Reclamo per massiccia evasione sui mezzi pubblici

Hai ragione, ma fanno finta di non vedere.

Al cimitero Maggiore salgono Rom, immigrati ed anche italiani senza biglietto, ma non mettono mai nessun controllo prima di Monteceneri, cosi tutti scendono prima senza pagare.

Poi si lamentano che non hanno soldi: meno demagogia e più controlli.

A furia di tutti questi aumenti penso che sia più conveniente pagare la multa quando il controllore ti becca che pagare regolarmente il biglietto, in fondo fra poco l'abbonamento mensile costerà 36 €, la multa per l'evasione del biglietto non era mica 36 € o poco più? Voi li incontrate i controllori almeno una volta al mese? (e non voglio aggiungere che tanto anche se li incontrate non hanno alcun diritto di perquisirvi per chiedervi i documenti e farvi la multa).

Le cose sono due, o si affida ai controllori un pubblico ufficiale con il diritto di perquisire chi viene preso senza biglietto, oppure si trova un sistema per vietare di salire alle persone che non hanno il biglietto.

Facciamo fallire l'ATM.

Basta mezzi pubblici pagati dal comune, se il servizio è redditizio lo fanno i privati in regime di concorrenza.

Sono arcistufo di vedere carrozzoni con aria condizionata a manetta e finestrini aperti, o mezzi fermi col motore acceso ai capolinea, o sistemi di emissione dei biglietti affidati a costosi software invece che a prodotti liberi... che tanto gli sprechi li paghiamo sempre e solo noi cittadini.

Una città senza mezzi pubblici, dove il traffico impazzisce e l'automobile diventa inutilizzabile. Dove per fare la spesa si è obbligati ad andare al negozio sotto casa, e il posto di lavoro va cercato a meno di cento metri da dove si abita.

In metropolitana poi sembra di entrare in un grande spot pubblicitario: cartelloni. televisori, carrozze riverniciate coi colori dello sponsor, cartellini appesi ovunque che ti invitano a comprare questo o quello...

Mi piacerebbe sapere quanto ci costerebbe il biglietto senza alcun intrito della pubblicità e senza finanziamenti comunali... 8 euro?

Andiamo a fare i conti in tasca a qualche manager ATM e controlliamo bene i costi: penso che ci sarebbero delle belle sorprese. 

La soluzione è banale, per quanto non di immediata applicazione, è apparsa diverse volte su news online e non, ma nessuno l'ha mai presa in considerazione.

Occorre cambiare il modello di business: si deve passare da una situazione di sostanziale monopolio ATM-Comune in cui nessuno ha interesse a non aumentare i prezzi abbassando i livelli di servizio (tra cui rientra il mancato controllo dei portoghesi, oltre ad altre amenità) ad una situazione di competizione.

Il comune di Milano dovrebbe estendere l'appalto di mobilità pubblica milanese anche ad altre aziende, consentendo di aprire linee di trasporto pubblico a pagamento a prezzi controllati definendo dei prezzi per l'occupazione delle tratte

Il comune sarebbe owner delle tratte, degli spazi, da affittare a aziende private di trasporti da cui otterrebbe ricavo. Logicamente le tratte + trafficate avrebbero + valore

Le aziende private dovrebbero pagare tratte e setup delle linee, nonchè tutti i costi di gestione delle stesse. Il loro ricavo deriverebbe dalla competitività tra le tratte stesse (ovvero tratte + utili e servite meglio e/o più veloci o comode sarebbero + redditizie).

Ovviamente cambiare modello è complesso, richiede tempo, analisi, fatica, coraggio.

Pero' forse è questo il coraggio di cui ha bisogno Milano nel prendere decisioni: coraggio nel trovare nuove soluzioni che portano benefici a tutti!

Altro che "coraggio nel difendere area c e aumenti prezzi" che sono solo le azioni + semplici e immediate che un amministratore possa fare (e che puo' fare perchè nei fatti non deve rendere conto a nessuno..) e che portano beneficio a pochi danneggiando tanti.

