11 anni fa
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Il 30 luglio scorso arriva un avviso di giacenza in posta.
Subito comincia l'avventura:

  1. il nome del destinatario è scritto del tutto incomprensibile;
  2. il timbro dell'ufficio postale di via Gozzoli/Bagarotti si vede meno di metà e pertanto i dati sono incompleti;
  3. nessuna casella è barrata per sapere di che si tratta, esempio atti giudiziari, raccomandata, pacco ect;
  4. il servizio Chiamami non ha alcun riferimento telefonico dunque bisogna cercare sul sito di Poste Italiane;
  5. altro gran caos per trovare il numero di questa dipendenza dell'ufficio postale periferico di Milano Ovest.  Sul portale istituzionale - non aggiornato - si trova infatti un numero dormiente cioè non funzionante e null'altro; 
  6. 6- tocca rivolgersi all'803160, armarsi di grande pazienza e telefonare a numeri sempre diversi (rintracciato poi Munari,  responsabile delle "inesitate", stoppato nella ricerca per evidenti dati illeggibili);
  7. e, che bello, alla fine si è costretti ad andare fino allo sportello, sbattersi su vari mezzi pubblici e sprecare tempo (per poi scoprire che è una spedizione per altra persona).
"Ottimo" il lavoro di questo signor postino, fatto a regola d'arte perchè scrive incomprensibilmente quasi tutto, persino i numeri identificativi (urgono corsi di formazione per migliorare qualità e professionals di certi dipendenti).
Ecco allora sorridere nell'ascoltare il management sperticare su innovazioni e  progressi tecnologici adottati  dall'azienda -  i postini adesso dispongono di minitablet e device con la possibilità di tracciare tutte le spedizioni.
Bene! ma alla prova dei fatti,  nella quotidianità più semplice, queste cose non funzionano e così siamo belli e fritti, con l'interoperabilità che dovrebbe semplificare la vita dei cittadini, ottimizzare le risorse e risparmiare.....
Peccato che questi disservizi fanno a pugni con la Carta dei Servizi, la  "vecchia Rupa" (Rete Unica della Pubblica Amministrazione), il  Codice dell'amministrazione digitale e la neo Agenda Digitale,  tutte pompose strutture create via via per sviluppare e modernizzare il nostro Paese, visto ancora come il regno dei fiori e dei balocchi.
Meglio sarebbero degli assessment ai vari Amministratori e Direttori, per far vivere questi bellissimi disagi, ancor più gravi quando colpiscono persone anziane o disabili.
Cordiali saluti in attesa di leggere risposte non banali.
 
Maria Lucia Caspani
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Nessuno stupore. Servizio pubblico ?? Nessun servizio. Io ho passato anni a raccogliere materiale e spedire reclami per telegrammi mai recapitati, raccomandate che arrivano direttamente con la cartolina...
avatar Andrea Arancio 11 anni fa
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Sì sono d'accordo. Come in tutte le pubbliche amministrazioni si buttano soldi in tecnologia anzichè migliorare i processi e soprattutto istruire il personale (ma forse sarebbe meglio dire "educare")....
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Ipotesi suggestiva: la tecnologia distrugge la ragione. Insomma il palmare ottenebra le vaste capacita' cognitive del postino che, sommerso dalla tenologia non capisce piu' il significato di: mittente...