Incontri di neonazisti a Milano...

Volevo fare un post dedicato dal titolo "Piccola alienazione quotidiana" ma mi accodo a questo sperando di non andare troppo OT.

Comincio il mio racconto da un uomo in lacrime.

Lo incontriamo (io, mia sorella e mio cognato) all'uscita del polo di piazza Ferrara, in lacrime ci racconta le sue difficoltà, di come dorma per strada (non ha trovato posto al dormitorio) e non abbia un lavoro.

Gli offriamo un po' di pizza e alcune bevande avanzate da una festa da noi organizzata e appena conclusa e ci allontaniamo con quel senso di amarezza e di impotenza che sempre suscitano incontri di questo tipo.

Oggi (sabato 15 giugno) mi reco di prima mattina in un negozio vicino a piazza Corvetto dove un gentile signore che l'ha gestito per decenni mi racconta tra le altre cose di come sia difficile mantenere un esercizio commerciale oggigiorno, lui resiste perché lo fa per hobby, ma i clienti sono diminuiti a tal punto che nelle due ore in cui mi trattengo non ne vedo entrare uno.

Poi prendo la bici e affronto il traffico e le buche cittadine per recarmi in centro città, nei pressi di via monte napoleone, faccio una commissione e poi riparto lungo la direttrice che passa da piazza 5 giornate, viale corsica, fino al parco forlanini dove faccio una partita di calcio sotto un gran caldo.

Finita la partita rientro passando per piazza Ovidio, via Lombroso, ortomercato, via Sulmona, Brenta...

Arrivo a casa, accendo finalmente la TV e vengo a sapere che vicino a rogoredo, non lontano da dove sono passato, è in corso un "controverso" raduno di naziskin, curiosamente descritti dalla tv con toni assai poco tolleranti. Vengo anche a sapere che c'è stata una manifestazione di immigrati extracomunitari che chiedono più diritti proprio in centro, da dove sono passato in bici senza vedere nulla.

Poi, cambiando canale, capito su MTV dove il conduttore Pif sta facendo un reportage qui a milano su un campo rom proprio vicino a dove sono passato in bici, in via Bonfadini, mi torna in mente il campo d'accoglienza temporanea di cui ho sentito parlare e che è in costruzione in via lombroso, ma anche lì passando in bici non ho notato assolutamente nulla.

Le notizie dai tg riportano anche i soliti fatti di cronaca, in particolare i crimini contro le donne che chiedono più diritti e protezione, poi il gay pride a Roma in cui gli omosessuali chiedono più diritti, in serata mi capita anche di vedere un interessante reportage su ebrei e palestinesi realizzato dalla bbc, non siamo a Milano ma sempre di problemi di diritti umani si tratta.

Ora arrivo al punto di questo lungo racconto.

A guardare la tv, i tg e a leggere i giornali ci si imbatte quotidianamente nei problemi degli immigrati, degli omosessuali, dei razzisti, delle donne violentate, dei rom, degli ebrei... tutta una serie di categorie particolari che chiedono più diritti, denunciano i soprusi subiti ieri e oggi e in un modo o nell'altro si pongono in cima alle priorità del nostro vivere quotidiano.

Fuori dal piccolo schermo, tutte queste vicende descritte con tanta enfasi scompaiono, diventano piccoli casi isolati (da non trascurare) ma del tutto sovrastati da altri problemi, i problemi quotidiani della gente normale che non fa parte di nessuna categoria ma lotta ogni giorno per i propri diritti.

Io non so se preoccuparmi più del fatto che non saprei nulla di alcuni problemi senza i mezzi di informazione o all'opposto preoccuparmi per come vengo quotidianamente tempestato da problemi altrui che non mi riguardano direttamente e su cui poco posso fare, col rischio di dimenticarmi di altre questioni, forse più importanti.

L'uomo in lacrime incontrato ieri non era ebreo, palestinese, omosessuale, nazista... era un uomo disperato che non chiedeva più diritti ma solo la possibilità di lavorare e costruirsi un futuro.

Pubblico anche qui su partecipaMi il mio

Comunicato Stampa

DICHIARAZIONE ANITA SONEGO - CAPOGRUPPO SINISTRA PER PISAPIA

Milano, 15 giugno 2013

Il raduno europeo di 2000 nazisti, annunciato per oggi nella città di Milano, è l'ennesima manifestazione pubblica che, infrangendo il divieto di apologia al fascismo, dimostra una palese quanto pericolosa ignavia da parte delle istituzioni preposte alla salvaguardia non solo dell'ordine pubblico ma soprattutto delle leggi della convivenza civile.
Come consigliera comunale sono allibita per la mancanza di iniziativa delle forze politiche democratiche che dovrebbero pretendere di conoscere, almeno, le motivazioni che hanno spinto a concedere il permesso per un tale evento. Le autorità dovrebbero, infatti, considerare la medaglia d'oro per la Resistenza che fregia la nostra città non solo un onore ma anche un motivo di impegno costante per combattere ogni manifestazione di razzismo, fascismo, xenofobia e comunque ogni forma di disprezzo dei valori democratici

Anita Sonego

Il raduno dei cosidetti nazisckin viola qualche legge ?? Ci sono delle prove ?? Si portino. Si occuperà la magistratura.