Ai posteri l'ardua sentenza.

Gli aumenti degli abbonamenti fatti dall'amministrazione sono causati anche dalla forte evasione del biglietto. È giusto trovare un metodo per far salire solo le persone che pagano, ma chi viagga senza biglietto ha una enorme colpa e il prezzo come al solito lo pagano le persone oneste.

The Wall

non sono fatte per i giusti", diceva San Paolo; d'accordo.

Però nemmeno credevo si robotizzassero i cittadini in questa maniera.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/09/02/news/tornelli_chiusi_in_metropolitana_controlli_in_uscita_a_tempo_pieno-65703467/

Tornelli chiusi in metropolitana: controlli in uscita a tempo pieno

Il piano di Atm per colpire i viaggiatori senza biglietto arriva alla fase finale. Non ci saranno fasce orarie e saranno coinvolti anche i pendolari: rimarranno escluse soltanto le stazioni Duomo, Cadorna e Centrale
di ILARIA CARRA

L’ultimo sviluppo risale a febbraio, quando i tornelli in uscita vennero chiusi anche “by night”, dalle 21 a fine corse. Ora l’evoluzione naturale del progetto antievasione di Atm si avvia verso l’ultimo gradino, il più delicato. A Milano entro la fine dell’anno la maggior parte delle stazioni sarà blindata anche negli orari di punta, la mattina e la sera. È lo step finale che chiuderà il piano di caccia al furbetto del ticket avviato oltre un anno fa. Timbrare anche per uscire dai varchi delle metropolitana (tranne sulla Lilla, dove dovrebbe scattare alla fine dell’anno) obbliga infatti chi non ha il ticket a mettersi in regola, pagando subito una minipenale ai distributori prima del varco: 4 euro per i titoli di viaggio scaduti o sbagliati, 8 per chi il biglietto non ce l’ha proprio.

La necessità di riconvalidare il titolo di viaggio una seconda volta, per essere “liberati”, ha già fatto scendere il tasso di irregolari: secondo le stime dell’azienda un anno fa dal 2,5 per cento si è passati allo 0,5. Il piano oggi è già in vigore in 65 stazioni del metrò, dalle 9,30 alle 16,30 e dalle 21 a fine servizio, compresi la domenica e i festivi. Ora, la sfida più delicata. Inizialmente fissato a fine luglio, la chiusura anche da inizio corse alle 9.30 e dalle 16.30 alle 21 partirà nelle prossime settimane. Faranno eccezione le stazioni più trafficate e che strutturalmente rendono complicata la chiusura, cioè Centrale, Cadorna e Duomo: le scale mobili troppo vicine alle uscite potrebbero creare ingorghi.

I tecnici di Atm stanno tenendo d’occhio gli effetti della sperimentazione, anche per tamponare i rischi legati all’estensione all’orario di punta quando i viaggiatori sono tanti e potrebbero sorgere problemi di affollamento al tornello. Sempre sul fronte del mettersi in regola quando si viene sorpresi senza biglietto di viaggio, negli ultimi mesi sono cresciuti i milanesi che, in flagranza, optano per pagare subito al controllore la minimulta da 25 euro: un trend che fa aumentare il numero di verbali pagati, ma non i soldi, visto che regolarizzarsi in tempo reale dimezza gli incassi. La sanzione difatti è la metà: da 50 a 25 euro (meno del costo di un abbonamento mensile) per chi paga subito, da 150 a 75 per chi lo fa entro due mesi.

