Ciclista pirata investe una donna e scappa.

Credo che il nostro sindaco sia veramente sordo o faccia finta di non capire quando si parla di ciclisti e di biciclette, capisco che ha paura di perdere consensi visto il grandissimo numero sempre in aumente di gente che usa, male, la biciclette ma il problema a Milano e' veramente serio. I ciclisti non rispettano nessuna regola stradale, passano con i semafori rossi, contromano, e la cosa piu grave occupano in maniera incivile lo spazio dei pedoni sui marciapiedi sfracciando a velocita' assurde e rendendo la sicurezza dei pedoni nulla. Per non parlare della gente investita mentre esce da un portone o da un negozio. Non c'e' nessun controllo, non ci sono sanzioni anche perche' quando per caso c'e' un vigile in zona spesso fa finta di non vedere. Milano e' diventata una vera giungla... spero non succeda mai nulla a mio figlio o a qualcuno della mia famiglia altrimenti gli mangio anche le unghie dei piedi... e' inutile fare fiaccolate e proclami strappalacrime solo quando ci scappa il morto, il problema e' gravissimo e va risolto. Sorriso quando il Sindaco paragona Milano alle grandi citta europee, dove la sicurezza dei propri cittadini e' al primo posto e dove prima di mettere in circolazione tante biciclette sono  state fatte piste ciclabili protette e sicure per tutti.

Sono perfettamente d'accordo.

Mi fa arrabbiare il fatto che ci sono persone che stanno a criticare qualunque politica di contenimento delle automobili.

E poi sembra quasi che non vedano l'ora che ci sia un (1) delinquente che fa un incidente in bicicletta, per gridare subito allo scandalo e chiedere il pronto intervento del Comune.

Se per un unico incidente si chiedono interventi del Comune con tanto fervore perché invece gli interventi di contenimento delle automobili che fanno incidenti gravi ogni settimana vengono tanto criticati?

Se ci si basa sulla cronaca nera per decidere le priorità dei Vigili, i loro interventi dovrebbero andare verso tutt'altra direzione.

Se fosse un problema grande sul giornale ci sarebbero notizie di quel tipo tutte le settimane come avviene per altre categorie di veicoli. Si può dire di tutto delle biciclette ma non che siano pericolose, il problema è solo un problema di maleducazione che purtroppo c'è in tutta la città ed è proprio di tutte le categorie di persone. Se proprio vogliamo anche i pedoni hanno la brutta abitudine di passare con il rosso e sono molto maleducati quando buttano le sigarette e i rifiuti per terra.

Il problema guardate che e' GRAVISSIMO. Ogni giorno vengo quasi travolto da qualche bicicletta che passa a velocita' pazzesca sfiorando anziani e bambini, spesso gli urliamo dietro ma questi se ne strafregano.

Un anziano puo' essere UCCISO da questi veri e propri PIRATI DELLA STRADA. La signora e' in PROGNOSI RISERVATA, non dimentichiamolo.

Anche da automobilista vi segnalo la totale ANARCHIA dei ciclisti, migliaia, non qualche caso isolato.

Vanno in mezzo alla strada, contromano, sbucano da tutte le parti, non hanno mai LE LUCI NOTTURNE.

MA SIAMO IMPAZZITI O COSA?

Il Comune ha GRAVISSIME RESPONSABILITA', e' evidente a tutti, per convenienza politica si tende a tacere il problema, i Vigili non fanno nulla, e' chiaro che GLI VIENE ORDINATO DALL' ALTO DI LASCIAR STARE.

Noi cittadini dobbiamo protstare, scrivere ai giornali, pretendere che le forze dell' ordine intervengano, rallentare e sgridare i ciclisti sui marciapiedi, parlarne nei bar, CREARE DISSENSO NELLA OPINIONE PUBBLICA.

In BICI SI DEVONO rispettare le regole, I FERITI GRAVI NON SONO UNO SCHERZO, basta trovare scuse pseudo ambientaliste, si deve rispettare la legalita', TUTTI.