Altrimenti è una faccenda dove chi è in uno schieramento politico vuole vietare chi non vi appartiene ogni manifestazione di pensiero e di azione, come nei paesi comunisti.

Ti stai lamentando anche dei centri sociali che occupando delle proprietà private violano la legge, deturpando i muri, violano la legge, picchiando della gente , violano la legge ??

Se sì, sei super partes, altrimenti vuoi impedire di esprimersi a chi non la pensa come te: questo non  deve essere un paese a dittatura comunista.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

RADUNO SKINHEAD, BISCONTI: “HO CHIESTO AL GESTORE DELL’IMPIANTO DI SOSPENDERE L’INIZIATIVA”

Milano, 18 giugno 2013 – "In merito all’iniziativa ‘Un Calcio alla Pedofilia’, prevista per domenica 23 giugno presso il Centro Sportivo ‘Sporting 3 Platani’ di via Giuditta Pasta, ho già inviato una lettera al gestore dell’impianto stesso, di proprietà comunale, affinché sospenda l’iniziativa. Nello specifico, ho fatto rilevare come nonostante le apparenti finalità benefiche della manifestazione, l’associazione organizzatrice denominata Lealtà e Azione, è un gruppo che si è fatto spesso portatore di contenuti violenti, ideologie xenofobe, tesi revisioniste, incitamento all’odio razziale, apologia del fascismo. Ritengo che associazioni di tale sorta siano in contrasto con i principi costituzionali, oltre che con la legge 25 giugno 1993, n.205, meglio conosciuta come ‘Legge Mancino’, e pertanto siano incompatibili con la città di Milano, Medaglia d’Oro per la Resistenza, oltre che con l’azione quotidiana di questa Amministrazione volta a contrastare ogni atto di violenza e discriminazione. La invito pertanto a tenermi aggiornata sulle misure da Lei assunte per sospendere la suddetta manifestazione". Lo precisa in una nota l’assessora allo Sport del Comune di Milano, Chiara Bisconti

Questa è una giunta per Milano o una giunta per i soli adepti di Sel e Pd ??

Me lo sto cheidendo da tempo.

Quando feci gli auguri per la sua elezione, ricordai a Pisapia che il sindaco deve esserlo per tutti i Milanesi.

Pisapia, cosa stai combinando ???

http://www.ilgiornale.it/news/milano/torneo-anti-pedofilia-comune-pasticcia-poi-fa-marcia-928647.html

Torneo anti-pedofilia Il Comune pasticcia poi fa marcia indietro

Chiara Campo - Gio, 20/06/2013 - 07:21

Al Comune non dev'essere bastata neanche la garanzia della «certificazione etica», il «riconoscimento all'eccellenza» che il ministero delle Pari opportunità ha conferito da tempo all'associazione nazionale «La Caramella buona» per la battaglia quotidiana contro la pedofilia.

 