E per i mezzi pubblici sarà oggi il primo giorno feriale di rinnovo degli abbonamenti, fermi da dieci anni e ritoccati dal Comune per tappare buchi di bilancio. Il mensile standard costa oggi 35 euro (da 30) e l’annuale 330 (da 300). Gratis la tessera per gli over 65 (over 60 per le donne) con una certificazione Isee sotto i 16mila euro all’anno. Sopra, i senior pagheranno di più, da 16 a 30 euro al mese e da 170 a 300 all’anno. Con l’agevolazione per chi è sotto i 20mila euro: 22 euro al mese e 200 l’anno. Identica cifra pagheranno coloro i quali non hanno compiuto i 26 anni.

L’amministrazione invita i pensionati a verificare il proprio Isee (che non coincide con il reddito). Due esempi: una famiglia di due persone con un reddito Irpef tra i 10 e i 35mila euro può avere un Isee sotto i 20mila euro (a seconda del valore della casa di proprietà o del canone di affitto, per esempio), oppure un single con un reddito Irpef di 20mila euro, in affitto o in una casa di proprietà potrebbe avere diritto all’agevolazione. Primo avvio di settimana, oggi, anche per gli adeguamenti tariffari decisi dalla Regione: 0,2 per cento sui biglietti di viaggio e il 2,84 su alcuni abbonamenti ferroviari.

(02 settembre 2013)

Sugli autobus val brembana ci sono da anni.

No agli scrocconi

Controlli dell'ATM

Vorrei che dall'ATM arrivassero chiarimenti sull'impossibilità dei loro addetti di effettuare controlli o blocchi delle persone prive di biglietto. Di fronte agli ultimi aumenti delle tariffe vorrei che almeno venisse detto con chiarezza chi paga e chi no. Se ci sono delle categorie esenti penso debbano essere coloro che hanno reddito al di sotto del tetto minimo previsto e, come tali, dovrebbero essere dotate di regolare abbonamento ottenuto dopo le opportune verifiche documentali.

Salire su un autobus e vedere, fermata dopo fermata, che non oblitera nessuno, e vedere persone che scavalcano i tornelli dà una sensazione negativa, molto negativa: ci si sente degli stupidi. Se l'ATM ha deciso di esentare, motu proprio, alcune categorie di persone dall'obbligo del pagamento del biglietto, credo vada detto con assoluta trasparenza.

Ci si paragona sempre agli altri paesi europei, che si faccia anche per i biglietti dei trasporti: negli altri paesi non si sgarra.

M.Chiara Giudici

È vero quello che dice Roberto, io mi sono vista spesso ridere dietro quando cercavo di far obliterare il mio biglietto nell'impossibilità di raggiungere l'obliteratrice.

è la seconda volta che, entrando nel tornello della metro M3, mi sono sentito "spingere" dal solito ragazzotto di colore che si è infilato dietro alle spalle, e poi mi ha pure detto "Grazie!" e fischiettando è sceso a prendere la metro.

Mi sono sentito fesso per due motivi:

1. mi è successo non uno ma due volte (errare è umano, perseverare diabolico!) per questo ho preso l'abitudine, quando entro nel tornello, a fermarmi 1 secondo non appena ho passato le sbarre e a non lasciare spazio tra me e queste fino a quanto non si sono richiuse.

2. mi ha detto pure grazie!

Poi mi sono sentito ancora più fesso quando ho avuto un problema con la tessera elettronica e ho dovuto tribolare come un... fesso (ho raccontato nel thread dedicato questa vicenda) per farmi riattivare l'abbonamento annuale che avevo già pagato... peraltro tutte le volte che ho provato ad andare all'ATM point per fare correggere un errore sui sistemi dell'ATM, dovevo pure insistere con i controllori delle metro per entrare, pure esibendo le regolari ricevute di acquisto dell'abbonamento con in chiaro la data di validità... evidentemente erano scocciati dalle richieste e speravano che per entrare pagassi un biglietto (oppure mi infilassi anche io dietro qualcun altro pagante!!!!!)

ATM: un commento: bah! (e mi sento molto signore scrivendo questo).