Nessun commento ovviamente, fanno finta di niente...

Non è che facciamo finta di niente, è che come ha già detto Nando Dessena le generalizzazioni non servono a molto. Anche io questo autunno ho avuto un incidente in bicicletta a causa di una macchina che non mi ha dato la precedenza mentre attraversavo sulle strisce ciclabili e le macchine quando attraverso sulle strisce ciclabili la precedenza me la danno molto raramente e solo se, rischiando, me la prendo di forza, ma non capisco con questi ragionamenti dove si vuole arrivare. Io ho anche un parente che nel 1980 era sull'aereo che precipitò in mare ad Ustica (strage di ustica), ma l'aereoplano rimane ancora il mezzo di trasporto più sicuro.

Per fare dei ragionamenti servono le statistiche non le esperienze personali ed i singoli casi.

Sono fermamente convinto che per i pedoni sono molto più pericolose le strisce pedonali ed i semafori che le biciclette sui marciapiedi.

E se volete faccio anche una proposta costruttiva: si puo tranquillamente cambiare il senso di marcia della via San Brunone, così la bicicletta non è costretta a fare tutto il giro dell'isolato per rispettare i sensi di marcia, e potrebbe anche percorrere nel senso giusto una vietta stretta che farebbe sentire più al sicuro il ciclista. Sono sicuro che così si potrebbbe risolvere il problema senza chiamare in causa vigili, multe e punizioni.

Ma insomma io ho fatto (senza fare troppe analisi, magari ce n'è una migliore) una proposta che potrebbe risolvere il problema e mi si risponde: "Come mai i vigili non danno le multe", ma lo scopo è accanirsi contro i ciclisti o risolvere i problemi?

La stessa cosa è successa anche in questa discussione: io espongo un problema, cerco di trovare una soluzione e mi si risponde: "Quando c'era la Moratti era meglio".

Sembra che ci siano delle persone che non agiscono per risolvere i problemi ma solo per lamentarsi che Pisapia fa male, per vedere i ciclisti che vengono puniti, i rom che vengono sgomberati, i ragazzi dei centri sociali che vengono manganellati e così via.

Poi si dice che sono quelli di sinistra che ragionano ad ideologie. Guardate che i problemi non si risolvono con le multe, i manganelli e punendo tutti e tutto! Così si obbligano solo le persone a fare delle cose che non vogliono fare.

Per risolvere un problema non bisogna generalizzare, bisogna guardare ogni singolo caso, cercare di capire cosa ha causato il problema; e la soluzione migliore è sempre quella che spige le persone a rispettare le regole non perché altrimenti verrebbero punite, ma perché effettivamente è il modo più comodo per fare quello che vogliono fare.

Io non mi lamento del fatto che le leggi obbligano le persone a fare quello che non vogliono fare, sto solo dicendo che il modo migliore per far rispettare le regole alle persone non è punirle con multe o robe varie, ma rendere loro conveniente il rispetto della legge.

Ci sono due alternative che possono risolvere il problema:

1. dai multe a tutti quelli che salgono sui marciapiedi;
2. fai una modifica alla rete stradale in modo da rendere più conveniente il percorso giù dal marciapiede.

tu quale sceglieresti?

Perché l'EMG non è esterno e superpartes?

Voi automobilisti mannari (che vi trasformate impunemente da pedoni ad automobilisti non usando mai la bicicletta in città) dovreste avere paura, molta paura di noi ciclisti.

Un ciclista è una persona votata alla morte.

Sa che pedalando in città dietro qualche auto o camion che non rispetta le regole e non ha mai fatto la revisione morirà di cancro ai polmoni tra atroci sofferenze.

Sa che ad ogni buca nella strada rischia di volare sotto le ruore di qualcuno.