È stata la onlus, con il movimento di destra «Lealtà ed azione», a organizzare per domenica il torneo di calcetto benefico contro la pedofilia allo «Sporting Platani» in via Pasta finito nel mirino del Comune. Dodici squadrette in campo genitori-bimbi, lotteria per raccogliere fondi alla causa, musica, giochi, psicologi e avvocati esperti dei rischi sui minori da disposizione delle famiglie. Dopo le polemiche di sabato scorso per il raduno «nazi» in un capannone di zona Rogoredo, l'assessore allo Sport Chiara Bisconti due giorni fa ha voluto giocare d'anticipo. E forse un po' impulsivamente. Ha scritto al gestore dell'impianto, di proprietà comunale, per imporre lo stop. «Nonostante le apparenti finalità benefiche dell'evento - la spiegazione - l'associazione organizzatrice Lealtà e Azione è un gruppo che si è fatto spesso portatore di contenuti violenti, ideologie xenofobe, tesi revisioniste, incitamento all'odio razziale, apologia del fascismo». Ma il caso è anche uno sgarbo istituzionale alla Provincia che ad «Un calcio alla pedofilia» ha concesso pure il patrocinio. L'assessore agli Eventi culturali Novo Umberto Maerna rimarca che «si tiene da 6 anni». Tradotto, negli ultimi due Pisapia era già sindaco ma evidentemente si è svegliato ora. «Quella del Comune è una forzatura esagerata e molto desolante - attacca -. L'obiettivo del torneo, promosso in primis dalla Caramella buona, onlus riconosciuta a livello nazionale, è combattere la pedofilia, sensibilizzare su un fenomeno grave e purtroppo in crescita. Cercare la polemica politica anche su questo è desolante. E sposta l'attenzione su altro».
La onlus e Lealtà e azione ieri mattina con una nota rimandano al mittente le «“motivazioni” sottese alla base del divieto». Dietro la mossa dell'assessore ci sarebbe «la raccolta firme di consiglieri Pd-Sel contro l'iniziativa. Il Comune invece di aiutarci crea ostacoli nei modi più vari solo per interessi di Palazzo e non certo per “valori” e “principi”». In 5 anni «abbiamo raccolto fondi per il sostegno psicologico e legale delle vittime, inaugurato case per accogliere gratis bimbi e mamme e molto altro». Rimarcano la collaborazione di tanti cittadini «di diversa opinione politica e sociale», dei negozi, bar e uffici che hanno offerto prodotti per la lotteria benefica, «di fronte a tematiche come questa qualsiasi posizione ideologica deve, o almeno dovrebbe, decadere». E assicuriamo che il torneo «ci sarà lo stesso». Lealtà e azione ha scritto a propria volta al gestore dell'impianto, dando la disponibilità a togliere ogni simbolo perché «ci interessa il fine sociale, non avere visibilità». E il titolare, che già l'anno scorso ha ospitato l'iniziativa (prima si teneva al Lido) fa da mediatore col Comune. Garantisce che il movimento non figurerà più come organizzatore e il Comune fa dietrofront. Ma anche lui spiega che «Palazzo Marino ha strumentalizzato, quali svastiche o comizi, solo partite tra bimbi che rischiavano di saltare». Il portavoce della Caramella buona onlus conferma, «noi facciamo battaglia contro la pedofilia in maniera apartitica. Invito l'assessore a fare un salto all'evento, si renderà conto da sola questi ragazzi fanno solo un grande lavoro per i bimbi».

Pare lo spostino di qualche chilometro verso Como.

Il problema comunque non cambia (anzi, forse si accentua, per quanto fanno capire di essere radicati). 

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/09/06/news/coro_di_no_all_arrivo_dei_neonazi_e_il_raduno_da_milano_va_a_como-65978063/?ref=fbpr

Non mi piaciono le persone che inneggiano alla dittatura e idolatrano i dittatori, se le conosco cerco di starci alla lontana.

In Italia però c'è troppa paura del fascismo, una delle rovine della politica in Italia è proprio questa paura del fascismo o del comunismo, dunque se sei di destra sei fascista e "oddio arriva il nuovo Musolini che ci rovina tutti! Gli ebrei! La guerra!", dunque "mai appoggiare le proposte che vengono da destra!", e se sei di sinistra allora sei comunista e "oddio arriva il nuovo Stalin che ci fa precipitare nella povertà dei paesi ex URSS!", dunque quella cosa che hanno proposto quelli di sinistra dovremmo contrastarla il più possibile.

Ed è così che in Italia l'opposizione è quella che vota contro, sempre e comunque, e la maggioranza è quella che vota a favore, sempre e comunque, non importa quale sia la proposta ma conta il colore di chi l'ha ideata.

La realtà è che il fascismo e il comunismo sono cose del passato, che vanno studiate, vanno analizzate, bisogna imparare a non ricommettere gli stessi errori, ma rimangono e restano sui libri di storia.

Chiunque è di buon senso sa che quegli imbecilli alzeranno la mano destra, faranno qualche insulto razzista, inneggeranno il loro dittatore e quando avranno finito tornerà tutto come prima.

Chi crede fermamente nella democrazia ritiene che sia la libertà di pensiero ciò che può far crescere nel modo giusto uno stato.

Io ho un'idea e la metto nel piatto, tu metti la tua, se poi scopriamo che siamo in tanti ad avere la stessa idea, allora la realizziamo, altrimenti, se non la pensate come me, rimango da solo o rimaniamo in quattro gatti, ci teniamo la nostra idea, ma dato che non è accettata dalla comunità non verrà mai realizzata. È così che funziona la democrazia.

Iniziare a dire tu quella cosa non la puoi dire, quella cosa è successa nel 1900 e dunque non la puoi propagandare, vuol dire solo avere paura della democrazia, vuol dire credere che non basta la forza del popolo per contrastare le dittature ma che ci vuole anche un aiutino in più, una leggina che comunque mette dei freni.

Io credo nella democrazia, i fascisti potranno continuare a inneggiare il loro leader e i comunisti potranno continuare a teorizzare la loro rivoluzione, se poi uno dei due sarà così bravo da riuscire a convincere, con i metodi democratici che stabilisce la nostra costituzione e rispettando la legge, la maggioranza della popolazione, allora viva la democrazia e ben venga la dittatura, ma sono fermamente convinto che ciò, per fortuna, non avverrà mai.