Salve,

in pratica concordiamo tutti :)

tuttavia non posso fare a meno di notare la sua affermazione:

Pisapia [..] riconosco che si trova a gestire un momento difficile [...] ma a volte è veramente difficile comprendere comportamenti e scelte della giunta.

e mi viene da dire che sarebbe molto molto semplice per la giunta Pisapia condividere le scelte che fa quotidianamente... ci sono tutti i canali: internet, twitter, facebook, etc..  Quello che si vede è che semplicemente... nessuno condivide nulla! un motivo, credo, ci sarà!

Cordialità

Chi è complice di un furto è un ladro.

Sig Mazzilli! La smetta di postare questi stralci di verità.

La prego, e le spiego perchè:

1. sono cose che tutti sanno;

2. malgrado tutti le conoscano, nessuno fa niente;

3. tra tutti quelli che non fanno niente, ci sono quelli che potrebbero fare qualcosa;

4. quelli che potrebbero fare qualcosa, non fanno niente ma sono pagati per fare qualcosa.

Smettiamola di parlare delle cose che non funzionano a Milano. E' inutile: la giunta se ne frega, i consiglieri se ne fregano, noi le tasse le paghiamo lo stesso, se qualcuno dice qualcosa rischia la denuncia.

Facciamo come Pisapia, vi prego: diciamo che tutto è bello e viva le biciclettine.

A questo punto, forse diceva bene il "grande" Berlusca: Viva la fiXa e abbasso le tasse!! Evvai!

Un post davvero appassionato :)

Ho appena ascoltato, finita la Messa, un gruppo di anziani incavolati neri perchè hanno avuto l'abbonamento Atm decuplicato.

Dicevano "noi dobbiamo richiedere a gran voce al Comune, al Sindaco, a tutti quanti gli interventi della Polmetro e  degli agenti del nucleo del trasporto pubblico dei Vigili urbani, quelli che vanno in giro a controllare anche i borseggiatori. Servono subito controlli improvvisi in borghese e in forze, per chi non paga mai e salta i tornelli, è davvero molto importante, noi non possiamo sostenere queste situazioni. Dai dai chiediamolo al Sindaco al Prefetto e Questore e a tutti quanti per non farci balccare così".

Scommettiamo che i  nostri saggi  nonnini hanno scoperto l'uovo di colombo!

Generalmente nelle discussioni di partecipaMi, vengono date delle risposte "ufficiali" dal Comune o da rappresentanti degli Enti coinvolti. Qui invece tutto tace: i cittadini di Milano sono considerati dal Comune dei meri pagatori di tasse e tariffe. Hanno qualche spazio per sfogarsi, tipo questo, e tanto deve loro bastare.

Faccio ancora una volta la domanda: chi non paga il biglietto è autorizzato a farlo oppure no? Se no perchè non viene stroncato questo fenomeno insostenibile ? Io vorrei che a Milano, come in qualsiasi città europea, tutti pagassero per i servizi utilizzati, è troppo ?

Attenderò ancora una risposta, in fondo non perdo mai la fiducia.

M.Chiara Giudici

35, 50, 65

Se non hai il biglietto e il controllore ti becca: sono 35 euro se paghi subito, 50 se paghi entro 5 giorni e 65 se paghi entro due mesi (più il prezzo del biglietto, naturalmente).

Quanto fa, in percentuale, di interessi, 15 euro su 35 per 5 giorni (ma anche uno solo, sino a 5)? E 30 su 35 per 60 giorni (ma anche uno solo, oltre i 5)?

Perchè, sia chiaro, la parola d'ordine è una sola: "Stroncare l'evasione", di chi magari non ha i soldi per il biglietto.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_gennaio_19/atm-stangatina-sanzioni-battaglia-piu-dura-evasori-659208ba-80e9-11e3-a1c3-05b99f5e9b32.shtml

TRASPORTO PUBBLICO

Atm, stangatina sulle sanzioni
«Battaglia più dura agli evasori»

Da lunedì via ai rincari. «Un biglietto su dieci non viene pagato»