14 anni fa
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Tutti i giorni su Affari Italiani (www.affaritaliani.it), la prima testata giornalistica on line diretta da Angelo Maria Perrino, dialogo con Don Virginio Colmegna su fatti di scottante attualità che coinvolgono e appassionano i cittadini milanesi.

Paura e sicurezza, cura e politica(13 maggio)

Maria Grazia Guida: Questa mattina all'università Bicocca ci siamo confrontati con docenti, studiosi ed esperti sui costi sociali delle politiche di sicurezza. Credo sia un tema cruciale per Milano, rappresentata come una città ostaggio della paura.

Don Virginio: E' soprattutto in metropoli come la nostra che la gente subisce vere e proprie campagne che speculano sulle legittime preoccupazioni dei cittadini. Anche le politiche sociali si sono trasformate in politiche di sicurezza.

Maria Grazia Guida: Queste politiche di sicurezza, tuttavia, non hanno dato risposte ai cittadini. Anzi, hanno prodotto solo immobilismo e frenato aperture e cambiamenti oltre ad aver acuito i problemi. Ci vuole una sterzata netta, un cambiamento culturale. Cominciamo a dire che il livello di pericolosità sociale è elevato quando le situazioni vengono lasciate nell'abbandono.

Don Virginio: La nostra città è attraversata da tanti luoghi di confine, di degrado e abbandono, di disagio e solitudine. Molti sono i quartieri a rischio, ci sono zone abitate da un elevato numero di persone con problemi psichici, appartamenti sovraffollati di immigrati o case popolari dove proliferano traffici di illegalità. Tutto ciò fa paura, ma non è con le politiche di sicurezza che si abbassano le tensioni.

Maria Grazia Guida: Per prenderci cura di tutte le situazioni che hai citato, iniziamo occupandoci delle persone che abitano questi mondi, valorizzando anche le tante esperienze positive che animano le nostre periferie. Bisogna stare nel mezzo delle contraddizioni, accettare la sfida dell'incontro e del dialogo, farsi carico di chi vive nei luoghi di confine metropolitano. Solo in questo modo si può abbassare il livello di pericolosità sociale.

Don Virginio: Non può esserci sicurezza se scompare la cultura della responsabilità verso il prossimo. Se cresce l'individualismo, se ognuno si barrica all'interno del proprio isolamento, si diffonde solo una mentalità di difesa dagli altri e si sfalda la coesione sociale.

Maria Grazia Guida: Prendersi cura dei luoghi che generano paura significa farsi carico delle persone che li abitano. Vuol dire garantire i diritti di cittadinanza, favorire inclusione sociale, promuovere salute. Ma anche moltiplicare i momenti di socialità e le esperienze educative, sforzarsi affinché le culture dialoghino e non se ne stiano per conto loro, dare impulso alle relazioni e sostenere la cultura dei legami. Perché credo che siano proprio le relazioni il veicolo di un vero cambiamento e del modo di fare politica per la città. Questo è il mio impegno per una città si-cura.

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