Reclamo per una catena di disservizi postali
Il 30 luglio scorso arriva un avviso di giacenza in posta.
Subito comincia l'avventura:
- il nome del destinatario è scritto del tutto incomprensibile;
- il timbro dell'ufficio postale di via Gozzoli/Bagarotti si vede meno di metà e pertanto i dati sono incompleti;
- nessuna casella è barrata per sapere di che si tratta, esempio atti giudiziari, raccomandata, pacco ect;
- il servizio Chiamami non ha alcun riferimento telefonico dunque bisogna cercare sul sito di Poste Italiane;
- altro gran caos per trovare il numero di questa dipendenza dell'ufficio postale periferico di Milano Ovest. Sul portale istituzionale - non aggiornato - si trova infatti un numero dormiente cioè non funzionante e null'altro;
- 6- tocca rivolgersi all'803160, armarsi di grande pazienza e telefonare a numeri sempre diversi (rintracciato poi Munari, responsabile delle "inesitate", stoppato nella ricerca per evidenti dati illeggibili);
- e, che bello, alla fine si è costretti ad andare fino allo sportello, sbattersi su vari mezzi pubblici e sprecare tempo (per poi scoprire che è una spedizione per altra persona).
"Ottimo" il lavoro di questo signor postino, fatto a regola d'arte perchè scrive incomprensibilmente quasi tutto, persino i numeri identificativi (urgono corsi di formazione per migliorare qualità e professionals di certi dipendenti).
Ecco allora sorridere nell'ascoltare il management sperticare su innovazioni e progressi tecnologici adottati dall'azienda - i postini adesso dispongono di minitablet e device con la possibilità di tracciare tutte le spedizioni.
Bene! ma alla prova dei fatti, nella quotidianità più semplice, queste cose non funzionano e così siamo belli e fritti, con l'interoperabilità che dovrebbe semplificare la vita dei cittadini, ottimizzare le risorse e risparmiare.....
Peccato che questi disservizi fanno a pugni con la Carta dei Servizi, la "vecchia Rupa" (Rete Unica della Pubblica Amministrazione), il Codice dell'amministrazione digitale e la neo Agenda Digitale, tutte pompose strutture create via via per sviluppare e modernizzare il nostro Paese, visto ancora come il regno dei fiori e dei balocchi.
Ecco allora sorridere nell'ascoltare il management sperticare su innovazioni e progressi tecnologici adottati dall'azienda - i postini adesso dispongono di minitablet e device con la possibilità di tracciare tutte le spedizioni.
Bene! ma alla prova dei fatti, nella quotidianità più semplice, queste cose non funzionano e così siamo belli e fritti, con l'interoperabilità che dovrebbe semplificare la vita dei cittadini, ottimizzare le risorse e risparmiare.....
Peccato che questi disservizi fanno a pugni con la Carta dei Servizi, la "vecchia Rupa" (Rete Unica della Pubblica Amministrazione), il Codice dell'amministrazione digitale e la neo Agenda Digitale, tutte pompose strutture create via via per sviluppare e modernizzare il nostro Paese, visto ancora come il regno dei fiori e dei balocchi.
Meglio sarebbero degli assessment ai vari Amministratori e Direttori, per far vivere questi bellissimi disagi, ancor più gravi quando colpiscono persone anziane o disabili.
Cordiali saluti in attesa di leggere risposte non banali.
Cordiali saluti in attesa di leggere risposte non banali.
Maria Lucia Caspani