Conosce bene l'abitudine degli automobilisti di sfrecciare a pochi centimetri da un mezzo a propulsione umana che sta in equilibrio grazie a imprevedibili leggi fisiche.

Prova ne è che con sprezzo del pericolo sfrecciamo contromano, su e giù dai marciapiedi, zigzagando tra il traffico disordinato e caotico; seguendo regole di sopravvivenza che solo noi ciclisti possiamo intendere.

Mille occhi per capire cosa faranno le auto, i pedoni, dove sono le buche, cosa si cela sotto una pozzanghera...

Il tutto sudando, faticando, sotto il sole, asfissiati dai fumi di scarico, stanchi già prima di partire, imprecando contro chi ci supera e poi svolta tagliandoci la strada senza mettere la freccia.

Infine il jolly della portiera spalancata all'improvviso.

Non sto parlando di episodi pericolosi, in cui qualcuno "potrebbe" farsi male.

Non si tratta di prevenire un'ipotetica tragedia.

E' successo, i numeri sono lì a dimostrarlo.

Gli automobilisti indisciplinati uccidono, hanno ucciso e uccideranno pedoni e ciclisti.

OT: Proprio questa mattina transitavo per corso Lodi con la mia bicicletta, nei pressi di piazzale Buozzi ho voluto provare l'ebrezza di percorrere un tratto della "nuova" pista ciclabile.

In dieci metri potevo fare una strage di pedoni.

Solo davanti al pollivendolo c'era un tale assembramento che per passare serviva una ruspa.

Ovviamente c'erano anche le solite auto parcheggiate sulla corsia da cui scendeva gente.

Mi è venuta davvero voglia di arrotare qualcuno per dimostrare la demenza di chi progetta certi lavori, ma poi desisto sempre pensando che alla fine il poveraccio che ci va di mezzo non c'entra nulla (anche se passeggia bellamente sulla corsia a me riservata).

Per il quieto vivere ci si sopporta a vicenda.

Certo che se dovessi prendere una multa perché viaggio sul marciapiede allora... guardatevi le spalle e tenetevi a distanza, con terrore, da qualsiasi pista ciclabile.

La mia immaginifica vendetta partirebbe con una serie di schianti sulle auto distrattamente parcheggiate sulle piste ciclabili, passando per sfregi volanti sulla carrozzeria di chi stringe in curva o parcheggia in doppia fila.

Vabbé, meglio il quieto vivere, ma sappiate che a volte questi pensieri passano davvero nella mente di un ciclista mannaro.

Questo mi sembra corretto.

E' chiaro che un ciclista (io per primo) se ha difficoltà di qualsiasi genere a percorrere la strada se puo' sale sul marciapiede, soprattutto nei casi in cui ci siano marciapiedi gigantesci come la nuova moda propone.

Inoltre è altrettanto chiaro che le esigenze di un tir sono diverse da quelle di una automobile e ancora diverse da una bicicletta. Anche gli scooter sono una categoria a sè per ingombri e velocità.

La complicazione di Milano è che sostanzialmente le strade sono un calderone in cui tutti circolano allo stesso modo (anche se vedo che molti ciclisti - e a volte io stesso da ciclista - rispettano una versione "light del regolamento stradale").

Secondo me, in questo calderone, se volessimo (i cittadini di Milano) avere una prospettiva di breve periodo possiamo costruire frettolosamente piste ciclabili qua e là (via Gallarate? :)), bloccare il traffico oggi si domani no, etc.

Se invece volessimo avere una prospettiva di lungo periodo occorre affidarsi a uno o + professionisti e ri-disegnare la viabilità a Milano con una visione d'assieme.

Visto che non è che paghiamo proprio poco in tasse, mi piacerebbe come cittadino che venisse percorsa la seconda strada.

Ma altrettanto come cittadino, visto come vanno le cose, ci credo proprio poco ... :(

Non si puo' chiedere? Si IMPONE altroche' e chi sgarra deve pagare multe salatissime, come si fa per le auto ecc.