad un rischio maggiore rispetto ad una bici che percorra una strada stando fissa sulla destra.

Se fosse per me i 100km di piste ciclabili la cui costruzione è in programma non dovrebbero essere costruite. dovrebbero annullare tutto.

Occorre prima pensare alla viabilità: capire a chi puo' servire una pista ciclabile, quali itinerari possono essere serviti, chi percorrerebbe quella ciclabile e per andare dove.

Poi occorre fare una fattibilità seria: definito il punto di partenza e il punto di arrivo della ciclabile, occorre ispezionare il territorio per individuare le aree che possano effettivamente ospitare la ciclabile. Tagliare un pezzo di strada per ospitare una ciclabile è stupido, consente di realizzare una ciclabile come quella di via gallarate, inutile, e toglie spazio agli altri mezzi.

Infine, va valutato quanto costa. 

Questa giunta parte sempre da partiti presi: si deve fare le ciclabili perchè cosi' funzionerà meglio. Si scopre che costano 93 milioni, si spendono 93 milioni. Nessuno si chiede quale sarà il beneficio di questi 93milioni in relazione all'opera che si sta per realizzare?

Possibile che 93 milioni non possano essere destinati ad altro per migliorare la viabilita? Ad esempio comprare qualche tram in +? aumentare il numero di linee? assumere conducenti? abbassare il prezzo dei biglietti ATM?

In una azienda normale, funziona proprio cosi: idea -> proposta -> fattibilità  -> costi e tempi -> definizione business case con profitto e costi -> approvazione solo in caso di business case favorevole -> partenza attività -> monitoraggio KPI.

In questa giunta (un po' come nello stato italiano) invece tutto diverso: partenza attività - > budget -> spesa. Nessuna valutazione, nessun monitoraggio. una volta che i soldi sono spesi, amen.

Ma si puo'?