ATM: coincidenze notturne M1 Bisceglie e bus 63
Spero di non duplicare altre discussioni in corso... nel qual caso avvertitemi che mi sposto. Parto dalla mia esperienza personale pluridecennale di utente notturno della metro. Il mio punto di arrivo è Bisceglie, tra le 22 e le 23.30, da dove poi devo prendere il bus 63 per due fermate. Sono fermate lunghe nelle quali la 63 attraversa due vie buie e con prati e una cascina quasi abbandonata. Percorso potenzialmente insicuro e qualche incontro strano l'ho fatto.
Da anni non c'è verso di trovare all'arrivo della corsa metropolitana la 63 in arrivo a distanza di qualche minuto: occorre aspettare sistematicamente otto o nove minuti. Qualche volta è appena passata. Da Bisceglie a Muggiano a quell'ora i passaggeri della 63 sono in gran parte se non nella totalità raccolti a Bisceglie. Quindi chi scende a quell'ora deve attendere almeno dieci minuti per il mezzo che li porterà a destinazione. Per me che vado in Forze Armate il problema sono i cinque minuti a piedi ma nella notte non è sicuro, per una donna è improponibile.
ATM potrebbe risolvere il problema in vari modi: 1. rimodulando le tabelle e garantendo il passaggio della 63 solo qualche minuto dopo l'arrivo della corsa metropolitana; non solo, disponendo, nel caso di ritardo della metro, al conducente di fermarsi qualche minuto in attesa dell'uscita dalla stazione di tutti i possibili utenti; 2. interrompendo la 63 vera e propria dopo un certo orario e istituendo sullo stesso percorso un'altra linea che parta in corrispondenza dell'arrivo della metropolitana. Verrebbero risparmiati disagi e perdite di tempo a quell'ora notevoli.
Spero che ATM sia in grado di fornire risposte precise sulla questione dopo aver confrontato le tabelle degli arrivi del metro con quella degli arrivi della 63, senza arrampicarsi sui vetri delle percorrenze falsate dal traffico o... dalla mancanza di traffico che permette ai conducenti di correre da un capolinea all'altro senza curarsi di coloro che sono appena usciti dalla fermata e sbracciandosi, come più volte è capitato, cercano di fermare la 63 che fugge sotto il loro naso nella più completa indifferenza dei conducenti.